Giunti all’ultimo appuntamento della rubrica “Stelle nascenti”, ci si prepara ad analizzare giovani di prospettiva delle ultime cinque squadre. Lo scopo di questa rubrica è infatti quello di soffermarsi su giocatori che hanno fatto bene, rimanendo un po’ in ombra, a causa del poco utilizzo, dell’età o del rendimento complessivo della propria squadra. Sotto la lente di ingrandimento ci vanno, stavolta, rispettivamente: Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Torino, Udinese. Tutte, per motivi differenti, si sono ritrovate a fare i conti con una stagione di Serie A molto complicata, ma sono state – a loro volta – in grado di reagire. Per quanto riguarda i giovani giocatori su cui puntare, si possono citare: Mikkel Damsgaard, Stefano Turati, Roberto Piccoli, Wilfried Singo, Jayden Braaf. Giovani e promettenti, alcuni di loro hanno già messo in mostra diverse qualità interessanti.
Sampdoria, Mikkel Damsgaard
Chiamarlo “giocatore di prospettiva” sembra ormai riduttivo, visto che il danese si sta muovendo bene anche con la propria nazionale. Si parla di Mikkel Damsgaard, giocatore classe 2000, nato come ala sinistra. In grado anche di coprire i diversi reparti del centrocampo, il quasi 21enne si è affermato nel “calcio che conta”, grazie ad una splendida stagione, sia personale che collettiva, dato che la Sampdoria è comunque arrivata al nono posto in classifica. Sotto la guida di Claudio Ranieri ha giocato ben trentasette partite, due delle quali in Coppa Italia. Stagione impreziosita da due gol e quattro assist, con tre ammonizioni a suo carico.
Senza ombra di dubbio, il giovane centrocampista ha le carte in regola per sfondare e dimostrare – ulteriormente – le sue qualità.
Sassuolo, Stefano Turati
Passando al Sassuolo, si può parlare di Stefano Turati, giovane portiere classe 2001. Anche se con zero presenze registrare in questo campionato di Serie A, il 20enne estremo difensore neroverde potrebbe essere un buon rimpiazzo – e poi sostituto – di Andrea Consigli. Appena due gettoni complessivi, entrambi in Primavera 1.
Con l’esordio arrivato la scorsa stagione, contro la Juventus, sembrano esserci tutte le premesse; un’esperienza – anche breve – in una piazza più piccola potrebbe aiutare il giovane Turati a “farsi le ossa”, tornando così più forte e fiducioso di prima.
Spezia, Roberto Piccoli
Passando allo Spezia, sarebbero davvero molti i nomi su cui soffermarsi. Il club ligure si è rivelato una gran scoperta, sfornando ottimi talenti e mettendo in pratica voglia, cattiveria agonistica e forza. Infatti, seppur con qualche rischio, i ragazzi di Vincenzo Italiano hanno centrato la salvezza. A festeggiare per questo importante traguardo è stato anche Roberto Piccoli, giovane attaccante classe 2001, in prestito dall’Atalanta. Con ben ventitré gare giocate – di cui tre in Coppa Italia – non è mancato il suo contributo in fase realizzativa. Dalla sua può vantare sei gol e due assist.
Un giocatore da cui ci si attendeva molto e che non ha deluso le aspettative. Sicuramente, adesso, ci si dovrà fermare a riflettere e capire cosa può essere più giusto per il 21enne italiano.
Torino, Wilfried Singo
Per quanto riguarda il Torino, si può menzionare Wilfried Singo, giovane terzino classe 2000. Il giocatore originario della Costa d’Avorio si è messo in mostra grazie alla sua forza fisica, velocità e qualità palla al piede. Seppur sia difensivo, si è trovato spesso a giocare in fase “offensiva”, coprendo ruoli di centrocampo. Utilissimo alla causa granata, ha disputato trenta partite, due in Coppa Italia. Per lui anche un gol e tre assist, frutto di un’ottima stagione, nonostante il pessimo rendimento del club piemontese.
Nonostante la stagione negativa del Torino – che ha centrato la salvezza alla penultima giornata – il giovane 21enne ha evidenziato le proprie caratteristiche. Si tratta comunque di un giocatore ancora “acerbo”, soprattutto in chiave tattica e “di foga”, dato che ha comunque ottenuto diversi cartellini gialli, a volte evitabili.
Udinese, Jayden Braaf
Per concludere si passa all’Udinese e, sotto la lente di ingrandimento ci va Jayden Braaf, giovanissimo attaccante olandese in prestito dal Manchester City da Febbraio 2021. Tornato già in Inghilterra, il calciatore classe 2002 è stato poco utilizzato da Luca Gotti che, forse, non aveva visto in lui la “scintilla giusta” per far bene. Ciononostante, in appena quattro apparizioni, Braaf ha trovato il gol nella partita contro il Benevento, terminata poi 2-4 per i friulani.
Da subentrato ad Okaka, dopo 180 secondi ha trovato la sua prima (e unica) rete in Serie A, che è però valsa un record. Infatti, è attualmente il giocatore più giovane (in attività) ad aver segnato un gol nel campionato italiano. Probabilmente avrebbe potuto avere più spazio e sarà interessante vedere come lo sfrutterà il Manchester City.
Giovani di prospettiva: bisogna anche osare
A conti fatti, alcuni di questi giocatori hanno trovato pochissimo spazio nella squadra maggiore, mettendo però in risalto carattere, talento e voglia di far bene. Probabilmente c’è bisogno di osare un po’ di più, sperimentare e puntare sui giovani di prospettiva, prima che sia troppo tardi. Prima che possano perdere fiducia e grinta, o che possano finire nel “dimenticatoio”, inseriti in qualche scambio o contropartita.
C’è bisogno di rischiare e dare fiducia alle nuove generazioni, ai ventenni pronti a crescere e migliorare, accanto – soprattutto – ai classici veterani, i quali possono insegnare “regole non scritte” del calcio.