Torino-Juventus (2-2), Pirlo: “Ci mettiamo in difficoltà da soli”

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Il tecnico della Juventus Andrea Pirlo ha parlato ai microfoni di Dazn dopo il pareggio contro il Torino. L’ex centrocampista è apparso visibilmente insoddisfatto della prestazione dei suoi. Un pareggio che può costare caro alla Juventus in ottica Champions League, poiché ora si ritrova al quarto posto a pari punti con il Napoli e a meno due dall’Atalanta.

Torino-Juventus (2-2), Pirlo: “Andiamo in difficoltà da soli”

Il tecnico della Juve ha esordito analizzando il match:Ci complichiamo le partite da soli, avevamo iniziato bene andando in vantaggio che è sempre difficile contro le squadre chiuse. Poi ci siano fatti riprendere, pensavamo di poter fare un altro secondo tempo e invece siamo andati in svantaggio. Troppo spesso perdiamo la concentrazione, dobbiamo migliorare e capire che non possiamo perdere la testa nemmeno per un secondo”.

Profondità, ampiezza e errori

Pirlo ha poi proseguito spiegando come ha impostato la partita e le difficoltà riscontrate durante la gara: La profondità centrale è difficile da attaccare con le squadre che difendono basse, quindi siamo costretti ad andare sugli esterni a ricercare l’ampiezza. Andare direttamente a cercare la profondità diventa difficile. Dopo il secondo gol abbiamo cercato di riprendere in mano la partita, la reazione c’è stata abbiamo avuto delle occasioni. Quando giochi contro una squadra che si difende molto bassa è normale che il gioco rallenti. Perché devi pensare a come allargare le maglie dei difensori. Gli errori è comunque normale che ci siano in particolare se si vuole cercare di vincere quando pareggi a pochi minuti dalla fine”.

Concentrazione e nuove soluzioni

Infine il tecnico dei bianconeri ha tracciato la linea da seguire da qui a fine stagione: “La concentrazione va tenuta sempre al massimo. Siamo in un momento molto delicato ed anche la sosta nazionali non ci ha aiutato. Non sono soddisfatto c’è da lavorare e migliorare, dobbiamo vincere perché solo la vittoria potrà darci serenità. Avendo più tempo ora cominceremo a lavorare su tanti principi di gioco e sull’occultamento delle posizioni, cercheremo più soluzioni e anche di verticalizzare per essere più imprevedibili”. 

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