Serie A 2020/2021: la stagione della Juventus

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Continuiamo con questa rubrica targata 11contro11 sulla stagione delle squadre di Serie A. Oggi tocca alla Juventus. Questa stagione per i bianconeri è stata parecchio particolare e complicata. Dopo 9 anni di successi in patria, la Vecchia Signora non è riuscita a portare a casa lo Scudetto, chiudendo il campionato al quarto posto all’ultima giornata. Nonostante un campionato poco soddisfacente, la squadra di Andrea Pirlo è comunque riuscita ad aggiungere due trofei in bacheca: la Supercoppa Italiana, e la quattordicesima Coppa Italia in finale contro l’Atalanta. Proviamo ad analizzare più nel dettaglio la stagione della Juventus.

La stagione della Juventus, voto 6-

Nonostante la vittoria di due trofei, non si può dire che la stagione dei bianconeri sia stata positiva. La compagine torinese infatti, era una seria candidata alla vittoria del decimo Scudetto di fila, con un organico di tutto rispetto. I continui infortuni, il rendimento altalenante, e la zero esperienza del suo allenatore però, hanno creato diversi problemi e malumori.

Tutto ha inizio l’8 agosto quando, dopo l’eliminazione agli ottavi di Champions League contro il Lione, il presidente Andrea Agnelli decide di esonerare Maurizio Sarri, chiamando al suo posto Andrea Pirlo pochi giorni dopo aver firmato con la Juventus Under 23. Una scelta molto sorprendente e rischiosa considerando si trattasse di un allenatore esordiente. Con il processo di “svecchiamento” della rosa in estate, ci si aspettava di vedere una Juventus più motivata e agguerrita.

Serie A 2020/2021: la stagione della Juventus

Dopo la convincente vittoria al debutto contro la Sampdoria, si sono visti a sprazzi gli ideali dell’ex calciatore juventino. La Costruzione dal basso con il terzino sinistro sulla linea dei centrali, il possesso palla veloce, e il recupero immediato del pallone, sono alcuni degli aspetti che si sono visti maggiormente nei bianconeri durante le prime uscite stagionali.

Resta il fatto che, già nelle prime giornate di Serie A, i risultati e le prestazioni generali sono stati troppo discontinui. Con l’attenuante della positività al Covid di alcuni giocatori, e dell’alto numero di infortuni, mister Pirlo non è riuscito a modellare definitivamente la squadra secondo i suoi principi di gioco.

Il rendimento altalenante in Serie A e in Champions

Sia in campionato che in Champions League, si è vista in campo una squadra ibrida e senza una precisa identità di gioco. Nonostante la bella vittoria al Camp Nou contro il Barcellona, i bianconeri hanno continuato a mettere in mostra tanta discontinuità, e poche idee in fase offensiva. Invece di migliorare infatti, la compagine torinese ha iniziato a regredire sempre di più.

Nonostante un paio di vittorie convincenti, la Juventus ha perso diversi punti contro le cosiddette squadre medio-piccole come: Benevento, Hellas Verona, Crotone, e Torino. La Vecchia Signora è incappata anche in pesanti sconfitte come quella contro l’Inter, le sconfitte di misura contro Napoli e Atalanta, e i due rocamboleschi 0-3 subiti allo Stadium contro Fiorentina e Milan.

L’emblema della stagione dei bianconeri, sono stati i match d’andata e ritorno contro il Porto. Gli uomini di Pirlo nonostante fossero i favoriti sulla carta, sono stati eliminati da una squadra discreta. Ai portoghesi è bastato chiudere gli spazi e tutte le linee di passaggio, per passare il turno. In quel caso la Juve ha mostrato tutte le sue carenze a livello tecnico, puntando fin troppo sull’individualità dei suoi giocatori chiave. Chiesa e Rabiot hanno provato in tutti i modi a tenere a galla la squadra, ma le gravissime disattenzioni in fase difensiva alla fine hanno avuto la meglio.

Dopo l’eliminazione agli ottavi di finale di Coppa dei Campioni, tutti si aspettavano una Juve concentrata al 100% in campionato. Con un solo impegno a disposizione infatti, Madama si sarebbe potuta focalizzare sulla corsa al primo posto. Dopo la brutta sconfitta in casa contro il Benevento però, il rendimento è continuato a peggiorare. A causa di pessime prestazioni e risultati deludenti, i bianconeri hanno rischiato una vera e propria stagione fallimentare rischiando di qualificarsi per l’Europa League.

Serie A 2020/2021: la stagione della Juventus

L’obiettivo minimo alla fine, è stato raggiunto con grande fatica grazie alla vittoria di Bologna, e al pareggio del Napoli contro il Verona. Le 29 reti di Cristiano Ronaldo e gli assist e i gol di Chiesa, hanno fatto la differenza nel centrare il quarto posto. 

pro e i contro della stagione della Vecchia Signora

Tra gli aspetti positivi della  stagione della Juventus, si può sicuramente parlare della crescita esponenziale di alcuni giovani talenti. Infatti giocatori come Chiesa e De Ligt, sono migliorati molto, dimostrando di poter dire la loro nel futuro bianconero. Da menzionare anche il miglioramento soprattutto nelle ultime uscite, di Kulusevski. Lo svedese sembrava essere partito forte all’inizio, per poi essere risucchiato nel vortice della discontinuità che ha caratterizzato tutta la squadra. Deve ancora crescere su diversi aspetti tecnici, e deve essere in grado di saper ricoprire definitivamente un determinato ruolo in campo.

Sui contro invece, diversi calciatori della Vecchia Signora hanno dimostrato di essere demotivati dopo aver vinto tanto con la Juve e non solo. Un’opera di ringiovanimento della rosa nel prossimo mercato estivo, potrebbe essere decisiva per ridare maggiore vivacità ed entusiasmo ad un ambiente ormai troppo sazio di trofei. Un’ottima soluzione potrebbe riguardare un arruolamento definitivo di alcuni ragazzi della Juventus under-23 come Fagioli, Dragusin, Frabotta e Felix Correia, utilizzati da Andrea Pirlo in un paio di circostanze. 

Serie A 2020/2021: la stagione della Juventus

I migliori tra le fila juventine in questa stagione sono stati sicuramente: Cristiano Ronaldo, Cuadrado, Danilo, De Ligt e lo stesso Chiesa. Questi calciatori hanno fatto più di tutti la differenza in questa stagione a suon di gol, assist, e prestazioni superlative. Sufficiente l’annata di Morata, Rabiot, e di tutto il reparto difensivo. Molto positiva anche la stagione di Szczesny, mentre assolutamente da menzionare è l’eterno Gianluigi Buffon, protagonista di grandi prestazioni nonostante i 43 anni. Bella sorpresa è stata lo statunitense McKennie, giovane rivelazione dell’organico della Juve, e unico centrocampista ad avere i giusti tempi di inserimento.

Da rivedere invece le prestazioni complessive di Arthur, Bentancur, Demiral, Bernardeschi e Alex Sandro. Non sono quasi mai stati a disposizione a causa di problemi fisici Ramsey e soprattutto Dybala. L’argentino infatti, ha vissuto una stagione tormentata da infortuni e dalla vicenda contrattuale, senza riuscire a dare il giusto apporto alla stagione della Juventus.

Giudizio complessivo sulla Juventus

Tenendo conto dell’organico bianconero, ci si aspettava un’altra stagione da protagonisti in campo nazionale e non solo. In realtà il quarto posto finale, e le enormi difficoltà nel raggiungere questo obiettivo assolutamente alla portata, hanno dimostrato gli enormi limiti di questa squadra

Nonostante piena di calciatori importanti e d’esperienza, si è arrivati alla conclusione di come questo gruppo fosse con la pancia piena e fin troppo sopravvalutato. Nel corso della stagione infatti, la squadra ha dato l’impressione di non avere le forze e la voglia di reagire alle situazioni di difficoltà. Le tante voci poi che parlavano di disordini nello spogliatoio tra allenatore e staff, e tra giocatori e senatori, hanno creato diversi malumori in un ambiente forse, troppo abituato a vincere.

Nonostante la vittoria di due coppe e l’obiettivo minimo della qualificazione in Champions raggiunto, la stagione della Juventus non raggiunge la sufficienza piena

L’andamento di quest’annata deludente, potrebbe servire nella stagione 2021/2022 per dare maggiori motivazioni all’ambiente. Con l’esonero di Pirlo e il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri, i bianconeri si candidano per poter giocare un ruolo da protagonista in campo nazionale ed europeo.

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