Mercoledì 6 ottobre, alle ore 20.45, andrà in scena la prima semifinale di Nations League che vedrà come protagoniste la nostra Italia e la Spagna di Luis Enrique. Una partita importante poiché la vincitrice andrà a giocarsi il trofeo contro la vincente di Belgio-Francia.
L’Italia vuole dal canto suo proseguire in questo periodo d’oro, portando a casa un’altra coppa importante. La Spagna invece ha voglia di rivalsa e vuole tornare a splendere e a fare paura.
Motivazioni diverse ma dallo stesso peso specifico, i presupposti per un grande match ci sono, vedremo se il campo li rispecchierà. Ci siamo chiesti che tipo di partita potrà uscirne e abbiamo provato ad analizzarla, e nei prossimi paragrafi vi diremo che cosa ne pensiamo.
Semifinale Nations League: il comando del gioco
Analizzando l’Europeo vinto dagli azzurri, e il percorso che li ha portati fino alla semifinale di Nations League, abbiamo potuto notare come l’Italia cerchi di comandare il gioco. Il dominio del possesso palla e del campo è una delle prerogative della nostra Nazionale, ed è ormai diventato un marchio di fabbrica.
Dall’altra parte troviamo una squadra che ha fatto di questi due elementi una vera e propria filosofia. Storicamente ormai la Spagna fa del possesso di palla il punto focale del suo gioco, cercando tramite esso anche di mantenere il dominio del campo.
È probabile dunque che la sfida sarà proprio su questi due fronti, e chi riuscirà a imporre la propria forza senza snaturarsi sarà sicuramente avvantaggiato. Ce la faranno gli azzurri a contrastare le furie rosse? O cadranno di fronte agli uomini di Luis Enrique?
Gli inserimenti e la verticalità
Se da un lato abbiamo trovato i punti in comune del gioco delle due squadre è il momento di analizzarne le differenze. Il gioco della Spagna è più orizzontale in confronto a quello dell’Italia.
Infatti, nonostante anche gli azzurri cerchino di liberare spazi trasmettendo palla in orizzontale e in diagonale, cercano più spesso la giocata in verticale e in profondità. Questo avviene sostanzialmente per due motivi: le caratteristiche dei centrocampisti, e le caratteristiche degli attaccanti.
I centrocampisti italiani infatti, fatta eccezione per Jorginho, non sono cresciuti con la filosofia del fraseggio corto, ma sono figli della cultura calcistica italiana. Quindi hanno una maggiore tendenza a verticalizzare.
Bisogna poi aggiungere che gli attaccanti dell’Italia giocano tutti meglio attaccando gli spazi e andando dunque in profondità. Uno su tutti è Ciro Immobile, che negli anni ha deliziato i tifosi con movimenti puliti che lo hanno portato a segnare valanghe di gol.
La Spagna anche nei suoi attaccanti predilige la manovra, escludendo Morata, portando più uomini possibili in area di rigore e arrivandoci proprio tramite il fraseggio. Spesso inoltre gioca senza attaccanti, non dando quindi punti di riferimento alle difese.
Le difese e gli attacchi
Un elemento che potrebbe spostare gli equilibri di questa semifinale di Nations League sarà proprio la scelta dell’attacco spagnolo. Luis Enrique schiererà un attaccante o giocherà senza punti di riferimento?
L’Italia può contare su formidabili marcatori che giocano al meglio quando si trovano contro attaccanti puri. Basta pensare a come Lukaku sia stato annullato nella sfida contro il Belgio ad esempio.
Trovano maggiori difficoltà quando devono affrontare attaccanti atipici, tecnici e che vanno incontro per favorire l’inserimento di un terzo uomo. Per questo motivo sarà importante capire la Spagna come si schiererà, e nel caso quali saranno le contromisure di Mancini.
Semifinale di Nations League: l’importanza del centrocampo
Dominare il gioco significa farlo in ogni zona del campo, in possesso e in non possesso. C’è una zona però che in questo gioca un ruolo fondamentale: il centrocampo. Probabilmente la partita si deciderà lì, chi riuscirà a imporsi avrà sicuramente un vantaggio maggiore.
La Spagna può vantare una qualità tecnica unica, che si tratti di trasmissione, ricezione, posture e smarcamenti. È anche vero però che l’Italia in questo momento non è da meno, sarà dunque una battaglia che merita di essere vista.
La partita insomma si prospetta sulla carta equilibrata, divertente e molto difficile per entrambe le squadre. Staremo a vedere chi la spunterà, chi riuscirà a imporre il proprio dominio sull’altro e chi invece soccomberà perdendo la possibilità di giocarsi la finale.
In ogni caso crediamo fortemente che sarà una partita di qualità, di quelle che meritano di essere guardate e analizzate. Il grande calcio delle Nazionali torna in scena, vedremo se l’Italia ci delizierà con un’altra grande vittoria e se ci ridarà la possibilità di festeggiare.