Era il giorno 1 novembre 2017, il Napoli gioca contro il Manchester City in Champions League. Quel giorno le falcate e la tecnica di Faouzi Ghoulam vengono fermate dalla rottura del legamento crociato del ginocchio destro.
Questo probabilmente è l’ultimo ricordo di Ghoulam da parte di molti tifosi napoletani e appassionati di calcio. Sì perché da quel momento non abbiamo più visto lo stesso terzino capace di incidere nelle manovre del Napoli. Su di lui c’erano le attenzioni dei top club europei e probabilmente l’avremmo visto in uno di questi dopo la chiusura dei vari cicli di allenatori partenopei tra Benitez, Sarri e Ancelotti.
Sarebbe stata ricordata, forse, come una grande intuizione low cost del d.s. Riccardo Bigon con una relativa plusvalenza da far esultare De Laurentiis. Nell’incertezza riguardo al possibile ricordo o meno del terzino algerino ora si può dire che stia andando nella direzione di quei giocatori ricordati poiché interrotti di colpo e mai più ripresi.
Ghoulam, talento in amara compagnia
Di nomi di calciatori fermati irrimediabilmente da gravi infortuni ne ricordiamo di anche più importanti. Il lutto per l’addio al calcio di Marco Van Basten a soli 30 anni pesa ancora per chi, anche al di là del tifo, apprezza il talento.
Sempre nel passato rossonero ricordiamo il crollo di Alexandre Pato, potenzialmente uno dei migliori al mondo e poi entrato in una spirale di infortuni muscolari che ne hanno limitato la carriera. Dall’offerta del PSG nel 2013 a quella attuale e possibile dello Spezia.
Un talento tutto italiano come Florenzi si candidava ad essere il futuro della Roma, quel tipo di giocatore attaccato alla maglia, la bandiera dopo il ritiro di Totti e De Rossi. Dopo i vari problemi al crociato il rendimento non è stato più lo stesso tanto da non far bastare passione e attaccamento alla maglia.
Proprio un compagno di squadra di Ghoulam al Napoli sembrava essere avviato allo stesso destino. Si tratta di Arkadiusz Milik che si è fermato per la rottura del crociato di entrambe le ginocchia, per poi riprendersi e vantare una certa continuità.
Insomma il terzino algerino è in (amara) compagnia e sembra che la situazione non si sblocchi a livello di continuità e gerarchie sulla corsia sinistra degli azzurri con Mario Rui e addirittura Hysaj (da adattato) favoriti.