Torino-Sassuolo (2-1): analisi tattica e considerazioni

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Analisi tattica di Torino-Sassuolo, la partita che chiuderà l’undicesima giornata del campionato di serie A. I granata sono alla ricerca di una zona che possa aprirgli prospettive europee. Dopo tre sconfitte con sconfitte contro Lazio, Juve e Inter è arrivata la vittoria a Lecce, grazie al gol di Buongiorno. Questo può essere il viatico verso un futuro più brillante a condizione di dare continuità ai risultati. Il Torino è reduce anche dalla delusione per l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Frosinone. Oggi è l’occasione per ripartire anche se giocare contro gli emiliani non è mai facile.

Il Sassuolo di Dionisi dista 1 solo punto dal Torino, ma è reduce da due sconfitte e due pareggi nelle ultime 4 partite. L’ultimo successo del Sassuolo al 27 settembre quando a battuto a domicilio l’Inter capolista.

Questa sera Ivan Juric (squalificato e sostituito dal suo vice, Paro) schiera il Torino con il 3-5-2. Lo schieramento prevede Milinkovic-Savic in porta, Tameze, Buongiorno, Rodriguez nella linea difensiva. A centrocampo agiranno Bellanova, Linetty, Ricci, Ilic, Vojvoda. Fare gol questa sera sarà compito di Sanabria e Zapata.

Risponde Alessio Dionisi con il 4-2-3-1 che prevede tra i pali Consigli, difesa a 4 con Toljan, Elric, Ferrari e Vina. Boloca e Thorstvedt a presidiare il centrocampo. Berardi, Bajrami e Laurienté agiranno dietro Pinamonti con la solita licenza di offendere.

Fischio di inizio previsto alle ore 20:45 allo stadio Olimpico-Grande Torino

Analisi tattica Torino-Sassuolo, primo tempo: 1-1 più Toro che Sassuolo

Parte forte il Torino con i due esterni, Bellanova in particolare, in evidenza per le palle messa sul secondo palo a cercare l’inserimento del quinto.

Occasioni in serie per Sanabria, il primo su cross di Ilic la spreca, la seconda, su cross di Tameze non sbaglia e segna il primo gol in campionato. Siamo al 5′ minuto.

Al 8′ altro colpo di scena Ricci, sempre presente nelle occasioni da gol del Torino questa sera, si infortuna e deve lascare il posto a Vlasic.

Accusa il colpo il Sassuolo che continua con la stessa intensità con cui aveva iniziato mentre il Toro sembra metterci più grinta. La fase difensiva non è ordinata e si fa spesso trovare fuori posizione quando il Torino attacca soprattutto a desta.

Per scuotersi il Sassuolo aumenta il pressing in fase di costruzione del Torino. Recupera Berardi un pallone su Rodriguez, affonda a destra e mette un pallone d’oro in area che Thorstvedt trasforma in gol.

Ora il Torino fatica a uscire palla al piede come a inizio partita. Allora ricorre nell’appoggio alle due punte che fanno sponda per i centrocampisti o provano ad aprire sulle fasce. Su una palla protetta da Zapata fallo e punizione da cui nasce un colpo di testa ravvicinato di Buongiorno che per poco non insacca.

Nella fase centrale del primo tempo, funziona solo a tratti il palleggio del Torino che raramente arriva al cross o al tiro. Sterile anche il gioco del Sassuolo che non crea pericoli a Milinkovic-Savic. Riesce ad arrivare al tiro se il Toro pasticcia davanti alla sua area; in quel caso Berardi è bravo a costruire potenziali occasioni.

Al 35′ bella azione del Toro con Bellanova che crea spazio sulla fascia dove si infila Vlasic che mette un bel pallone in area che Zapata spreca con un colpo di testa fuori equilibrio togliendo la palla al meglio piazzato Sanabria. 

Il finale di tempo è tutto del Toro che ha occasioni ancora con Zapata e Vlasic. Ma perde anche Rodriguez ancora per infortunio e entra David Zima al suo posto.

Il primo tempo finisce al 49′ sul risultato di 1-1.

Analisi tattica Torino-Sassuolo, secondo tempo: colpo Toro

Dionisi cambia e prova a smuovere il gioco della sua squadra partendo dal centrocampo che, a parte Berardi, ha dato poco al gioco. Entra Račić esce Bajrami. Cambia anche il modulo e passa 4-3-3.

Il Torino ricomincia con la grinta vista del primo tempo: 2 occasioni nei primi due minuti.

Fatica il Sassuolo a attaccare l’area del Torino. Pinamonti deve lottare su ogni pallone e Berardi fatica a liberarsi della marcatura di Buongiorno. Ma sono troppo soli contro una difesa che ha solo alcune amnesie. 

Diversa è la fase offensiva del Torino che accompagna con più uomini le azioni e può contare su due attaccanti che fisicamente si fanno rispettare.

Sono le transizioni a rendere pericolose le azioni. Vale per il Sassuolo con Laurienté che sfrutta con una veloce incursione il recupero palla del centrocampo, ma per lui solo traversa. Per il Torino Tameze recupera una palla da una uscita maldestra del Sassuolo, imbucata per Vlasic e rete del vantaggio granata. 68′, 2-1 per il Torino.

Può dilagare il Toro grazie al recupero di palla di Ilic che serve un pallone invitante per Zapata che fallisce un gol facile. Il Sassuolo sembra un pugile vicino al Ko.

Prova a scuotere la squadra Dionisi: entrano Defrel e Volpato per Pinamonti e Thorstvedt.

Ora riesce anche con le imbucate centrali Vlasic per Sanabria ma Consigli salva.

Le ultime mosse di Paro non sono dettate da infortuni. Entra Lazaro per un esausto Bellanova e Radonjić, il redivivo, al posto di un buon Sanabria che stasera poteva fare più gol con un pizzico di precisione in più. Non Cambia nulla dal punto di vista tecnico anche se Radonjić ha un modo diverso di interpretare il ruolo di attaccante.

Ultimo cambio per Dionisi: Castillejo rileva Laurienté per dare freschezza e gamba al gioco offensivo. Poi Mulattieri per Boloca. 

E l’occasione arriva su una bel traversone di Castillejo che Vina non riesce a colpire da pochi passi dalla porta.

Finisce al 95′ con il Torino che vince 2-1.

Le considerazioni finali

Vince meritatamente il Torino, perché ha dimostrato di avere più grinta e più voglia di vincere. Ma anche più ordine e organizzazione di gioco. Ora è a 15 punti con il Frosinone e a un solo punto la Lazio e Monza. 

Più estemporanea e leggera la prova del Sassuolo che è sembrata più contare sugli spunti dei singoli, Berardi, Laurienté e solo in parte Pinamonti. Troppo solo Pinamonti, poco assistito dai compagni e un uomo d’attacco al suo fianco l’avrebbe sgravato forse delle attenzioni dei difensori granata.

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