E’ tempo di ricominciare per Alessio Cerci. Il fantasista ed esterno offensivo originario di Velletri (Lazio) è chiamato al personale riscatto. Stavolta, però, è costretto a ripartire dal basso, dalla Serie C: Cerci riparte da Arezzo.
All’età di 33 anni l’ex-Torino è obbligato a ristabilire, ancora una volta, le sorti della propria carriera, sfuggita di mano troppo precocemente.
Il ragazzo laziale aveva tutte le carte in regola per sfondare nel mondo del pallone, purtroppo però il calcio è crudele e più di una volta ci ha “regalato” storie prive di un lieto fine.
Questa ha ancora “in serbo” qualche capitolo ma la parabola, che ci si para dinnanzi, è più che discendente.
Le origini e i primi passi
Cerci nasce calcisticamente all’ombra dello Stadio Olimpico, sponda giallo-rossa. Dopo aver giocato nelle giovanili della Roma, la società capitolina decide di mandarlo a fare esperienza sia in Serie B, al Brescia e al Pisa, e successivamente anche in “A”, all’Atalanta.
Tra il 2006 e il 2009 la carriera del giovane attaccante è falcidiata dagli infortuni e le presenze registrate in B sono soltanto 47, con all’attivo 10 gol.
Rientrato alla Roma, Claudio Ranieri lo utilizza con il “contagocce”: 19 presenze e soltanto 3 marcature.
Dopo la parentesi alla Fiorentina, che lo acquista a titolo definitivo e che non lo vede però brillare né in campo né nel rapporto con la tifoseria, Alessio Cerci cerca fortuna in casa Torino. Sarà proprio qui che l’attaccante riuscirà a raggiungere l’apice della propria carriera professionale.
Due stagioni in maglia granata gli regalano le sue più grandi gioie: nel 2013 viene convocato in Nazionale da Cesare Prandelli. A fine stagione ’13/’14 addirittura disputerà il Mondiale in Brasile indossando la maglia azzurra. Furono proprio i 13 gol e gli 11 assist in Serie A che gli regalarono il pass per la competizione più importante al Mondo.
La scarsa umiltà e il rapido declino
E’ l’estate post mondiale, Urbano Cairo fa di tutto per blindare il proprio calciatore, dopo l’accesso conquistato ai preliminari di Europa League.
Il ragazzo di Valmontone, però, spinge per strappare un grande ed importante contratto ad una “Big” europea. Alla fine, negli ultimi giorni di mercato, arriva la chiamata dell’Atletico Madrid.
E’ proprio da qui che la parabola di Alessio Cerci inizia a cadere in picchiata. Le parole della moglie, di certo, non aiutano a mantenere entro livelli contenuti l’umiltà della coppia: in un post su Instagram, infatti, la ragazza annunciava l’addio al calcio mediocre e l’approdo “nel calcio che conta”.
Nel 2015 trascorre metà stagione a Milano, sponda Milan. A Gennaio 2016 passa al Genoa, sempre in prestito. Tra pochi alti e parecchi “bassi”, Cerci è costretto a rescindere il contratto con il Club di Madrid per tornare in Italia.
Hellas Verona, la parentesi in Turchia, la Salernitana ed ora la ricerca di una nuova giovinezza in quel di Arezzo. Tutt’altro ci si sarebbe aspettato da un calciatore brillante in una media squadra ma opaco in realtà di spicco internazionale.
Le aspettative alte, dopo la conquista della maglia azzurra, hanno guastato un esterno d’attacco di tutto rispetto, che avrebbe potuto continuare a far la differenza a Torino. Ma si sa, a volte si pecca di eccessiva autostima e si compie il “passo più lungo della gamba”.
Alessio Cerci riparte da Arezzo
Sperando di poterlo vedere ancora felice e vittorioso, per ora, Alessio Cerci riparte da Arezzo.