Dopo diverse settimane tormentate e un’iniziale proposta rifiutata, adesso c’è l’ufficialità. La FIGC ha accettato il trust presentato dalla Salernitana. Nell’assemblea riunitasi nella giornata odierna alle ore 14, tutti hanno votato in maniera favorevole eccezion fatta per il presidente della Lega di Serie B Mauro Balata, che si è astenuto. Complice, in quest’ultimo caso, gli screzi passati con uno dei due presidenti granata uscenti, Claudio Lotito.
Salernitana: per la FIGC è buona la seconda proposta di trust
Come risaputo, in un primo momento la proposta di trust presentata della Salernitana alla FIGC era stata ritenuta non idonea a causa di diversi fattori. Su tutti spiccavano l’effettiva indipendenza economica della società rispetto alla vecchia proprietà e poi la complessa struttura giuridica messa a punto dal pool di esperti e avvocati chiamati in causa. Già nella mattinata di oggi erano arrivati riscontri positivi in tal senso, e si attendeva solo il parere della Covisoc sul primo requisito. Anche in questo caso è arrivato il nulla osta per mettere la parola fine alla vicenda. Almeno per ora.
L’istituzione del trust, infatti, è solo una misura momentanea disposta per consentire al club campano di poter partecipare al prossimo campionato. Così agendo, potrà allestire la squadra e adempiere a quanto richiesto per condurre una stagione all’altezza. La deadline definitiva, infatti, è prevista per il 31 dicembre, data entro la quale la Salernitana dovrà avere il suo nuovo proprietario, a pena dell’esclusione definitiva dal campionato.
La conferma del presidente Gravina
A margine della stessa assemblea di FIGC, sono arrivate anche le parole del presidente Gabriele Gravina sull’accettazione del trust della Salernitana: “Nell’ultimo Consiglio Federale avevamo adottato una decisione che non consentiva più la multiproprietà. Sono rimaste quelle già in essere. Su questo, entro il 15 luglio, porteremo un provvedimento che chiarirà in maniera definita l’evoluzione delle multiproprietà. Non si può andare avanti aspettando un evento come quello vissuto negli ultimi 40 giorni. Alla luce dei documenti presentati e al parere della Covisoc, il Consiglio Federale ha ritenuto opportuno accettare e condividere il percorso proposto dalle due società proprietarie della Salernitana. Abbiamo assecondato questa loro proposta. Saremo molto vigili perché tutto ciò che oggi è un aspetto formale non deve diventare violazione del principio d’indipendenza o influenza del potere decisionale. Entro sei mesi, la Salernitana deve cambiare proprietà tramite il trustee. Se ciò non avverrà, la Salernitana sarà fuori dalla serie A”.
Dopo aver specificato che il valore della società granata è stabilito dall’organo indipendente e non dai precedenti proprietari, ha poi speso un commento finale sul Benevento, diretta interessata a un ripescaggio in caso di esclusione della Salernitana: “Mi attengo a quelli che sono i fatti. Il Benevento ieri ha mandato una diffida con richiesta di accesso agli atti che non sarà impedita perché bisogna lavorare con la massima trasparenza. Abbiamo messo al primo posto il valore sportivo di una realtà nel rispetto delle norme. Il Benevento ha tutto il diritto di poter chiedere verifiche o tutelare i propri interessi“. Parole che confermano, ancora una volta, il fatto che la vicenda si concluderà solo ed esclusivamente con l’effettiva vendita della società.