Stelle nascenti: i giovani di prospettiva dall’Atalanta al Crotone

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Il primo appuntamento della nuova rubrica “Stelle nascenti” tratterà dei giovani di prospettiva, partendo dall’Atalanta per arrivare al Crotone. La rubrica sarà suddivisa in quattro puntate, ognuna al proprio interno racconterà il percorso stagionale di un solo calciatore per club, per un totale appunto di 20 squadre. Un giocatore per ogni squadra, per dare il giusto risalto ai giovani calciatori che hanno avuto poco spazio, ma che ciononostante sono riusciti a dimostrare le proprie qualità. Matteo Ruggeri, Giuseppe Di Serio, Jerdy Schouten, Riccardo Sottil, Denis Dragus. Si parte così, evidenziando le qualità di alcuni giocatori passati in secondo piano.

Atalanta, Matteo Ruggeri

Partendo dall’Atalanta, si può certamente menzionare Matteo Ruggeri, giovanissimo calciatore italiano. Il terzino sinistro classe 2002 dopo un ottimo rendimento nella Primavera, è stato chiamato proprio da Gian Piero Gasperini, sempre attento a monitorare i giovani talenti. Nonostante non si sia parlato moltissimo di lui, il difensore – e all’occorrenza centrocampista di sinistra – ha giocato in otto occasioni, tra cui sei in Serie A e due in Coppa Italia. La sua stagione è stata poi caratterizzata dalla partita in Supercoppa Primavera e da undici gettoni in Primavera 1.

Stelle nascenti: i giovani di prospettiva dall'Atalanta al Crotone

Seppur non sia ancora un perno della Dea “sforna talenti”, Matteo Ruggeri è sicuramente un giocatore da tenere d’occhio, poiché di grande prospettiva e duttilità. A dimostrarlo anche i suoi numeri con la nazionale: sedici presenze con l’Under 17, nove con l’Under 18, una con l’Under 19, ancora a zero con l’U20. Il suo palmarès lo vede già vincitore di un campionato Primavera e una Supercoppa Primavera.

Benevento, Giuseppe Di Serio

Passando al Benevento, è invece il turno di Giuseppe Di Serioanche lui molto giovane. Il ruolo che predilige è quello della punta centrale ma, all’occorrenza, è in grado anche di giocare come ala sinistra. Così si presenta il giovanissimo attaccante classe 2001, che viene comunque da una buona stagione, dove ha giocato in ben diciassette occasioni, sedici in Serie A e una in Coppa Italia, contando anche un’ammonizione.

Stelle nascenti: i giovani di prospettiva dall'Atalanta al Crotone

Con il club campano retrocesso in Serie B, Di Serio potrebbe essere un ottimo innesto per ricominciare e riprogettare un ritorno nel “calcio che conta”. Per la cadetteria, la compagine del Benevento può comunque contare altri giovani interessanti, come ad esempio Adolfo Gaich, a segno per la prima volta in Serie A contro la Juventus.

Insomma, anche il giovane 18enne – nonostante non venga utilizzato in modo continuo – merita di essere tenuto d’occhio, poiché di prospettiva. Per lui, già la vittoria di un campionato cadetto.

Bologna, Jerdy Schouten

Se si parla del Bologna, vengono in mente moltissimi nomi di calciatori che, sotto la guida di Mihajlovic, sono migliorati moltissimo. Tra questi, c’è da menzionare proprio Jerdy Schouten, centrocampista olandese. Il giocatore classe ’97 ha disputato una stagione ottima, diventando – poco a poco – un vero elemento chiave della squadra emiliana. Infatti, può vantare ben trentaquattro partite giocate in Serie A, impreziosite da un gol e un assist, ma anche da otto ammonizioni e un’espulsione. Una presenza anche in Coppa Italia.

Già sotto gli occhi di molti club, il giovane calciatore olandese si è rivelato duttile e pronto ad aiutare i compagni, utile non soltanto in qualità di centrale, ma anche di trequartista e mediano.

Nonostante ci sia ancora molto da migliorare, il talento di Schouten inizia a farsi vedere e sarà compito suo – e della squadra – riuscire a valorizzarsi in ogni partita. Da tenere ulteriormente d’occhio, per non sprecare della classe già evidente.

Stelle nascenti: i giovani di prospettiva dall'Atalanta al Crotone

Cagliari, Riccardo Sottil

Se si parla di Cagliari, uno dei primi nomi sulla lista è quello di Riccardo Sottil. Messo in disparte dalla Fiorentina, è stato mandato in prestito proprio al club sardo, salvatosi – tra l’altro – per il rotto della cuffia. Con la compagine cagliaritana, nonostante una stagione difficile, il giovane attaccante classe 1999 ha dimostrato grandi doti, oltre allo spirito di sacrificio e adattamento. Può infatti contare ventuno presenze in Serie A, condite da due gol, un assist e tre ammonizioni. A queste si aggiungono tre gettoni in Coppa Italia, con altre due reti e un assist.

Un bottino niente male, per un calciatore che era stato messo ai margini dalla Viola, compagine con la quale è ancora legato. Grazie alla sua duttilità, oltre al ruolo di attaccante, ha coperto entrambi i ruoli di ala, sinistra e destra, mettendo ancora più in risalto le proprie doti. Da tenere in considerazione, anche in base a ciò che la Fiorentina ne vorrà fare.

Crotone, Denis Dragus

Per quanto riguarda il Crotone, sotto la lente di ingrandimento ci va Denis Dragus, attaccante rumeno. Il giovane calciatore classe 1999 è riuscito a far intravedere le sue qualità, seppur giocando molto poco e avendo non molto spazio, a causa della stagione negativa della compagine crotonese. Per lui infatti appena nove presenze e un cartellino giallo in Serie A, troppo poco per convincere di aver un talento ancora inespresso.

D’altro canto, è anche vero che Dragus non è riuscito a trovare il giusto spazio, sia per il rendimento stagionale della squadra, sia per la non scontata “competitività” nel reparto offensivo. Nonostante il suo essere malleabile tra attacco e centrocampo – come punta centrale o ala sinistra – la buonissima stagione di Simy e di Messias ha messo un po’ in ombra le qualità del calciatore della Romania.

A conti fatti, qualora dovesse rimanere nel Crotone, in Serie B potrà certamente esprimere tutto ciò che non è ancora riuscito a far vedere.

Giovani di prospettiva: bisogna dar fiducia

Dopo aver analizzato cinque profili – uno per squadra – di giovani di prospettiva, risulta evidente che più minutaggio riescono ad ottenere, più gli stessi giocatori hanno la possibilità mettere in mostra le proprie qualità.

Nonostante a volte siano ancora acerbi, l’unico modo per crescere e maturare – calcisticamente parlando – è quello di giocare, sbagliare, mettersi a disposizione e  continuare ad allenarsi. Solo così, questi giocatori di prospettiva potranno diventare dei nuovi futuri talenti.

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