L’ottimo inizio nel campionato di Bundesliga da parte dei bavaresi del Bayern Monaco è stato macchiato solamente dal brusco infortunio rimediato dall’esterno d’attacco Serge Gnabry. Nel corso dell’ultima sfida di DFB-Pokal, il classe 1995 è stato vittima di uno scontro di gioco violento, stesso che ha costretto i sanitari del club ad intervenire in prima persona. Il match, poi vinto in scioltezza per 0-4 dai ragazzi del tecnico Thomas Tuchel contro il Munster, è durato solamente 11′ per l’ex Arsenal. Uscito dal campo grazie all’aiuto dello staff, l’abile velocista in maglia numero 7 è stato sostituito dall’ingresso in campo del classe 2003 Frans Kratzig.
Già dall’immediato post gara si presumeva potesse essere un infortunio più grave del previsto. Grazie ad un comunicato reso pubblico dalla stessa formazione attualmente campione in carica di Bundesliga, tutti i dubbi sono stati ampiamente confermati. La scheda medica di Gnabry recita: “Serge ha riportato una frattura dell’ulna dell’avambraccio sinistro. Il tutto è accaduto martedì sera durante la partita di coppa del Bayern Monaco in casa del Preussen Munster vinta per 4-0. A rivelarlo è stato l’esame radiografo dopo l’uscita dal campo. Il giocatore verrà operato nelle prossime ore e resterà fuori per diverse settimane”. Mister Tuchel, ora, dovrà assolutamente trovare un nuovo abito tattico.
Bayern Monaco pensieroso: Coman al posto di Gnabry?
L’assenza per infortunio di un importante pedina dello scacchiere del Bayern Monaco come Serge Gnabry potrebbe dare più problemi di quanto pensato. Dietro al bomber Harry Kane l’allenatore tedesco Thomas Tuchel aveva ben indirizzato l’ormai lungodegente classe 1995 e Leroy Sané sulle due fasce. A schermare tra centrocampo e attacco, poi, risulta esserci in pianta stabile il giovanissimo e talentuoso Jamal Musiala. Con la notizia inaspettata della fermata ai box di Gnabry il tecnico ex PSG dovrà affidarsi all’esperienza e all’estro di Kingsley Coman, spesso lasciato in panchina. La cosiddetta “coperta” sembra essere lunga in zona offensiva, perciò solo il campo potrà dire quanto pesante sarà realmente l’assenza del numero 7.
