Il tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi ha presentato la sfida con l’Inter, valida per la nona giornata di Serie A. Niente conferenza, invece, per Conte, per il vertice della società nerazzurra.
Inter-Sassuolo, De Zerbi: “Al di là del momento, Inter forte”
L’ex giocatore del Napoli ha analizzato l’avversario e le caratteristiche della squadra. “L’Inter è una grande squadra, una delle più forti in Italia a prescindere dal momento. Noi invece siamo una squadra che sta cercando di fare qualcosa di più rispetto alle aspettative. Questo però non deve cambiare nulla nel coraggio di fare risultato. Non andremo all’arrembaggio, ma non saremo troppo attendisti o troppo attenti al risultato. Spero che rimarremo coraggiosi e vogliosi di fare la partita, in alcuni momenti ci sarà da difendersi. Spero però che in altri ci sarà da fare la partita e dovremo essere precisi per metterli in difficoltà“.
“Quinta miglior difesa? Ci saranno occasioni da gol da entrambe le parti. Ora stiamo facendo bene perché dietro lavoriamo bene, non è cambiata la modalità di gioco ma l’attenzione. Per un giocatore toccare palla tante volte può essere un rischio perché ti dimentichi di fare la fase difensiva. Il fatto che stiamo lavorando insieme da molto tempo aiuta a non spostare il focus mentale solo sulla fase di possesso. È cresciuto il singolo quanto il difensore. Nell’attenzione e nella partecipazione alla gara non abbiamo cambiato nulla. Non è merito mio, ma dei giocatori che ci mettono qualcosa di più palla su palla“.
Singoli? Ferrari è stato premiato con la convocazione in Nazionale, Rogerio era già forte prima e ora è migliorato nell’attenzione. Chiriches è un valore aggiunto, ma ha avuto qualche problemino e dovremo capire se ci sarà domani. Marlon dà garanzie, senza dimenticare Ayhan, Peluso, Toljan. Poi abbiamo un portiere che oltre a giocare parla, è tornato su alti livelli“.
“Durante la sosta poco tempo per allenarci”
In seguito, De Zerbi riflette sulle condizioni di alcuni giocatori e sulla sosta delle Nazionali. “Infortunati? Non ci saranno Caputo, Defrel, Haraslin, Federico Ricci e anche Romagna. Lui non lo cito mai, ma è un’assenza pesante sotto tutti i punti di vista. Vedremo in allenamento, ma il rischio anche con Chriches non va preso. Ha fatto sette partite su otto giocando alla grande. Saltare la prossima non sarebbe un problema, ma saltarne di più sì. Rosa abbondante? Siamo in grado di sopperire alle assenze con altri, non è detto che Marlon non sia un titolare o lo stesso per Raspadori. Ovviamente mi farebbe piacere fare scelte con la squadra al completo. Similitudini con Verona e Inter? Giocare contro Atalanta e Verona sono le partiti più facili da interpretare. Con l’Inter no perché giocano un calcio organizzato e hanno giocatori forti, forse sono accumunate dalla fisicità“.
“Sassuolo al 60%? Mi riferisco agli infortunati che abbiamo e sono tutti giocatori forti: Caputo, Defrel. Prima c’era Magnanelli che, gioca o non gioca, è insostituibile. Il tempo per allenarci in maniera è importante perché durante la sosta per le Nazionali non abbiamo avuto molto tempo. È venuto a mancare un elemento indispensabile perché nel passato abbiamo fatto del tempo un’arma importante. Quando recupereremo tutto ciò saremo al 100%, il che non vuol dire vincere o perdere ma sfruttare tutto il potenziale. Mi aspetto di crescere, ma non lo dirò in base al risultato“.