Udinese-Lazio 0-0, Inzaghi: “Addio scudetto. Pagata la sosta”

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La Lazio non esce dalla crisi: dopo le tre sconfitte consecutive, contro l’Udinese gli uomini di Simone Inzaghi hanno raccolto un solo punto. La squadra è apparsa stanca e senza idee, gli attaccanti hanno evidenziato il loro momento negativo restando ancora a secco ed il secondo posto scivola via. Il tecnico biancoceleste ha parlato della gara: “Abbiamo in tutti i modi cercato di vincere. Nel primo tempo siamo stati lucidi, poi c’è stata stanchezza. L’Udinese è stata brava con le ripartenze, abbiamo rischiato con De Paul nel finale. Dovevamo vincere, ma bisogna andare avanti”.

Inzaghi: “Con la Juve vogliamo i punti per la Champions”

Udinese-Lazio 0-0, Inzaghi: "Addio scudetto. Pagata la sosta"La Lazio, dopo la sosta forzata, non è riuscita ad esprimere al meglio tutte le qualità che ci aveva mostrato fino a marzo e mister Inzaghi ne è consapevole pur non dimenticando l’ottimo campionato svolto dalla sua squadra: “Abbiamo sofferto dalla ripresa in poi. Nulla toglie al cammino di questi ragazzi: abbiamo vinto la Supercoppa, giocato grandi partite, combattuto per lo scudetto sino a dieci match dalla fine. Abbiamo pagato la sosta forzata, ma a questi ragazzi non posso dire nulla. Mancano tre punti per qualificarci in Champions, sono più di 13 anni che non ci qualifichiamo. Lunedì abbiamo la Juve, andiamo avanti”.

Inzaghi: “Non cerchiamo alibi ma siamo stanchi e poco lucidi”

Dopo la sconfitta di sabato pomeriggio contro il Sassuolo si era alzato un polverone attorno allo staff laziale sul quale si è soffermato anche Inzaghi: “Le polemiche sullo staff? C’è stata tranquillità. Ho letto e sentito diverse cose, ma tante sono state scritte ad arte. Il presidente, sempre obiettivo, vuole sapere le cose come stanno. Siamo sempre la terza squadra che corre di più, ci mancano giocatori e ne risentiamo nei risultati, nelle occasioni da gol. Niente alibi, ma manchiamo di lucidità. I dati dicono che la squadra corre come prima del lockdown. In queste partite abbiamo sbagliato tanto, prima non era così. Rinforzi? Ne parliamo già. Ma ora mi sarei accontentato dei miei giocatori che sono a casa. Ad un certo punto i calciatori hanno bisogno di ricambi, ora non posso darglieli”.

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