Dopo numerose voci, sembra che il progetto di una Superlega Europea stia diventando pian piano più concreto. Infatti questa “rivoluzione” calcistica potrebbe essere già realtà, con molte novità che andrebbero a cambiare i piani del calcio europeo, quasi stravolgendo le due competizione europee, Champions ed Europa League. A confermarlo è stato anche Josep Bartomeu, ex presidente del Barcellona, il quale, durante la conferenza stampa riguardante le sue dimissioni, ha confermato che il progetto è pronto ad essere messo in atto. Si prevede così un cambio di rotta in un futuro a breve termine.
Superlega Europea: cosa cambierebbe
L’ipotesi della Superlega Europea sembra ormai essere molto vicina alla realtà. Non si ha una data precisa, ma approssimativamente si potrebbe parlare di Settembre 2022, quindi tra circa due stagioni. Partita da un’idea della FIFA, questa “rivoluzione” ha lo scopo di sostenere le entrate economiche delle società.
Cambierebbero però molte cose, poiché questa Superlega vedrebbe la partecipazione di sole 18 squadre – prendendo spunto dalla Premier League – che si affronterebbero in un vero e proprio campionato, con andata e ritorno. Verrebbero così presi solo i migliori club europei, facendo probabilmente riferimento al ranking europeo. A stagione conclusa, ci dovrebbero essere dei playoff tra le prime qualificate per decidere così la vincitrice definitiva.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione che garantirebbe alle migliori squadre di poter competere per un trofeo sicuramente importante. D’altro canto toglierebbe a moltissime compagini l’occasione di partecipare e mettersi alla prova in un contesto di alto livello. Non è detto che i piani siano già ben definiti, ma si sta lavorando duramente e il prima possibile si vedranno i frutti di questo lavoro. In questo caso, sarà anche difficile poter selezionare alcune squadre che ogni anno se la giocano per la qualificazione europea, poiché rischierebbero di essere scartate a discapito delle squadre più solide. Si potrebbe dunque rischiare di monopolizzare il calcio europeo soltanto in favore dei top club e delle società più forti economicamente.