Il Gallo Andrea Belotti firma le 200 presenze con la maglia del Torino. Nella gara di ieri sera contro la Sampdoria, infatti, il raggiungimento dell’importante traguardo.
Torino-Belotti, il resoconto della gara
Il Toro non riesce ad ottenere la seconda stagionale, facendosi rimontare l’iniziale vantaggio per la terza volta in stagione. Belotti, però, c’è sempre. Su una magia di Singo, il Gallo si avventa come un falco su un pallone vagante e firma la rete dell’1-0. La rete numero sette in Serie A, novantanove in assoluto con la stessa maglia: un altro record notevole, dunque, è dietro l’angolo. All’ottavo posto dei goleador all time, Adolfo Baloncieri è distante solo una marcatura, mentre Ciccio Graziani è a 122. Una garanzia per l’attacco.
Non solo il gol, tuttavia. L’attaccante si sbatte per tutta la partita: lo trovi ad abbassarsi per ricevere palla, a guadagnare spazio sulla fascia, a liberare l’area di rigore. È un uomo insostituibile per Giampaolo, rinunciarci significa perdere speso specifico per la squadra. Sempre più leader in un Torino che deve lottare sempre più per ritrovarsi. Altra gioia personale, il gol con l’Italia dopo un anno di digiuno, l’apertura dei gol in casa della Bosnia: dieci in Nazionale per lui.
La traiettoria della carriera
Dopo tanta gavetta all’Albinoleffe, nel 2014 il Palermo di Zamparini lo acquista e si iniziano a intravedere le sue qualità. Senso del gol e della posizione, sacrificio e personalità. Il Toro crede lui e lo acquista in cambio di quasi 8 milioni e mezzo di euro. L’investimento viene ripagato: dopo un anno di apprendistato, nel 2016-2017 Belotti esplode, 26 gol in 35 apparizioni. Il valore di mercato schizza a 100 milioni, ma nessuna squadra riesce a investire tale cifra. Poi il ridimensionamento, con qualche guaio muscolare di troppo e prestazioni in calo. Intermezzate dal naufragio con l’Italia di Ventura, vortice nel quale finiscono diversi giocatori. Ora la nuova stagione, con nuove speranze. Il preludio è molto buono, con il rischio che l’andamento dei compagni possa annebbiare il suo lavoro. Lui, intanto, si gode il suo momento di gloria.