In seguito a Leverbe, la Sampdoria ufficializza il secondo colpo del calciomercato: si tratta di Filip Djuricic, svincolatosi dal Sassuolo. Il trequartista va così a rinforzare la trequarti di Marco Giampaolo, bisognoso di nuova linfa per la rincorsa all’ennesima salvezza.
Sampdoria-Djuricic, i dettagli dell’accordo
Il serbo si è accordato con i blucerchiati tramite la firma di un biennale, con opzione di rinnovo fino al 2025. Per lui si tratta di un ritorno, dato che nel 2016 i genovesi lo avevano prelevato dal Benfica. Due annate senza gol, col giocatore che doveva ancora comprendere al meglio i dettami della Serie A. Poi nel 2018 il passaggio ai neroverdi di Roberto De Zerbi, dove il suo talento sboccia definitivamente. In Emilia accumula 100 presenze e mette a segno 14 reti. Ora per il classe 1992 la possibilità di rimettersi in luce con un allenatore che fa del trequartista un vero mantra. Concorrenza di Sabiri permettendo. Per lui, anche 35 gettoni e 4 centri con la maglia della Nazionale.
Le dichiarazioni
Djuricic ha anche rilasciato alcune dichiarazioni a caldo sulla sua nuova avventura. “Sono molto emozionato, non pensavo di poter tornare a vestire la maglia più bella del mondo. Il calcio è bello per questo. Quando ho saputo dell’offerta ho detto subito che sarei tornato. Voglio lasciare un’immagine più bella di quella lasciata in passato ai tifosi. Ora sono pronto a voltare pagina, ci divertiremo molto“. Pochi dubbi sulla destinazione: “Avevo altre offerte, ma quando mi ha chiamato il direttore Faggiano non era così difficile accettare. La Samp è unica, ho avuto difficoltà a lasciare Genova qualche anno fa. I tifosi sono meravigliosi, come lo stadio che ha un’anima diversa rispetto agli altri“.
Spazio anche per discutere del rapporto con Giampaolo. “Ai tempi ero giovane, era la mia prima esperienza in Italia e ho sbagliato tante volte. Ora sono più calmo, ho giocato cento partite nel Sassuolo e sono diverso. I rapporti col mister sono ottimi, ho parlato con lui prima di accettare. La situazione è molto diversa, ho sempre avuto rispetto per la sua idea di calcio“. Chiusura sui compagni di squadra. “Conosco già alcuni giocatori come Bereszynski, Verre, Murru, Quagliarella. Ho parlato un po’ con Caputo, abbiamo giocato insieme al Sassuolo e spero di ripetere con lui le cose fatte lì“.