Quali sono i giocatori più “anziani” della Serie A? Cogliamo l’occasione di questa pausa infrasettimanale, la seconda del campionato 2021/2022, per stilare una lista per ogni compagine. A sorpresa, spesso non è il portiere a risultare il più datato della rosa. Un dato che fa riflettere, considerando la mobilità dei calciatori negli altri ruoli. Andiamo dunque alla scoperta dei giocatori più longevi in Serie A.
Serie A, i più longevi: prima parte
Segue la prima parte dei giocatori più longevi in Serie A.
Atalanta – Josip Ilicic (1988, 33 anni). In una rosa tutto sommato alquanto giovane (età media 27,2) spicca il profilo dello sloveno. In maglia orobica dal 2017, è nuovamente tornato al centro del progetto tecnico di Gian Piero Gasperini. Già 3 reti in stagione, è totalmente un altro giocatore rispetto alla scorsa annata e il post-lockdown, riuscendo a spedire in panchina anche un certo Luis Muriel. Anche 77 apparizioni e 16 reti in Nazionale.
Bologna – Gary Medel (1987, 34 anni). il mastino di Mihajlovic ha saputo reinventarsi. Il cileno, infatti, si è adattato a giocare da difensore centrale. Nonostante un’altezza non imponente (1,71 m), Medel difficilmente fa passare gli avversari, grazie alla sua aggressività e temperamento. Veterano del Cile, con ben 139 gettoni conditi da 7 reti.
Cagliari – Diego Godín (1986, 35 anni). Per un mese la spunta su Simone Aresti, terzo portiere. L’uruguaiano, nonostante l’età avanzi, resta fondamentale per la difesa sarda, attualmente fanalino di coda in Serie A. Pericoloso anche su palla inattiva, è sempre una minaccia per le retroguardie avversarie. Con la propria selezione, ben 151 presenze e 8 reti per l’ex Atletico, una delle quali aveva fatto molto male all‘Italia: 0-1 ai Mondiali 2014, kermesse tenuta in Brasile. L’ultima prima del disastro Ventura.
Empoli – Samir Ujkani (1988, 33 anni). Kosovaro di origini albanesi e prelevato dal Torino per giocarsi con Furlan il ruolo di secondo dietro al titolarissimo Vicario. Fin qui 0 apparizioni, considerando che l’ex Perugia ha tenuto un ottimo rendimento ed è sempre stato a disposizione del tecnico Andreazzoli. Anche lui ha registrato presenze con il giovane Kosovo, 28.
Serie A, i più longevi: seconda parte
Prosegue la lista dei giocatori più longevi in Serie A.
Fiorentina – Antonio Rosati (1987, 34 anni). Altro ex granata, difficile pensare che potrà accumulare molte presenze. Utile, più che altro, a fare da chioccia a Michele Cerofolini, classe 1999 rientrato dal prestito alla Reggiana, retrocessa in C dopo un solo anno di permanenza. Esperienza a servizio della squadra.
Genoa – Goran Pandev (1983, 38 anni). Una vera leggenda per il calcio macedone e non solo. Vincitore del Triplete con l’Inter di Mourinho, porta in dote un’importante leadership sempre di grande vantaggio per il Grifone, in costante bisogno di punti salvezza. A Genova dal 2015, ha trascinato la sua Macedonia alla prima storica partecipazione ad Euro 2020, segnando anche una rete. Eterno.
Inter – Alex Cordaz (1983, 38 anni). Prelevato dal Crotone per diventare il vice di Handanovic e, allo stesso tempo, far crescere Ionit Radu, proveniente da una stagione proprio al Genoa. Un reparto bisognoso di nuova linfa, come spesso sottolineato da stampa e tifosi. Lui risponderà presente per l’apprendistato di eventuali giovani da inserire.ù
Juventus – Giorgio Chiellini (1987, 34 anni). Il Chiello non passa mai di moda. Pur tra tante difficoltà, è uno dei maggior leader tecnici e carismatici dei bianconeri, capitano e motivatore da protagonista. In coppia con Bonucci ha trascinato l’Italia alla vittoria dell’Europeo, proseguendo il solidalizio anche al di fiori della Juventus: 114 presenze e 8 centri premiate con un trofeo indimenticabile. Unico problema le sue condizioni fisiche non più in linea coi tempi migliori.
Terza parte
Lazio – Pepe Reina (1982, 39 anni). Riuscire a strappare il posto da titolare senza mai sfigurare? Chiedete all’ex Liverpool e Milan, in grado di difendere i pali biancocelesti con costanza e determinazione. Si alterna con Strakosha solamente in Europa League ed ha chiuso il derby capitolino con un clean sheet. Per lui 38 presenza anche con le Furie Rosse della Spagna.
Milan – Zlatan Ibrahimovic (1981, 40 anni) – A 40 anni suonati, è ancora la guida tecnica e carismatica dei giovani rossoneri di Stefano Pioli. 3 centri in campionato, è riuscito a tornare protagonista anche con la maglia della Svezia. Sul grande schermo esce anche una biografia sul suo passato ed è reduce dalla partecipazione come ospito fisso a Sanremo 2021. Una stella anche sui riflettori. Senza intenzione di smettere per il momento.
Napoli – Dries Mertens (1987, 34 anni) – il Ciro dei partenopei è il miglior goleador nella storia del club, avendo superato un certo Diego Armando Maradona. Guai fisici a inizio stagione, ha siglato la sua prima rete del 2021/2022 contro il Legia Varsavia. Anche in campionato vorrà dire la sua, anche se torre il posto ad Osimhen non sarà facile. In Coppa d’Africa, però, con l’assenza del nigeriano potrebbero cambiare le carte in tavola. Un’intera città è dalla sua parte. 102 presenze e 21 reti con il Belgio, quinto per gettoni in Nazionale.
Roma – Federico Fazio (1987, 34 anni). Una storia non destinata a concludersi bene. Finito fuori dal progetto tecnico e difficilmente collocabile e causa dell’alto ingaggio, fin qui l’argentino ha declinato tutte le offerte. Centrale titolare con Konstas Manolas nell’eroico quarto di finale Champions 2017/2018 con il Barcellona, col passare del tempo ha perso i gradi di titolarità e importanza al centro della difesa. E oramai per la società giallorossa è un peso da gestire.
Quarta parte
Salernitana – Franck Ribery (1983, 38 anni). L’asso ex Bayern Monaco vuole eseguire il canto dell’ultimo cigno. Dopo l’avventura biennale con la Fiorentina, il francese ha accettato la non facile sfida in terra campana, col compito non facile di aiutare i suoi a raggiungere la permanenza in A. Fin qui ancora 0 lo score del tabellino, ma con tante giocate e un gol solamente sfiorato contro la Lazio. Nonostante qualche acciacco fisico, resta il trascinatore sella squadra di Castori prima e Colantuono poi. Finché regge la benzina, lui ci sarà.
Sampdoria – Fabio Quagliarella (1983, 38 anni). Blucerchiato nel 2006/2007 e poi dal 2016, l’ex Juventus e Napoli cerca ancora nuovi record, dopo quelli conseguiti nel 2019/2020. Infatti, era riuscito nell’impresa di segnare per 11 giornate di fila, possibile solo a Gabriel Batistuta e Cristiano Ronaldo. Capocannoniere poi nella stessa annata del campionato, terzo a riuscirci nella storia blucerchiata dopo Sergio Brighenti e Gianluca Vialli. Con D’Aversa fin qui solo una rete, realizzata su calcio di rigore. Arriva il momento di risalire.
Sassuolo – Francesco Magnanelli (1984, 37 anni). Il capitano non molla mai. In Emilia dal lontano 2005, ha assistito e partecipato alla scalata dei neroverdi nel calcio che conta. Oltre 460 presenze e un ruolo centrale all’interno dello spogliatoio. Gli anni passano, ma lui resterà nella storia del club. Finché il fisico reggerà, ci sarà.
Spezia – Jeroen Zoet (1991, 30 anni). A fronte di un’età media della rosa bassissima (23,5), è lui il più longevo, pur essendo relativamente giovane. Arrivato nell’estate 2020 per divenire il nuovo portiere titolare, l’ex PSV ha poi dovuto battagliare con Ivan Provedel, che gli ha letteralmente soffiato il posto. Quest’anno con Thiago Motta non sembra andare diversamente e dovrà lottare duramente per riprendersi il suo posto.
Quinta parte
Torino – Tomas Rincon (1988, 33 anni). In maglia granata dal 2017, El General ha spesso rappresentato una colonna portante della mediana. Quantità e fisico per un ruolo con grande personalità. Fin qui, ha visto il campo in 6 occasioni con Ivan Juric, mentre con il Venezuela sono ben 113 le apparizioni, secondo nella storia della selezione dietro Juan Arango (127). Un nome, una garanzia.
Udinese – Daniele Padelli (1985, 36 anni). L’ex Torino ed Inter è arrivato in terra friulana per fare le veci del titolare Silvestri. Anche lui è un portiere di sicuro affidamento, ma dovrà dimostrare di sapersi togliere la polvere di dosso. Diversamente da quanto avvenuto coi nerazzurri, dato che come vice Handanovic ha mostrato qualche lacuna. L’ambiente è quello ideale, con pressioni minori.
Venezia – Niki Maenpaa (1985, 36 anni). Il finlandese era in gran ballottaggio con Lezzerini. Poi, l’infortunio dell’italiano e i lagunari si sono tutelati con l’esperto Romero, ora secondo più “anziano” in rosa. Difficile possa togliergli il posto, ma lui si giocherà tutte le carte a disposizione.
Verona – Miguel Veloso (1986, 35 anni) – 57 gettoni con il Portogallo ed esperienze da vendere a livello internazionale, anche con la Dinamo Kiev. Con Juric prima e Tudor poi resta sempre essenziale per il centrocampo, pur con qualche acciacco fisico. Una risorsa in più da far valere sempre.