La Serie B scalda i motori, il 20 agosto si comincia e gli allenatori limano gli ultimi dettagli per preparare la nuova stagione. Non senza polemiche. Il Chievo, infatti, si è visto respingere il ricorso al TAR, permettendo al Cosenza di rientrare in cadetteria nonostante la retrocessione. Un campionato che si preannuncia molto interessante. Tante le squadre che ambiscono alla massima serie, come SPAL, Lecce, Crotone, Parma e Benevento, tra le altre. Perugia e Ternana, invece, tornano ad affrontarsi in un caldissimo derby umbro, mentre l’Alessandria e il Como festeggiano la B dopo diversi anni di assenza. Ci sarà da divertirsi, ne siamo certi.
Serie B, gli allenatori 2021/2022 (prima parte)
Meno della metà le conferme degli allenatori in Serie B,
Alessandria: Moreno Longo, confermato. Non poteva essere altrimenti. Una cavalcata entusiasmante, quella dell’ex Toro. A gennaio 2021 sostituisce l’esonerato Gregucci e conduce i lombardi sino ai playoff in Serie C, dietro al Como. Un’avventura lunghissima, conclusasi ai tiri dal dischetto contro il Padova. Con la Serie B che accoglie l’Alessandria dopo 46 anni.
Ascoli: Andrea Sottil, confermato. Si guadagna il pane anche il padre di Riccardo, talentino in forza alla Fiorentina. Qualche patema di troppo per i bianconeri, che però alla fine si sono salvati grazie a semplici accorgimenti e idee semplici. Obiettivo per la prossima stagione: evitare di soffrire troppo.
Benevento: Fabio Caserta, nuovo. I sanniti sono rimasti scottati dalla retrocessione dalla A, in seguito a un andamento iniziale da metà classifica. Il prescelto è il tecnico che ha riportato il Perugia in B dopo un solo anno di purgatorio. Anche in questo caso, una lotta entusiasmante contro il Padova per la prima posizione e una rimonta impressionante. In B ci riprova dopo alti e bassi con la Juve Stabia tra 2017 e 2020, una scommessa da vincere per Vigorito.
Brescia: Filippo Inzaghi, nuovo. La sua storia si intreccia proprio con quella dei campani. Era lui il condottiero che non è riuscito a vincere la permanenza nel massimo campionato. Allora si riparte con le Rondinelle, con l’intenzione di dimostrare che il suo percorso di crescita da allenatore può rilanciarsi anche facendo un passo indietro. Magari riguadagnandosi subito i posti nobili del calcio italiano, chissà.
Serie B, gli allenatori 2021/2022 (seconda parte)
Cittadella: Edoardo Gorini, nuovo. Per i granata si chiude un’era: dopo 6 anni, Roberto Venturato ha detto addio. Un gioco coinvolgente, con un budget limitato e la Serie A sfiorata a più riprese attraverso i playoff. Ora il suo vice ha assunto un compito non semplice, continuando la filosofia societaria e mantenendo i padovani competitivi.
Como: Giacomo Gattuso, confermato. Avete letto bene, non è Ringhio. Nativo del capoluogo di provincia lombardo, al Novara ha intrapreso una lunghissima fase di apprendistato, tra Primavera, Allievi e Berretti. Nel 2020, la chiamata dalla sua città come vice di Marco Bianchini. Esonerato, prende il suo posto e sale in B vincendo sull’Alessandria, riportando i suoi in B dopo un lustro.
Cremonese: Fabio Pecchia, confermato. Anche lui è subentrante. Dopo il licenziamento di Bisoli, infatti, è contattato e porta i grigiorossi a una salvezza tranquilla, conquistando ben 9 vittorie e arraffando il 13simo posto. Confermarsi non è mai facile, ma le sue doti di gestione del gruppo e diplomazia fanno sì che i lombardi potranno dire la propria per la permanenza. Senza rinunciare a qualche sogno.
Crotone: Francesco Modesto, nuovo. Amarezza per una retrocessione avvenuta con un largo margine di anticipo. Non sono bastate l’intraprendenza di Stroppa e l’esperienza di Cosmi: i pitagorici ripartono da un crotonese DOC. Alla prima esperienza in cadetteria, tecnico giovane (1982), con buone idee. Con lo stimolo di ridare subito al Crotone una nuova dimensione.
Frosinone: Fabio Grosso, confermato. Il campione del mondo 2006 sostituisce nel marzo 2021 un compagno di quella spedizione in Germania, Alessandro Nesta. Non rilancia i ciociari nella zona promozione, ma riesce a fungere da traghettatore e non essere risucchiato negli inferi dei playout. Ora una nuova stagione da programmare, con la voglia di dimostrare la crescita nel suo percorso professionale da allenatore.
Parte 3
Lecce: Marco Baroni, nuovo. Alla dirigenza non è piaciuta l’eliminazione ai playoff di Corini, anche a causa della buona rosa a disposizione. Pertanto si riparte dall’ex Benevento, che curiosamente ha sempre cambiato panchina annualmente dal 2013, eccezion fatta per la doppia annata coi sanniti, coronata dalla promozione in massima serie. I pugliesi sperano proprio che l’impresa del 2016 si ripeta anche per quest’annata.
Monza: Giovanni Stroppa, nuovo. Nonostante la A sfiorata, il pupillo di Berlusconi e Galliani non si guadagna la conferma. Al suo posto allora il tecnico lombardo, reduce dall’esonero dal Crotone. Un campionato che conosce come le sue tasche, con un mercato importante si candida prepotentemente a far lottare nuovamente i brianzoli.
Parma: Enzo Maresca, nuovo. Ripartire, con decisione, da un mix di gioventù ed esperienza, per riguadagnarsi lo scettro della A. Ex guida Under-23 del Manchester City, per la prima volta guida principale della prima squadra. Conscio delle pressioni, gode della fiducia di Kyle Krause. Un’intera città spera che un piccolo azzardo sia stato la scelta giusta.
Perugia: Massimiliano Alvini, nuovo. Il lungo tira e molla con Caserta non ha portato a nulla, con l’accasamento al Benevento. La scelta è allora ricaduta sull’ex tecnico della Reggiana, che ha portato gli emiliani in B, senza però tenerli in cadetteria. Lunga esperienza per lui nelle serie minori, il mantra è ripartire sulle certezze e confermare il Grifo senza scendere più.
Parte 4
Pisa: Luca D’Angelo, confermato. Presente dal 2018, ha guidato i nerazzurri alla promozione in B nel 2019, categoria dalla quale non è mai caduto. Stabilmente nella metà classifica, certifica il buon lavoro condotto negli scorsi anni. Chissà che la società non si aspetti un piccolo salto di qualità: le avvisaglie ci sono tutte.
Pordenone: Massimo Paci, nuovo. Anche lui un deb per la cadetteria, in sostituzione di Maurizio Domizzi. Le esperienze precedenti recitano Civitanovese, Montegiorgio, Forlì e Teramo. Eliminato ai playoff per la B dal Palermo, ha come obiettivo primario il raggiungimento di una zona non calda. Il resto si vedrà, senza troppe ansie, ma con un Ciurria in meno.
Reggina: Alfredo Aglietti, nuovo. Reduce dalle due sponde di Verona, si prepara alla guida dell’ambiziosa società calabra. Con il Chievo si è arreso per due anni di fila ai playoff, mentre nell’ambiente potrà lavorare con maggior serenità. A seguito di una permanenza pienamente meritata dalla Reggina, avrà i margini per ragionare e dare concretezza alla sua squadra.
SPAL: Pep Clotet, nuovo. Estimatore di Pochettino e del Loco Bielsa, tecnico giramondo che ha concluso il suo lavoro di metà stagione a Brescia, senza trovare la promozione. Promulgatore del possesso palla e comando del gioco, si prepara alla non facile missione di rilanciare gli estensi, reduci da una stagione al di sotto delle aspettative.
Parte 5
Ternana: Cristiano Lucarelli, confermato. L’ex bomber livornese ha telecomandato la Ternana dei record. Grande annata per i rossoverdi, che avranno anche il piacere di rigiocare il derby sentitissimo col Perugia. Dopo gli anni tra Catania e Livorno, spera sia la rampa di lancio per la sua carriera.
Vicenza: Domenico Di Carlo, confermato. I veneti ripartono ancora da lui, in grado di condurre i suoi discepoli a un buon campionato. Squadra compatta e ben organizzata, spera di ripetersi anche nell’imminente torneo. Pillola di curiosità: Di Carlo da calciatore aveva militato con questa maglia dal 1990 al 1999, prima di chiudere la carriera tra Lecce, Livorno e Sudtirol.