Lo strano caso di Simon Kjaer

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La stagione 2020-21 è pronta a iridare il Pallone d’Oro della edizione numero 65 e tra i 30 finalisti spicca un nome a sorpresa, quello di Simon Kjaer. Il capitano del Milan e della Danimarca proverà ad insidiare i soliti noti come Leo Messi e Cristiano Ronaldo.

Fino a qualche anno fa nessuno avrebbe potuto pronosticare un simile risultato per il calciatore danese che ha girato l’Europa in cerca di fortuna, prima di affermarsi come uno dei migliori nel suo ruolo.

Simon Kjaer, calciatore giramondo

Dopo la prima esperienza in terra natia, al Midtjylland, Simon Kjaer si trasferisce a Palermo, in Serie A, dove si guadagna la fama di giovane promessa. In seguito si trasferisce al Wolfsburg prima di tornare nel massimo campionato italiano, questa volta a Roma, sponda giallorossa.

Nella capitale non convince. Ecco allora che decide di tornare al Wolfsburg e fare un passo indietro nella sua carriera per poi rilanciarsi. Dal 2013 al 2019 cambia 3 squadre. Il Lille prima, il Fenerbahce poi ed infine il Siviglia. Nel gennaio del 2019 però opta per un ritorno in A, in forza all’Atalanta. Qui non trova grande spazio ma guadagna l’opportunità di essere visionato ed acquistato dal Milan. A questo punto tutto cambia

Mister Stefano Pioli gli consegna sin da subito le chiavi della difesa. Diventa il perno centrale ed addirittura capitano della squadra rossonera. Ottime prestazioni tecniche si aggiungono al carisma e al temperamento sviluppato negli anni. Inoltre il suo grande senso di lealtà e di rispetto verso il prossimo fanno di lui un calciatore esemplare. 

Quando Simon Kjaer salvò la vita ad Eriksen

Euro 2020, giocato la scorsa estate per motivi chiari a tutti, è stato il punto di svolta della carriera di Simon Kjaer. Durante la prima partita della sua nazionale ha infatti salvato la vita al suo compagno di squadra Eriksen. Il giocatore dell’Inter infatti si accasciò a terra a causa di un malore al minuto 43. Il difensore del Milan fu il primo a soccorrerlo in attesa dei medici. Un gesto, che a detta degli stessi sanitari, è stato fondamentale.

Pallone d’Oro in Danimarca, manca dal 1977

Il più ambito riconoscimento a livello personale per i calciatori di tutto il mondo è stato sempre lontano dalla nazionale danese. Nelle precedenti 64 edizioni infatti una sola volta un giocatore della Danimarca è riuscito a portare a casa tale risultato. Nessun altro è mai neanche salito sul podio. Si tratta di Allan Simonsen nel lontano 1977, quando vestiva la maglia del Borussia M’Gladbach.

Possibile sorpresa

Il difensore è entrato nella lista dei migliori 30 dell’ultimo anno solare, facendo così parte dei candidati al Pallone d’oro, nessuno può impedirgli di sognare di salire anche sul podio. Di certo sarebbe una rivelazione perché ci sono tanti altri giocatori che meriterebbero il premio, Jorginho e Lewandoski su tutti. Dalla sua però, Simon Kjaer potrebbe far valere l’aspetto umano, la forza d’animo, la prontezza di quella partita dello scorso 12 giugno contro i cugini della Finlandia quando salvò la vita al suo compagno e rincuorò la moglie dello stesso Eriksen. Un gesto che potrebbe quanto meno farlo salire sul podio riconoscendo oltre ad un gran calciatore, un grande uomo.

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