La notizia era nell’aria ormai da tempo, a nella giornata di ieri sono arrivati anche i crismi dell’ufficialità. Henrikh Mkhitaryan resta alla Roma anche nella prossima stagione, stavolta a titolo definitivo. Un annuncio dato in primis dall’Arsenal, ormai ex club proprietario del cartellino, e successivamente dal diretto interessato, attraverso il proprio account Twitter.
I‘m delighted to announce that I’ve permanently joined the #giallorossi 💛❤️🐺👊🏻 I‘d like to thank @arsenal , its personnel & the millions of #gunners all whom supported me over the past 1,5Y. A special thanks to A. Wenger for having brought me to the club and for his trust in me pic.twitter.com/KD8QJuhAbT
— Henrikh Mkhitaryan (@HenrikhMkh) August 31, 2020
La classe e l’esperienza oltre gli infortuni: Mkhitaryan è una certezza per la Roma
Quella appena trascorsa è stata una stagione di alti e bassi per la Roma e per tutti i suoi giocatori. Tuttavia, alla sua prima stagione in Serie A, Mkhitaryan si è fatto trovare pronto, andando in rete ben 9 volte e fornendo 6 assist tra le varie competizioni. L’unica pecca la si può trovare in qualche infortunio di troppo, che l’ha costretto a dare forfait in 16 occasioni, limitandone evidentemente il rendimento complessivo.
La classe del trequartista di origini armene, però, è tuttora indiscutibile. In carriera, infatti, Mkhitaryan è emerso nello Shakhtar Donetsk, consacrandosi poi al Borussia Dortmund, agli ordini di mister Jurgen Klopp, che l’ha reso uno dei migliori nelsuo ruolo, a livello europeo. Da qui la chiamata della Premier League e del Manchester United di Josè Mourinho, col quale ha vinto una Europa League, una Coppa e una Supercoppa di Lega inglese.
Successivamente la parabola discendente e l’avventura non propria positiva con i gunners di Londra, prima dell’approdo alla corte di mister Fonseca. La nuova Roma di Friedkin parte da una delle sue poche certezze: la classe e l’esperienza di Henrikh Mkhitaryan.