Torino, Juric si presenta in conferenza stampa

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Stadio Olimpico Grande Torino: Ivan Juric si presenta in conferenza stampa come nuovo allenatore del Torino. Dopo le due ottime annate all’Hellas Verona, il tecnico granata si è presentato: il compito è di risollevare la squadra, da anni sull’orlo della retrocessione.

Stamani, la prima sgambata al centro sportivo Filadelfia e poi sotto con le prime domande per il serbo.

Conferenza stampa Torino, Juric: “Voglio calcio propositivo”

Prima domanda sugli obiettivi da prefissarsi. “Quando fai due anni come il Toro vuol dire che ci sono vari problemi. Devi partire da questo, non devi illudere. Si parte per migliorare e portare un calcio propositivo e aggressivo, facendo passi in avanti. Adesso dire un obiettivo non ci sta. A Verona abbiamo ottenuto un decimo e nono posto, valorizzando i giocatori. Ed è una cosa bellissima. Come mai la scelta è ricaduta sui granata? “C’era sensazione di capirsi e avere idee simili. È una rosa da 10-12 giocatori da 96 in su, che possono fare meglio. La rosa migliorerà, Vagnati cercherà giocatori con queste caratteristiche per lavorare al meglio. Vedo prospettiva, è uno stimolo per far crescere la società e migliorarsi. Sicuramente il presidente sarà presente, qui possiamo creare qualcosa. È ciò che mi ha spinto ad accettare“.

Ci si chiede se ci sia già qualche incedibile. “Voglio capire quali fossero le problematiche, so che in questo gruppo c’è gente valida e altri li devo valutare. Voglio creare lo spirito giusto, il ritiro servirà a questo. Ho già idee: posso dire Bremer, Buongiorno, Sanabria e Mandragora. C’è chi può fare meglio e deve liberarsi, dobbiamo portare freschezza e valori nuovi. Questi saranno i miei leader, c’è gente giusta“.

Torino, Juric si presenta in conferenza stampa

Conferenza stampa Juric: “Belotti è un top player”

Impossibile non citare Andrea Belotti, attualmente occupato all’Europeo. “È un top player, anche per il suo modo di fare calcio. L’ho detto al Gallo, quello degli ultimi sei mesi non mi è piaciuto. Valuterà lui, sceglierà se è il momento di cambiare o se mi viene a dire che è il mio capitano e viene a fare la battaglia con me. Ho notato un po’ di saturazione e non di grande allegria, ci sta nel calcio. Vogliamo prendere una strada e non c’è posto per gente non contenta. Nell’ultimo anno non è stato il solito Gallo, cosa è cambiato da arrivare in Europa a lottare per la salvezza?“. Rivoluzione in vista? “C’è una parte della rosa, in cui metto dentro anche Singo, Vojvoda e Aina, già valida. poi dobbiamo mettere dentro tre o quattro elementi. Magari Vagnati trova qualche giovane, poi in tanti giocavano al di sotto delle loro potenzialità“.

Juric ha già le idee chiare su cosa vuol vedere di nuovo. “Voglio giocare con meno paura e con spirito diverso, affrontando le gare attaccando. Lo abbiamo fatto con l’Hellas, mi sono fatto un film per questi prossimi tre anni. Ci saranno giornate storte, ma si vedrà la nostra identità. E vogliamo vincere su ogni campo. Dobbiamo cercare di costruire un pezzo alla volta. Io devo dare un segnale, sono convinto che il presidente vedrà ciò che ho in testa. Tutti pensano all’Atalanta: hanno un grande settore giovanile, poi Gasperini ha portato grande maturità. Voglio creare un Toro forte, subito è impossibile, ma serve un segnale. Gerarchie in porta? Milinkovic-Savic titolare, Berisha secondo“.

Torino, Juric si presenta in conferenza stampa

“Serve spirito di adattamento”

Il neo allenatore non pretenderà giocatori precisi. “Io non esigo, non dico di prendere questo o quello. Abbiamo idee chiare su ciò che serve, ma se non succede non muore nessuno. Anche a Verona ci siamo adattati. Serve lo spirito di adattamento, la voglia di fare sopperisce alle mancanze. Adesso voglio vedere tutti, anche chi non ha fatto bene, poi avremo una percezione migliore delle cose. Il peggio è prendere qualcuno e sbagliare, bisogna essere sicuri. Anche l’anno scorso hanno speso soldi e se succede anche con me faccio una festa. Tra Sanabria, Mandragora e gli altri… Non sono abituato a questo lusso. Serve gente giusta, al momento mi fido. Poi vedremo“.

Ruolo focale nel gioco di Juric, il trequartista. “Posso giocare 2-1 o 1-2 in attacco, dipende anche dall’avversario. Fanno la differenza saltando l’uomo e con la capacità di tiro, ti danno qualcosa in più. Puoi funzionare in difesa e centrocampo, ma là davanti servono giocatori con queste caratteristiche“. Si chiude sulla possibilità di chiedere giocatori avuti in passato. Non ho chiesto nessuno, non credo nemmeno che lo farò. Nemmeno dall’Hellas. Può succedere di tutto, ma in questo momento no“.

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