Un fenomeno riscoperto: André Silva

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25 gol in 29 partite. Un dato che basterebbe già da solo per quantificare le qualità di un ragazzo unico. Sembra un numero appartenente alla stretta cerchia dei marziani del pallone: Messi, Ronaldo, Lewandowski, Benzema e pochi altri. Ma non si tratta di nessuno di loro. Il calciatore in questione è sicuramente una delle più grandi rivelazioni di questa stagione. E, probabilmente, anche uno dei più grandi rimpianti per chi lo ha avuto tra le sue braccia senza poterlo apprezzare al massimo. Stiamo parlando di André Silva, un fenomeno riscoperto a fatica. Una punta come poche altre in circolazione che sta vivendo un’annata da sogno. Un giocatore letteralmente rinato, un bomber a sorpresa, i cui gol stanno spingendo l’Eintracht Francoforte verso un sogno chiamato Champions League.

André Silva: un fenomeno scoperto in Portogallo 

Un fenomeno riscoperto: André Silva

Numero trentatré sulle spalle, faccia da bravo ragazzo e un’indicibile voglia di riscatto. Sono questi gli ingredienti che hanno accompagnato lo sbarco di Silva in Germania. Una destinazione tutt’altro che ipotizzabile fino a qualche anno prima, che però gli ha permesso di risorgere nel vero senso della parola. La sua carriera vive di continui alti e bassi; viene elogiato con la stessa rapidità con cui viene etichettato come un “bidone”. Dopo aver compiuto l’intera trafila nelle giovanili del Porto, il salto di qualità avviene il 2 luglio 2017. Una data per lui indimenticabile, e non per forza in senso positivo. É  il giorno in cui il Milan ufficializza il suo acquisto. Per lui viene sborsata una cifra imponente, 38 milioni di euro. Il che fa di lui un predestinato che deve diventare nel più breve tempo possibile il bomber di riferimento dei rossoneri. Non esattamente la più facile delle missioni.

Una stagione deludente con la maglia rossonera

Dire che questa missione risulta fallita sarebbe troppo banale. Silva fatica ad ambientarsi, a trovare la giusta collocazione in campo; e la panchina diventa per lui quasi una certezza. Appena 2 gol realizzati in 24 apparizioni. Sintomo che qualcosa non va come dovrebbe. Vale per lui, ma vale anche per tutta la squadra. Infatti non si ha di fronte il grande Milan degli anni precedenti, quello che incuteva timore a mezza Europa. È una compagine di molto inferiore rispetto alle altre big italiane. E la classifica finale ne è solo la controprova definita: sesto posto in classifica, per un misero piazzamento in Europa League.

La naturale conseguenza è la cessione di André Silva: quello che doveva essere un fenomeno si è rivelato un vero e proprio flop della precedente campagna acquisti. Il portoghese viene quindi girato in prestito al Siviglia. Con gli andalusi colleziona 9 gol in 27 partite di campionato. 

Un fenomeno riscoperto: André Silva

Un fenomeno letteralmente riscoperto

Al termine della stagione torna a Milanello, dove però le intenzioni sono più che chiare. Per lui non c’è più posto tra le fila dei rossoneri. Gli vengono proposte varie squadre, ma l’unica seriamente convinta di puntare sul bomber portoghese è un club tedesco. Il 2 settembre 2019 l’Eintracht Francoforte ufficializza l’acquisto di Silva. Questo è per lui un nuovo inizio, una nuova genesi. Durante la prima stagione con le Aquile mette a segno 12 gol in 25 apparizioni, a cui si devono aggiungere 4 assist. Statistiche che fanno di lui un punto di riferimento per la squadra, e che inducono la dirigenza a puntare decisa su di lui anche per l’anno successivo. Silva entra in poco tempo nel cuore dei tifosi, un vero e proprio fenomeno riscoperto, risorto dall’oblio nel quale rischiava di precipitare. Ma da quel momento in avanti la sua carriera cambia.

Il fenomeno André Silva a caccia di un posto Champions 

Un fenomeno riscoperto: André Silva

Il portoghese capisce di essere la punta di diamante della squadra, che si affida ai suoi gol per raggiungere una buona posizione in classifica. La compagine guidata da Adolf Hutter, un tecnico esperto e ben preparato, collezione vittorie su vittorie e comincia a respirare il profumo dei piani alti della Bundesliga. Ad oggi, quando mancano 3 giornate al termine del campionato, le Aquile si trovano in quarta posizione. Quarta posizione che significa una sola cosa: qualificazione alla prossima Champions League. E considerando che questo traguardo è stato raggiunto solamente nel lontano 1960, si hanno le proporzioni di quella che è una vera e propria impresa. Un miracolo sportivo di dimensioni mastodontiche. Una degna rivincita per un giocatore troppo spesso bistrattato e bollato come scarso. Un fenomeno riscoperto, di nome André Silva, che rischia di riscrivere la storia dell’Eintracht, aprendogli le porte del paradiso della coppa dalle grandi orecchie.

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