ULTIM’ORA – È morto Diego Armando Maradona

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Mondo del calcio sconvolto e nel lutto. Rimbalza dall’Argentina, infatti, la notizia della improvvisa morte di Diego Armando Maradona. Il fuoriclasse argentino, come riportato dal quotidiano Clarin, si trovava nella sua casa di Tigre, dove era tornato dopo un delicato intervento alla testa in seguito a un ricovero avvenuto poche settimane fa. La causa del decesso, stando alle prime indiscrezioni, sarebbe riconducibile a un arresto cardiorespiratorio.

La scomparsa di Maradona e la fine di un’epoca nella storia del calcio

In attesa di ulteriori aggiornamenti, non può non indurre alla riflessione e ad un unanime cordoglio quanto accaduto nelle ultime ore. Con Maradona, infatti, se ne va un pezzo importante della storia del calcio, nonché, a detta di chi ha potuto assistere alle sue grandi giocate e ai suoi trionfi, allo stadio o anche solo in TV, uno dei più grandi se non il più grande giocatore di ogni tempo. E fatta eccezione per le esperienze da allenatore non propriamente esaltanti, il Maradona giocatore è assolutamente indiscutibile. 

Dai primi passi tra Argentinos Juniors e Boca, passando poi al Barcellona e l’epopea al Napoli dei due Scudetti e della Coppa UEFA, senza dimenticare la Coppa del mondo con la sua Argentina a Messico ’86, nel segno della mano de dios. Tra tanti successi anche tante polemiche per il comportamento fuori dal campo: dalle amicizie poco raccomandabili in quel di Napoli, agli abusi di sostanze stupefacenti e l’obesità che aveva già rischiato di portarlo via diversi anni fa, passando per il caso di doping a USA ’94 e alle vicende riguardanti la sua vita privata.

Tanti, quindi, sono stati gli avvenimenti che, nel bene e nel male, hanno contraddistinto i 60 anni di vita di Diego Armando Maradona. Ma a prescindere dai succitati aspetti deprecabili della sua esistenza, non si può non portare rispetto e ammirazione per un personaggio che ha incantato e fatto sognare generazioni di persone con le sue giocate uniche e irripetibili. E, di certo, come ha fatto parlare di sé fino ad oggi, continuerà a rimanere nelle menti di tutti gli amanti di questo sport per sempre, perché la storia non si può cancellare.

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