Serie A, ingaggi: 72 milioni in meno rispetto allo scorso anno

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Rispetto allo scorso campionato, la Serie A spenderà 72 milioni in meno sugli ingaggi. Quello della stagione 2019-2020 resterà quindi, almeno per il momento, il campionato dei record con una spesa complessiva lorda di un miliardo e 360 milioni mentre per quello che è appena iniziato, le società non si sono spinte oltre il miliardo e 288 milioni, ovvero 72 in meno rispetto a dodici mesi fa.

Il calcio italiano si riscopre così più parsimonioso. I danni che la la pandemia ha lasciato dietro di sé, hanno spinto molti dei club di Serie A ad adottare misure che hanno portato ad un abbassamento complessivo delle spese per gli ingaggi.

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Anche per quest’ annata, a guadagnarsi la palma di club che spende di più è la Juventus. La società bianconera stacca tutti con i suoi 236 milioni lordi e resta la sola a varcare la soglia dei 200, con Cristiano Ronaldo che col suo stipendio da 31 milioni di euro netti a stagione, è per distacco il giocatore più pagato del campionato. Ma nessuno ha tagliato più dei Campioni d’Italia che hanno ridotto in maniera drastica il loro monte ingaggi: solo dodici mesi fa infatti, la spesa complessiva era di ben 294 milioni, ovvero ben 58 in più.

Serie A, ingaggi: 72 milioni in meno rispetto allo scorso anno

Al secondo posto si conferma l’Inter che passa da 139 a 149 milioni di euro lordi. Una crescita dei costi, quella registrata in casa nerazzurra, dovuta al fatto che la rosa messa a disposizione di Antonio Conte è ora più larga ed esperta.

Resta al terzo posto la Roma, che scende dai 125 di un anno fa ai 112 milioni di euro, mentre sale di una posizione il Napoli che passa da 103 a 105 milioni, a causa soprattutto delle mancate cessioni di Milik e Koulibaly e dell’arrivo di un giocatore dallo stipendio elevato come Osimhen.

Dieta drastica anche per il Milan che passa dal quarto al quinto posto e soprattutto dai 115 milioni della stagione precedente, ai 90 milioni del campionato 2020-2021. A favorire l’abbassamento del monte ingaggi e a portare avanti un trend ormai consolidato (solo due stagioni fa si era a quota 140), sono state gli addii di giocatori come Paquetà, Biglia e Suso e gli arrivi di elementi più low cost.

Sale da 72 a 83 milioni la Lazio che in questa stagione prenderà parte alla Champions League: a pesare sono stati soprattutto i rinnovi, così come sale l’Atalanta che passa da 36 a 42,6 milioni ma, nonostante i risultati straordinari che sta continuando ad ottenere, è solo l’undicesima società per spesa complessiva.

Per il resto vanno registrate piccole variazioni tra le squadre che navigano nelle zone medio basse della classifica: i +5 milioni della Fiorentina, i -3 del Torino, i +2 del Cagliari ed il -2 della Sampdoria. Tra le neopromosse spicca il Benevento con i suoi 32 milioni di euro. Una cifra più elevata rispetto a quelle di Udinese, Verona, Crotone e del fanalino di coda Spezia.

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