Coloro che ieri sera sono stati incollati alla televisione per vedere la Semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Atalanta e Napoli avranno di sicuro notato Matteo Pessina. Sarebbe riduttivo soffermarsi soltanto sulle due reti realizzate dal centrocampista: ciò non vuol dire che non siano state fondamentali per la qualificazione della Dea alla finale del torneo, ma hanno rappresentato semplicemente il culmine di una gara superlativa. Migliore in campo, Pessina ha messo in difficoltà il reparto difensivo del Napoli; un po’ come nella Semifinale d’andata: il gol non è arrivato, ma le sue giocate ed i suoi inserimenti non sono di certo passati inosservati.
Matteo Pessina: dalla Lega Pro alla Serie A
Matteo Pessina ha solamente 23 anni. Il giocatore, classe 1997, nasce a Monza ed è proprio nel club della città che inizia la sua carriera calcistica. Prima nella formazione Primavera, poi in Prima Squadra, dove nel 2015 dà un grande contributo per evitare la retrocessione in D. Dopo aver militato in altri club presenti in Lega Pro, arriva il momento di esordire in serie B con lo Spezia. Parliamo della stagione 2017/2018, anno in cui il centrocampista ha realizzato solo due reti, ma ha collezionato ben 38 presenze. Intanto il talento del giovane comporta anche la chiamata in Nazionale: Pessina può vantare presenze nella Nazionale italiana under-19, under-20 ed under-21.
Tuttavia Matteo Pessina non stupisce soltanto con le sue giocate, bensì anche con il suo modo di pensare. In campo fa del suo meglio per emergere, ma nella vita privata ha anche altri interessi. Il giocatore è anche uno studente di economia alla Luiss ed il perché di tale scelta l’ha spiegato a Sportweek, settimanale della Gazzetta dello Sport: «Mi piace pensare che la mia formazione culturale e umana possa aver influito sul ruolo e, soprattutto, sul mio modo di giocare.»
Testa sui libri e cuore in campo: il binomio perfetto per descrivere la personalità di Matteo Pessina. Per un giocatore così l’approdo in Serie A è quasi prevedibile. Esordisce proprio con l’Atalanta nella stagione 2018-2019, e dopo aver giocato la successiva stagione con la maglia dell’Hellas Verona (ben 35 presenze), eccolo di nuovo attualmente alla Dea. Nella squadra di Gasperini il giovane talento cerca di guadagnarsi i suoi spazi gara dopo gara, rimanendo con i piedi per terra e mai mancando di rispetto a nessuno. Dopo la partita di ieri ha dato un’ennesima dimostrazione di amore verso il suo club anteponendolo alla soddisfazione personale per i gol, affermando: «La cosa più importante è che stiamo facendo bene, che siamo passati.»
Ventitré anni ed un bagaglio ricco di umiltà ed obiettivi da raggiungere. Se Matteo Pessina continua così, la serata di ieri sarà solo l’inizio di numerosi traguardi.