Serie A 2020/2021: la stagione del Napoli

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In questa nuova uscita della nostra rubrica andremo ad analizzare la stagione del Napoli di Gennaro Gattuso. Al termine dell’articolo, dopo una serie di considerazioni, troverete una valutazione complessiva della squadra partenopea. 

Prima di iniziare l’analisi del campionato appena concluso è giusto ricordare che, dopo un ritiro estivo atipico, causa Covid-19, l’obiettivo dichiarato da società ed allenatore era quello di ritornare subito in Champions League.

La stagione del Napoli, voto 6 –

La stagione sportiva del Napoli, dopo aver vinto la Coppa Italia 2020 con un allenatore subentrato a campionato in corsa, è iniziata con grandi aspettative anche grazie al mercato condotto dalla società.

In fase di calciomercato, Cristiano Giuntoli è riuscito ad accontentare il tecnico senza stravolgere completamente la squadra. Infatti, nonostante le diverse voci di mercato che vedevano sul piede di partenza la maggior parte dei pezzi pregiati della rosa, l’unico “top” a partire è stato Allan. Grazie a questo sacrificio sono approdati alla corte di Gattuso i vari Bakayoko, Petagna, Rrahmani, Politano oltre che al grande colpo di mercato Osimhen

L’arrivo di questi calciatori è stato fondamentale per il tecnico calabrese che aveva in mente un Napoli diverso da quello visto negli anni precedenti. L’allenatore dei partenopei infatti fin dalle prime uscite estive ha lavorato per passare dal 4-3-3, a cui tutti erano abituati, ad un'”inedito” 4-2-3-1.

Per questo motivo la stagione 2020-2021 del Napoli è iniziata con grande scetticismo, soprattutto da parte dei tifosi. Le prime uscite di campionato, però, sembravano dar ragione al tecnico. Non a caso gli azzurri nelle prime 3 partite portano a casa 9 punti mettendo a segno 12 gol (di cui 4 all’Atalanta dei record) e subendo solo una rete. È evidente fin da subito che a beneficiare maggiormente di questo nuovo modulo sono i calciatori più offensivi tra cui proprio Osimhen, Lozano ed Insigne.

Serie A 2020/2021: la stagione del Napoli

Purtroppo però non è tutto oro ciò che luccica.

Napoli a due volti: il campionato e l’Europa League

I limiti tattici di questo nuovo modulo risultano evidenti soprattutto in Europa dove il Napoli, inserito nel gruppo con l’Az Alkmaar, Real Sociedad e Rijeka, ottiene il pass per i sedicesimi solo all’ultima giornata dei gironi. La doppia competizione inoltre inizia ad influenzare anche i risultati in campionato dei campani. Gli azzurri iniziano ad alternare risultati e prestazioni deludenti (come con il Milan ed il Sassuolo) ad altri roboanti (come contro la Roma e la Fiorentina). Questa discontinuità, unita alla sfortuna di perdere giocatori importanti come Osimhen, Fabian Ruiz, KoulibalyLozano etc… a campionato in corso, hanno portato il Napoli a perdere parecchi punti facendo in mondo che i partenopei rallentassero la corsa per la Champions.

Paradossalmente la svolta per la compagine di Gattuso arriva con l’eliminazione ai sedicesimi di Europa League per mano del modesto Granada. Dopo il doppio confronto con gli spagnoli e dopo aver salutato la Coppa Italia (dopo la doppia sfida con l’Atalanta) il Napoli, anche grazie ai recuperi dei suoi giocatori chiave, è riuscito a centrare una serie di risultati positivi.

Gli azzurri sono riusciti a portare avanti la lotta per conquistare un posto in Champions League fino all’ultima giornata, dopo aver raccolto in 15 partite, 11 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta.

Serie A 2020/2021: la stagione del Napoli

I partenopei sono arrivati all’ultima partita di campionato contro il Verona essendo padroni del proprio destino. Vincendo infatti Gattuso avrebbe centrato l’obiettivo stagionale e magari avrebbe salvato la propria panchina traballante a causa di alcune divergenze con la proprietà.

Finale di stagione amaro per il Napoli

Così non è stato, al Napoli è mancato un po’ di coraggio e la partita con il Verona è finita con un pareggio. In questo modo gli azzurri hanno concluso il loro campionato in quinta posizione con 77 punti, ad una sola lunghezza dal quarto posto.

Con questo risultato la compagine campana si qualifica per il dodicesimo anno consecutivo ad una competizione europea ma non in quella più importante. Questa conclusione ha portato la dirigenza partenopea a salutare Gennaro Gattuso (accasatoci alla Fiorentina) ed ad affidare la squadra a Luciano Spalletti per la prossima stagione.

Provando a sintetizzare la stagione del Napoli in poche righe potremmo dire che la squadra ha pagato a caro prezzo l’assenza di alcuni leader tecnici durante la stagione. Questo però non deve essere un alibi. Ci sono state diverse partite in cui i giocatori di Gattuso pare abbiano sofferto più che gli avversari se stessi. Questa situazione ha portato i partenopei a perdere punti, anche con squadre di bassa classifica, che sarebbero potuti essere determinante ai fini della classifica finale.

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