Ufficiale: Giuseppe Iachini non sarà più l’allenatore della Fiorentina. Scopriamo i dettagli dell’operazione in casa viola!
Iachini-Fiorentina, il retroscena
Fino alle 18:30, l’ex Palermo sembrava ancora certo di sedere sulla panchina viola per le prossime partite. Poi una telefonata, quella della dirigenza, a cambiare completamente le carte in tavola. Motivo per cui Iachini dirà alla gestione della squadra. Il culmine nelle due ultime gare: è apparsa, infatti, una squadra poco lucida e dalle scarse idee, senza un linea di gioco ben definita. La sconfitta con la Roma, soprattutto, aveva lanciato messaggi preoccupanti, per poi passare dallo striminzito 0-0 in casa del Parma.
Già a inizio stagione, tuttavia, si udivano i primi scricchiolii. Nel post partita di Fiorentina-Sampdoria 1-2 Commisso aveva dichiarato che la sua squadra “aveva fatto schifo”. Poi la rimonta dallo Spezia dopo il vantaggio di due reti, fino alla sofferta vittoria per 3-2 contro l’Udinese. Senza contare, poi, l’incredibile 2-1 sul Padova in Coppa Italia, in una gara combattuta fino alla fine. Risultati che hanno storto il naso del patron.
L’avventura di Iachini a Firenze
Iachini arriva sulla panchina nel dicembre del 2019, a sostituire l’uscente Vincenzo Montella, sconfitto proprio dai giallorossi per 1-4, Da lì, il tecnico dal cappellino riesce a tirare avanti la squadra fino a fine stagione, confermandosi un buon traghettatore. I toscani chiudono al decimo posto, con l’intento di alzare l’asticella con il ritorno in Europa. Arrivano giocatori interessanti, come Bonaventura, Barreca, Martinez Quarta, Borja Valero, tra gli altri.
Una buona partenza come il Torino, la follia di San Siro contro l’Inter e il resto della storia già raccontata. Il bilancio complessivo di Iachini recita 30 partite con dodici vittorie, dieci pareggi e otto sconfitte, 44 gol fatti e 34 incassati. Ora è certo l’arrivo del grande ex Cesare Prandelli, allenatore col quale la Fiorentina raggiunse gli ottavi di Champions League nel 2010. Contratto fino a giugno 2021. Un altro cavallo di ritorno, nella speranza che non si imbizzarrisca e sia la volta buona.