Il Siviglia conquista la sua sesta Europa League battendo in finale per 3-2 l’Inter dimostrandosi ancora una volta la squadra regina di questa competizione.
Analizziamo gli schieramenti delle due squadre e lo svolgimento tattico della partita.
Lopetegui schiera un 4-3-3 scegliendo De Jong come centravanti con ai suoi lati Ocampos e Suso.
Conte conferma il solito 3-5-2 affidandosi al tandem Lautaro-Lukaku davanti. A centrocampo giocano Brozovic, Gagliardini e Barella; ancora panchina per Eriksen.
Primo tempo: bella partita e pareggio giusto
Avvio di partita entusiasmante: da un pericolo nella propria area, l’Inter riparte in contropiede con Barella, passaggio in profondità per Lukaku che brucia in velocità Diego Carlos, il brasiliano stende in area l’attaccante nerazzurro ed è rigore: penalty che lo stesso Lukaku realizza segnando così la settima rete in questa competizione.
Sembra mettersi per il meglio la partita per la squadra di Conte ma il Siviglia non perde la calma e poco dopo pareggia grazie a De Jong che di testa batte Handanovic. Troppo spazio viene concesso nell’occasione a Jesus Navas che può mettere dentro un bel cross, poi De Jong taglia davanti a Godin, forse poco reattivo in questa circostanza.
L’Inter sembra troppo nervosa, ha difficoltà a trovare le solite imbucate centrali verso le due punte e gli esterni vengono chiamati pochissimo in causa.
Gli spagnoli, quando sono in possesso di palla, alzano la posizione di Banega che agisce da trequartista trasformando il modulo in 4-2-3-1.
I nerazzurri soffrono molto le tante punizioni laterali concesse e, da una di queste, subisce la seconda rete: calcio piazzato di Banega verso il secondo palo dove c’è De Jong ancora colpo di testa e ancora gol. Distratto nella marcatura Young che inizialmente fronteggia l’attaccante ma poi lo perde (per marcare nessuno) consentendo un tre contro due sul secondo palo.
Nemmeno il tempo di esultare per il Siviglia che l’Inter ha già pareggiato anch’essa da una punizione laterale sulla quale Godin svetta su tutti per il 2-2.
Il palleggio degli andalusi è più qualitativo rispetto a quello degli uomini di Conte ma oggettivamente non c’è una predominanza sulle occasioni effettive da gol ed il risultato di parità è giusto per quanto visto nel primo tempo.
Secondo tempo: un’altra punizione condanna l’Inter alla sconfitta
Nella ripresa i ritmi si abbassano, le squadre gestiscono le forze, il Siviglia mantiene il pallino del gioco ma le occasioni le crea l’Inter: cross dalla destra verso Lautaro che viene anticipato, il pallone schizza verso l’accorrente Gagliardini ma la conclusione viene respinta dalla difesa.
Al 66′ clamorosa chance per i nerazzurri quando Barella serve in verticale Lukaku, il belga si presenta davanti alla porta ma il tiro viene respinto da Bounou.
Purtroppo per l’Inter, gol sbagliato gol subito: ancora punizione, Godin e De Vrji si disturbano e fanno impennare la sfera, rovesciata di Diego Carlos che, con la decisiva deviazione di Lukaku, porta in vantaggio i suoi.
Conte corre ai ripari inserendo Moses, Sanchez ed Eriksen e proprio il cileno in mischia sfiora il pari ma Koundè salva sulla linea di porta.
Il Siviglia cerca di perdere tempo spezzettando la partita ma l’Inter ha un’altra chance con un altro neo entrato, Candreva, ma Bounou respinge il suo tiro ravvicinato.
Dopo sei minuti di recupero, gli andalusi riescono così a portare a casa la sesta Europa League della sua storia.
Siviglia-Inter: le considerazioni finali
Lopetegui conquista il suo primo trofeo con una squadra di club continuando l’ormai tradizione del Siviglia in Europa League. Gli andalusi hanno messo in campo tutta la loro esperienza in partite di questo calibro vincendo anche soffrendo molto come successo in semifinale contro il Manchester United.
Manca ancora invece, il primo successo europeo a Conte: in molti hanno visto un Siviglia più in controllo del match ed è vero ma alla fine la squadra le occasioni le ha avute. Magari inizieranno le solite critiche a Lukaku per l’occasione fallita sul 2-2 però bisogna dare meriti al belga di aver disputato una grande stagione. E’ oggettivamente mancato in questo match Lautaro.
Il bilancio stagionale dell’Inter è di zero trofei ma la squadra ha mostrato un ottimo potenziale ed è sicuramente migliorabile; bisognerà capire però se questo potenziale verrà sviluppato da Antonio Conte, cosa tutt’altro che certa viste le parole del tecnico nel post partita.