Serbia, dentro o fuori dal Mondiale: si decide contro la Svizzera

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Se da un lato il Mondiale in Qatar sta regalando grandi soddisfazioni, dall’altro causa paura e insicurezze, come nel caso della Serbia. Dopo due gare, infatti, i ragazzi allenati da Dragan Stojković si ritrovano in una situazione particolare, dovendosi giocare il passaggio del turno all’ultima giornata del girone, contro la Svizzera. Appena un punto per la nazionale serba, ben tre per gli svizzeri che possono così sfruttare questo vantaggio. Tra le due è posizionato il Camerun, con appena un punto conquistato e pronto a sfidare la prima della classe, ovvero il Brasile.

Mondiale già in bilico per la Serbia: servirà il successo

Un Mondiale già in bilico per la Serbia che, prima di arrivare in Qatar, sperava di poter tracciare un percorso più agevole, così da passare il girone da seconda, dietro alla nazionale d’élite, il Brasile.

La gara d’esordio contro i verdeoro ha messo in evidenza una tenuta fisica non all’altezza, sebbene il risultato non sia stato ampio e il match sia stato sbloccato dalla doppietta di Richarlison. Un 2-0 che ha messo subito in difficoltà i serbi, che hanno però la colpa di non aver mai tirato nello specchio della porta: 23 tiri totali per il Brasile, di cui 5 tra i pali; 9 quelli dei serbi, ma nemmeno uno ad impensierire il portiere. Un possesso palla abbastanza equilibrato, seppur in favore della nazione sudamericana: 59% contro il 41%. Ben 581 passaggi effettuati dai ragazzi di Bacchi, poco più di 400 (406) dagli uomini di Stojković. Statistiche che hanno messo in mostra la disparità tra le due rose.

Serbia, dentro o fuori dal Mondiale: si decide contro la Svizzera

Contro il Camerun, alla seconda giornata, la Serbia ha dovuto giocare una partita completamente diversa. Andata in svantaggio dopo nemmeno mezz’ora – grazie al gol di Castelletto, la nazionale dell’Est Europa ha trovato il pareggio allo scadere del primo tempo con Pavlovic, segnando la rete del momentaneo vantaggio con Milinkovic-Savic, stella della Lazio. Match momentaneamente ribaltato e doppio vantaggio grazie alla rete di Aleksandar Mitrovic. Al 63esimo il sigillo del 2-3 ha rimesso, per merito di Aboubakar, in allarme la Serbia, ripresa poi – tre minuti dopo – da Choupo-Moting. Tanti gol ma una pessima fase difensiva, con otto tiri in porta da un lato e cinque dall’altro. Possesso abbastanza equilibrato: 40% al fronte del 60%. Un punto che non ha accontentato nessuna e ha scombinato i piani della Serbia.

Da possibile outsider a probabile esclusa: quali sono stati gli errori fino a questo momento?

Appena un punto in due gare, con un piede fuori dal Mondiale. Eppure i piani della Serbia erano ben diversi. Senza dubbio la condizione fisica ha giocato un ruolo fondamentale sul piano del rendimento e, in entrambe le partite, qualcosa non ha funzionato: possesso spesso sterile e poco pericoloso. Contro il Brasile mai pericolosi in fase offensiva, contro il Camerun invece troppo votati all’attacco con una scarsa attenzione al reparto difensivo.

Il match in programma Venerdì 2 Dicembre alle ore 20:00 tra Serbia e Svizzera emetterà il verdetto: un punto per i serbi e tre per gli svizzeri. Alla nazionale guidata da Stojković servirà necessariamente una vittoria, per continuare un percorso che – fino a questo momento – ha deluso le aspettative.

Il Mondiale in Qatar potrebbe rivelarsi un buco nell’acqua per la Serbia, chiamata a dare dimostrazione della propria forza, tecnica e mentale.

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