Per Thiago Silva è possibile a Giugno 2024 un trasferimento alla Fluminense, in Brasile, per chiudere così in patria la sua gloriosa carriera. Il difensore centrale verdeoro, infatti, oltre che per gli impegni con la nazionale non gioca in Brasile da tantissimo tempo.
Son ben 14 infatti le stagioni passate da Thiago Silva consecutivamente in top club europei, dal 2009, anno del suo secondo approdo in Europa.
In questo intervallo temporale il brasiliano ha collezionato vari trofei, oltre che tantissime ottime stagioni. 3 anni nel Milan, 8 nel PSG e le ultime stagioni al Chelsea dove il leader difensivo ha dimostrato, vincendo anche la Champions League a 37 anni, ancora una volta tutta la sua qualità.
Ora a quasi 40 anni per Thiago Silva potrebbe esser giunto il momento di tornare in patria per le ultime annate da giocatore.
La prima esperienza in Europa di Thiago Silva e la parentesi in Brasile alla Fluminense
La prima esperienza in Europa per Thiago Silva, uno dei difensori più forti degli ultimi 15 anni, è in realtà un flop. Difficile a credersi vedendo la carriera del difensore verdeoro eppure le prime due stagioni vissute lontano dal suo Brasile non vanno bene, anzi.
Thiago Silva, allora 20enne, lascia la sua nazione, per andare nel Porto B, la seconda squadra di uno dei club più famosi d’Europa all’epoca, grazie alle imprese del giovane tecnico Mourinho.
Nella seconda squadra del famoso club lusitano, Thiago Silva però non ingrana e in 6 mesi racimola appena 14 presenze senza particolarmente impressionare.
Tanto che poi il suo cartellino viene girato in Russia alla Dinamo Mosca, club che però non lo impiega neanche per un minuto. Al termine della stagione 2005-2006, il difensore centrale fa così ritorno in patria, alla Fluminense.
Nel club brasiliano Thiago Silva riacquista piano piano molte certezze, e comincia a realizzare prestazioni sempre migliori.
Il terzo posto alle Olimpiadi con il Brasile nel 2008 a Pechino, e l’esordio nella nazionale maggiore dei verdeoro sono alcuni dei riconoscimenti di queste prestazioni.
La seconda esperienza in Europa tra Milan, PSG e Chelsea e i flop al Mondiale in verdeoro
Proprio i miglioramenti descritti alla fine del paragrafo precedente infatti, valgono a Thiago Silva anche una seconda chiamata dall’Europa, precisamente dai rossoneri del Milan.
Nel club di Milano, Thiago Silva resta tre stagioni e diventa un pilastro, tra i migliori difensori del campionato, arrivando anche a vincere lo scudetto.
Nel 2012 la chiamata al PSG dove Thiago resta ben 8 stagioni consecutive, facendo incetta di trofei nazionali, pur mancando la gloria con un trofeo europeo, senza vincere la Champions League.
Quasi alla fine della carriera però il trasferimento al Chelsea lo porta al successo anche della Coppa dalle Grandi Orecchie a coronare una carriera leggendaria.
A pesare però nel computo totale della sua carriera, ci sono i flop col Brasile nelle varie edizioni dei mondiali giocate. Perché al netto delle due medaglie olimpiche a Pechino e Londra, e della Confederations Cup, l’unico successo di rilievo è la Copa America 2019.
La generazione di talenti brasiliana con Thiago Silva in rosa, ha fatto flop in ben 4 edizioni diverse dei mondiali. Dal Sudafrica nel 2010, arrivando fino al Qatar nel 2022, Thiago Silva non è mai riuscito a trascinare i suoi compagni al successo con le sue doti da leader nato.
Questo è il suo più grande insuccesso, acuito dal rimpianto per la squalifica in semifinale nel mondiale casalingo del 2014 contro la Germania. L’1-7 del Mineraizo, con lui in campo forse non sarebbe mai avvenuto.
Ora al termine del contratto col Chelsea, non impossibile per Thiago Silva il ritorno nel suo Brasile, di nuovo alla Fluminense, il club grazie a cui il centrale difensivo ha avuto una grande carriera.