Non era iniziata benissimo la stagione di Barella. Le prestazioni opache delle prime partite, però, stanno lasciando spazio al Niccolò dello scorso anno e, soprattutto, dell’anno dello scudetto. Non più quel calciatore che sbagliava di tutto contro Lazio e Milan, che si faceva sovrastare fisicamente e tatticamente da qualsiasi avversario. No, perché nelle ultime uscite è tornato quel tipo di giocatore in grado di reggere da solo il centrocampo neroazzurro, lasciando così agli altri compiti più di creazione del gioco. Le gare di Barella in questa parte di stagione non finiscono qui. Infatti, quella di ieri sera, è la terza partita consecutiva con il sardo in rete, contando anche la trasferta di Barcellona in Champions League.
La svolta della stagione di Barella (e dell’Inter)
Tutti ricordiamo come nelle prime uscite della seconda Inter di Inzaghi, Barella fosse tra i più grigi. Moltissimi errori in fase d’impostazione, chiusure sbagliatissime e ogni errore possibile. Però poi è successo qualcosa, scattato nella testa di Barella e di tutti i suoi compagni di squadra. Dalla partita con la Roma, chiusa comunque con un assist dal sardo, l’Inter ha decisamente svoltato la propria stagione. In particolare Barella appunto. Ottima prestazione contro il Sassuolo e 3 reti nelle ultime 3 gare. Contro il Barcellona poi, sia all’andata che al ritorno, è stato tra i migliori in campo. Ha capito che il lanciarsi in profondità è tra le sue capacità ai fini del risultato. Riesce sempre a capire quando e come farlo, per dare un’ alternativa alle linee di passaggio dei compagni di squadra.
Nonostante un brutto inizio quindi, la stagione di Barella recita al momento questi numeri: 4 gol e 4 assist. In Europa solamente altri 2 centrocampisti possono vantare questa stat-line: Kainz del Colonia e Saka dell’Arsenal. Un cambio di direzione nelle partite del sardo che ci fa domandare: quanto ancora può crescere Barella all’interno di questa stagione? Una domanda che può far sognare i tifosi neroazzurri e portarti a sognare posizioni più alte.