Sergio Ramos: il difensore goleador dal cuore immenso

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Testa, cuore e cattiveria. Questi sono i tre aggettivi che potrebbero provare a racchiudere l’essenza di Sergio Ramos: uno dei centrali difensivi più forti del mondo, il difensore goleador.

L’infanzia e le prime esperienze con il pallone

La storia del ragazzo spagnolo ha inizio a Camas, Siviglia, il 30 Marzo 1986. Sergio cresce nella patria della corrida, a fianco dei due fratelli: René e Miriam. Fin dalla tenera età, il sogno del piccolo lusitano è quello di diventare un torero, sfondare in questo universo così affascinante ma anche estremamente pericoloso.

Chi gli sta attorno dichiara addirittura che il figlio più piccolo della famiglia Ramos potesse trascorrere giornate intere ad osservare questi combattimenti, senza mai perdere interesse. Il calcio, per almeno 14 anni, non sarà mai una sua priorità. Paqui e José Maria, i genitori, tenteranno svariate volte di dissuadere il figlio ad intraprendere questo tipo di percorso professionale: la corrida è una disciplina assolutamente rischiosa. Le parole delle sue guide famigliari, però, non sembrano avere effetto su Sergio Ramos.

Se abbiamo potuto vedere il “Coqui” all’interno di un campo da calcio, dobbiamo riconoscere gran parte del merito al fratello maggiore, René. Il ragazzo, infatti, ora divenuto suo agente, decide di spingere l’allora compagno di giochi ad avvicinarsi al mondo del pallone. I genitori, cogliendo allora l’irripetibile occasione, decidono di assumere un istruttore privato. Quest’ultimo, in poco tempo, ha il pregio di riuscire a far risaltare l’enorme talento dell’oggi capitano madridista.

E’ così che ha inizio la carriera del secondo calciatore più vincente nella storia dei “Galacticos”. Nel cuore dell’Andalusia, tra una corrida ed una corsa per inseguire il pallone, cresce e si consolida l’infinito potenziale del fuoriclasse con la maglia numero 4.

Sergio Ramos: il difensore goleador dal cuore immenso

I primi passi a Siviglia e la carriera al Real Madrid

L’FC Camas scopre la classe cristallina di Sergio che, subito, passa tra le fila del Club della sua città: il Siviglia. In un primo tempo, data la giovane età, il classe ’86 milita nel Siviglia Atletico, la formazione secondaria della società, collezionando 26 presenze e 2 gol. Nel 2003 compie il salto in prima squadra. Il 1° Febbraio 2004 esordisce sotto i riflettori del Ramon Sanchez Pizjuan. Nei due anni con la maglia dei Rojiblancos, lasciando nascosto il potenziale da futuro difensore goleador, attira su di sé l’interesse delle più importanti società mondiali.

Nel 2005, a seguito di un pagamento da 25 milioni di euro, a spuntarla sarà la società più prestigiosa della penisola iberica: il Real Madrid. Proprio quell’anno inizierà la grande storia d’amore tra Sergio Ramos e i Blancosche ancora oggi, a distanza di 15 anni, risulta essere una delle più longeve e felici.

Sarebbe superficiale elencare i successi ottenuti durante questa decade e mezza di carriera: non si può infatti limitare un campione così grande ad un mero numero di trofei. Per assaporarne la grandezza basti pensare che il n°4 madridista oggi è diventato il capitano del proprio club e della propria Nazionale. E’, però, impossibile non citare le 4 Champions League sollevate, il Mondiale vinto da protagonista in Sudafrica nel 2010 e i due Europei del 2008 e 2012. Inoltre Sergio Ramos s’è visto assegnare 39 premi e riconoscimenti individuali, tra questi anche la nomination per il “Dream Team” all-time del Pallone d’Oro. 

L’attaccamento alla maglia, la dedizione per il proprio lavoro e la fame di vittoria hanno reso e stanno rendendo Sergio Ramos una leggenda immortale di questo sport. Assistere ai ritiri di Raùl e Casillas, suoi compagni di squadra, lo hanno incoronato ad uomo più rappresentativo del calcio spagnolo.

Difficile cercare di far capire la grandezza di questo ragazzo attraverso queste poche righe. Chiunque guardi una gara del Madrid non potrà non rimanere affascinato: vedere un difensore con una criniera da leone battersi con la forza di un toro è un privilegio. Ammirarlo affrontare gli avversari con questa cattiveria per raggiungere la vittoria è altresì impagabile.

Sergio Ramos: il difensore goleador dal cuore immenso

Sergio Ramos, il difensore goleador ed il suo carisma

C’è chi, raccontando di Sergio Ramos, s’è voluto soffermare sui suoi record negativi: numero di cartellini collezionati, quantità di espulsioni ottenute in carriera, episodi spiacevoli che lo han visto coinvolto direttamente. 

Il capitano del Real Madrid è ben altro. Chiamarlo “il difensore goleador” è una limitazione che non appartiene ad un gigante come lui. Partito dalla “Tierra de los cornùpetas“, piano piano il lusitano si è trasformato in una leggenda mitologica: il cuore di un leone, la forza di un toro, le gambe da gazzella (per la velocità che gli permettono di raggiungere) e la cattiveria da predatore.

Bellissimo fermarsi a riflettere su come Sergio Ramos non abbia mai davvero lasciato, almeno con il pensiero, la propria culla di giovinezza: numerose le immagini che lo vedono ritratto intento ad esultare come un torero, sventolando la propria bandiera. Se poi si presta attenzione alle movenze adottate in campo, si può notare l’unione delle due figure rappresentanti l’essenza della corrida: capace di attaccare per ore l’avversario, infallibile e spietato nell’abbatterlo al momento giusto. Proprio quest’ultimo aspetto ha reso il Capitano uno dei record-man del Real Madrid.

Sergio Ramos: il difensore goleador dal cuore immenso

In seguito al gol realizzato contro l’Inter il 3 Novembre 2020 egli ha infatti raggiunto le 100 marcature in camiseta blanca. Numerosi i rigori calciati in carriera: freddo, lucido e decisivo anche sotto questo punto di vista. 55 dei 100 gol, però, Sergio Ramos li ha realizzati di testa. Tra i tanti ricordiamo i due più influenti e decisivi: nel 2014, al 93′ della finale di Champions contro l’Atletico Madrid, Ramos sale sull’ultimo corner per agguantare il pareggio. Palla al centro, stacco imperioso, sfera alla destra di Oblak: 1-1 e supplementari, che il Real riuscirà a vincere. Il secondo, stavolta di piede, nel 2016, ancora in Finale di Champions, ancora contro l’Atletico Madrid, ancora per conquistare la vittoria: quando serve il roccioso e mortifero centrale sa farsi trovare al posto giusto nel momento giusto

Il killer-instinct dell’attaccante puro, lo stacco di un saltatore in alto e l’inscalfibile potenza fisica rendono Sergio Ramos, per chiunque si voglia avvicinare al mondo del calcio, e non solo, una fonte d’ispirazione. Del resto, per non dimenticare da dove questo magnifico sogno sia partito, tutti sappiamo chi carichi a testa bassa, con il furore negli occhi e il coraggio nel cuore.

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