Torino, Marko Pjaca: gol del riscatto o semplice lampo?

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L’avventura di Marko Pjaca con la maglia del Torino inizia a portare i suoi frutti. L’attaccante croato è riuscito a trovare il gol vittoria contro il Sassuolo, permettendo così ai granata di vincere una trasferta insidiosa che li vedeva sfavoriti. Il giocatore classe ’95 si ritrova così in prestito dalla Juventus al Torino, pronto a evidenziare ancora una volta le proprie qualità, mettendo però in mostra un problema legato alla continuità, elemento che gli è mancato negli ultimi anni. Motivo per cui i bianconeri hanno deciso di mandarlo ancora in prestito. Con la rete messa a segno, però, Pjaca vuole finalmente riprendere la strada giusta.

Marko Pjaca con il Torino

Giunto a Torino per la stagione di Serie A 2021/22, Marko Pjaca si ritrova già con i riflettori puntati. Si tratta di un altro ex Juventus nelle fila dei granata, dopo Simone Zaza. Il croato ha sicuramente ancora tanto da dare e, alla guida di Juric, può far bene e tornare a far vedere di cosa è capace.

Inizio un po’ a rilento, con la vittoria in Coppa Italia contro la Cremonese soltanto ai rigori, e i primi due ko in campionato. Le perplessità di Juric, non contento del mercato, hanno poi mosso le ultime operazioni in entrata, portando alla corte del tecnico croato una squadra compatta e caratterizzata da qualità e carattere.

Ecco allora che, dopo le prime due sconfitte – rispettivamente contro Atalanta e Fiorentina, entrambe per 2-1 – il Torino è sceso in campo con il piede giusto, travolgendo la Salernitana, per 4-0, e battendo di misura il Sassuolo a Reggio Emilia, dominando a sprazzi la gara. In gol proprio Pjaca, entrato dalla panchina, più libero di giocare e muoversi insieme a Sanabria, vista ancora l’assenza di Belotti.

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Soltanto cinque apparizioni e il primo gol confezionato, per il 26enne croato che ha bisogno di ritrovarsi del tutto.

Juventus, Fiorentina, Genoa

L’arrivo alla Juventus, nel 2016/2017, dava a Marko Pjaca quella voglia di mostrarsi all’altezza e quella consapevolezza di esserlo. La prima stagione non si è poi chiusa come ci si aspettava, con “appena” 20 gare disputate e una sola rete – fondamentale – in Champions League. A limitare le prestazioni del croato, è stato il brutto (e lungo) infortunio al ginocchio.

L’annata successiva, infatti, Pjaca non scende mai in campo e a Gennaio 2018 va allo Schalke 04, in Bundesliga. Giusto qualche mese, con 9 apparizioni e 2 gol. Questo però non basta a convincere la società bianconera, che dunque lo rimanda in prestito, stavolta in Italia.

Si ritrova a giocare nella Fiorentina, squadra che vive delle stagioni delicate, nella zona grigia della classifica e con un’identità perduta. Pjaca non riesce a dare il contributo che vorrebbe, con un gol in 19 gettoni. Altra opportunità non sfruttata e pronto così un altro prestito. Da Agosto 2019 a Gennaio 2020 è ancora fermo sulla panchina della Juventus, scendendo in campo solo in occasione della Supercoppa italiana. Dopodiché, a Gennaio 2020, va in Belgio per vestire la maglia dell’Anderlecht. Parentesi brevissima e poco “rilevante”, con un gol in quattro presenze.

Il tempo di tornare a Torino per ripartire, con meta Genova. Pronto a vestire la maglia del Genoa nella stagione 2020/2021, parte benissimo, segnando nella prima gara di campionato. Poco a poco si spegne, trovando comunque una buona titolarità e mettendo minuti nelle gambe.

Torino, Marko Pjaca: gol del riscatto o semplice lampo?

Per lui 38 partite e 3 gol con i liguri, prima di vivere l’attuale avventura con il Torino.

Pjaca: club giusto per tornare se stesso?

In Croazia, tra Lokomotiva Zagreb e Dinamo Zagabria, aveva fatto vedere grandi cose. Ben 57 gettoni e 11 gol nella prima (in tre stagioni), 92 presenze e 28 reti con la seconda (in tre anni), vincendo due campionati e due coppe.

La chiamata della Juventus sembrava poter segnare il salto di qualità, ma le cose sono andate diversamente. Prima l’infortunio e poi l’insicurezza, per un calciatore che dà la sensazione di non aver ancora mai espresso la sua vera classe.

Il Torino, grazie anche alla cura di Ivan Juric, può essere il club giusto per mettere in mostra le qualità di Marko Pjaca, a patto che sia libero di giocare e che gli si diano maggiori opportunità. Toccherà sia a lui che al suo allenatore, capace di trasmettere la giusta grinta ad una squadra che, dopo diverse annate negative, deve tornare a farsi sentire ai piani alti o, almeno nella parte alta della classifica.

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