All’inizio era una semplice suggestione post-calciomercato estivo. Successivamente la situazione si è evoluta, concretizzandosi in una serie di contatti con l’entourage del giocatore. E alla fine il sogno di una città e di una tifoseria abituata a vivere di calcio è diventato finalmente realtà: Franck Ribéry è ufficialmente un nuovo giocatore della Salernitana. Come ampiamente preannunciato, l’ex Fiorentina continuerà a indossare la maglia numero 7. A renderlo noto è la stessa società campana, dopo la presentazione del giocatore e di tutta la squadra alla stadio Arechi, attraverso il proprio account Instagram e col seguente comunicato: “L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con l’attaccante classe ’83 Franck Ribery. Il calciatore ha firmato con il club granata un contratto annuale con rinnovo automatico al verificarsi di determinate condizioni sportive”.
I granata, in particolare, hanno superato la concorrenza dell’Hellas Verona, che non è andato incontro alle richieste economiche del giocatore, e dei turchi del Karagumruk. Svincolato da fine giugno dopo l’esperienza viola, a nulla avevano portato, in precedenza, i sondaggi della Sampdoria e della Lazio. Il fascino della città, la voglia di giocare ancora in un campionato competitivo come la Serie A e il contratto annuale da 1,5 milioni di euro con rinnovo in caso di salvezza hanno convinto un campione plurititolato come Ribéry ad accettare la corte serrata della Salernitana. E i supporters campani sperano che questo possa essere solo il primo capitolo di una piccola grande favola di provincia.
Non solo Ribéry: i campioni del passato della Salernitana
Il suo curriculum parla da sé. Prima di giungere alla Salernitana, Franck Ribéry ha vinto tutto ciò che poteva con la maglia del Bayern Monaco: 9 Bundesliga, una Coppa di Germania, 4 Supercoppe di Germania e soprattutto la Champions League, la Supercoppa Europea e il Mondiale per club nel 2013. Questi ultimi titoli gli sono valsi il riconoscimento di Calciatore europeo dell’anno. Un palmares che annovera anche una Coppa di Turchia nel 2005 col Galatasaray, nonché il titolo di miglior giocatore del campionato con l’Olympique Marsiglia, nel 2007 e nel 2008, e con i bavaresi sempre nel 2008. Il tutto nel corso di 607 partite da professionista, condite da 151 gol e 221 assist.
Un giocatore con tale curriculum, a livello europeo, non aveva mai vestito la maglia della Salernitana in 102 anni di storia granata. Gli unici calciatori passati dal capoluogo campano dopo una carriera vissuta ai vertici sono solo due. In primis il compianto Agostino Di Bartolomei, vincitore di uno Scudetto e 3 Coppa Italia con la Roma, con la quale sfiorò anche la Coppa dei Campioni, cedendo al Liverpool nella finale dello Stadio Olimpico del 1984. Il secondo è Raffaele Ametrano, che vinse nel 1996 la Coppa Intercontinentale con la maglia della Juventus.
Salerno trampolino di lancio di futuri campioni
Decisamente più numerosi, invece, tutti quei calciatori passati da Salerno prima di affermarsi ai vertici in Italia e in Europa. Il primo in ordine cronologico è Pierino Prati, che dopo la gavetta granata divenne protagonista del Milan in Italia e in Europa, con la vittoria della Coppa dei Campioni del 1969, nonché l’Europeo dell’anno prima con la Nazionale italiana. Altro esempio celebre è Walter Zenga, comparsa con la Salernitana prima e bandiera dell’Inter poi, vincendo la Coppa Uefa nel 1991 e nel 1994.
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Dulcis in fundo, meritano menzione anche Mark Iuliano, Marco Di Vaio e Gennaro Gattuso, tutti e tre presenti, tra campo e panchina, nella storica finale tutta italiana di Champions League nel 2003, a Manchester, tra Juventus e Milan. Alla fine, come noto, fu il centrocampista rossonero a sollevare la coppa dalle grandi orecchie, così come quattro anni più tardi ad Atene. Senza contare, poi il successo più bello: il Mondiale di Germania 2006, in cui ebbe la meglio proprio contro la Francia di Ribéry. Ora sta al fuoriclasse transalpino fare meglio dove Gattuso non riuscì: condurre la Salernitana alla salvezza in Serie A.