Per la partita di Champions League tra Juventus-Dinamo Kiev – prevista per Mercoledì 2 Dicembre ore 21 – ci sarà ad arbitrare Stephanie Frappart, primo arbitro donna della competizione. Si tratta di un momento storico a livello calcistico, dove per la prima volta sarà una donna a dirigere il match europeo. La 36enne francese non è proprio l’ultima arrivata, ha anzi già collezionato diversi “record”. Per lei si tratta di una grandissima occasione che potrebbe portare ad un cambiamento nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
Stephanie Frappart: chi è l’arbitro designato
Nata a Herblay il 14 Dicembre 1983, Stephanie Frappart è un arbitro francese. Nel 2014 è stata la prima donna a dirigere una partita maschile di Ligue 2, senza però interrompere la sua carriera nel calcio femminile. Partecipa al Mondiale 2015, alle Olimpiadi 2016 e agli Europei dell’anno successivo.
Da lì, poco a poco, la sua ascesa. Si trova ad arbitrare la finale dei Mondiali femminili Under 20 tra Giappone e Spagna. Arriva nel 2019 il “salto di qualità” nel calcio maschile, quando si trova a dirigere – per la prima volta – una partita di Ligue 1, massima serie francese. Quello è l’anno della consacrazione, con il riconoscimento di miglior arbitro dell’anno.
Tra le tante partite arbitrate, si può menzionare la finale di Supercoppa europea tra Liverpool e Chelsea (terminata con la vittoria dei Reds ai rigori dopo il 2-2) del 14 Agosto 2019. Si colloca il 22 Ottobre 2020 il suo esordio in Europa League.
Champions League: primo fischietto femminile
Dopo aver conquistato diversi riconoscimenti e record – come prima donna ad arbitrare nella massima serie francese – Stephanie Frappart ha l’occasione di dimostrare la sua bravura anche in Champions League, nel match tra Juventus-Dinamo Kiev di Mercoledì 2 Dicembre.
Con il suo debutto nella massima competizione europea, l’arbitro classe ’83, dopo poco più di un mese dalla sua prima sfida in Europa League, approda in un contesto importantissimo e molto seguito da tutti gli amanti del calcio.
Questo potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per l’arbitraggio femminile, il quale si ritroverebbe ad essere sempre più incluso nel calcio maschile ed europeo.