All’indomani del posticipo dello stadio Tardini tra Parma e Inter, la classifica di Serie A non subisce variazioni nelle gerarchie ma le sorprese non mancano. Allungano in vetta, di sei lunghezze, i nerazzurri, dopo l’importante 1-2 sul campo dei ducali, e confermano anche il +2 rispetto alla scorsa stagione. Inaspettato mezzo passo falso per il Milan, ancora secondo in graduatoria, che agguanta il pareggio contro l’Udinese solo su rigore, realizzato da Franck Kessié, all’ultimissimo respiro. I penalties a favore, in stagione, ora sono 16, e ne mancano solo due per eguagliare un altro Milan, precisamente quello della stagione 1950/1951, e la Lazio dell’anno scorso. I rossoneri, allo stesso tempo, continuano a mantenere un ottimo saldo in attivo di 17 punti, invariato, ormai, da diversi turni a questa parte.
Buon rendimento anche per il Napoli, pur se in leggera flessione. Dopo lo scoppiettante pareggio di Sassuolo per 3-3, infatti, gli azzurri passano da un +10 a un +8 rispetto alla scorsa stagione, ma riescono a interrompere il trend altalenante tra casa e trasferta. Se si tiene conto della partita da recuperare, di certo non si può dire che il bilancio sia negativo, ma allo stesso tempo non può bastare per tornare nelle prime quattro. I neroverdi, dal canto proprio, salgono a +7 e si confermano mina vagante del campionato, anche se con risultati meno esaltanti, per ora, rispetto al girone d’andata. Molto bene anche la Sampdoria (+8), che ringrazia Lorenzo Tonelli per aver agguantato il pari nel derby della lanterna col Genoa (+5). Era dal 2009 che un difensore doriano non iscriveva il proprio nome nel tabellino dei marcatori della stracittadina: allora toccò a Hugo Armando Campagnaro.
Le note dolenti: riscossa Cagliari, Parma voglioso ma nel baratro
Una premessa è d’obbligo: molti dei saldi negativi della scorsa stagione sono momentaneamente influenzati dalle partite saltate per i casi di covid-19 che hanno colpito il Torino. Dopo l’impegno casalingo contro il Sassuolo, non si è disputata nemmeno la partita dell’Olimpico contro la Lazio, e la decisione sull’eventuale rinvio di quest’ultima, o sull’assegnazione della vittoria a tavolino ai biancocelesti, spetterà al giudice sportivo. Per il momento, quindi, i capitolini hanno un pesante gap di -16 rispetto al 2019/2020, con la zona Champions League distante sei lunghezze, mentre per i granata risale a -8. Sono 11, invece, i punti in meno della Juventus, reduce dal 3-0 rifilato allo Spezia. La buona notizia, oltre il ritorno alla vittoria, è che finalmente i bianconeri conoscono la data del recupero casalingo col Napoli: il prossimo 17 marzo alle 18:45.
Tornando momentaneamente al Torino, invece, la notizia peggiore, sportivamente parlando, arriva da Cagliari (-11). Nel giro di tre giorni, infatti, la cura Semplici ha decisamente dato i suoi frutti, con i rossoblù che centrano la seconda vittoria di fila, stavolta contro il Bologna (-6). Di conseguenza, passa al terzultimo posto proprio la squadra di Davide Nicola, ora sotto di un punto rispetto ai sardi, ma il collettivo piemontese spera di poter presto colmare il ritardo nella, o nelle, partite da recuperare. Non c’è pace, invece, per il Parma (-21): pur avendo fatto una buona prestazione contro la squadra di Antonio Conte, i gialloblù restano penultimi e la quota salvezza, sempre più difficile da riagguantare, dista almeno sei lunghezze, in attesa dei recuperi del Torino. Ecco, nel dettaglio, l’attuale classifica di Serie A 2020-2021 dopo 25 giornate, con la differenza di punti rispetto alla scorsa stagione.
Classifica Serie A 2020-2021 – 25^ giornata
- Inter 59 (+2)
- Milan 53 (+17)
- Juventus 49* (-11)
- Atalanta 49 (+1)
- Roma 47 (+5)
- Napoli 44* (+8)
- Lazio 43* (-16)
- Hellas Verona 38 (0)
- Sassuolo 36* (+7)
- Sampdoria 31 (+8)
- Udinese 29 (+2)
- Bologna 28 (-6)
- Genoa 27 (+5)
- Fiorentina 25 (-4)
- Benevento 25 (In Serie B)
- Spezia 25 (In Serie B)
- Cagliari 21 (-11)
- Torino 20** (-8)
- Parma 15 (-21)
- Crotone 12 (In Serie B)
*= una partita in meno