Un tempo c’era in Germania una corazzata che intimoriva chiunque la affrontasse, sia in Bundesliga che in campo europeo. Una fucina di talenti pregiati. Un progetto ben chiaro e definito, molto spesso accompagnato da risultati straordinari sul campo. Un tempo c’era lo Schalke 04. Una squadra che era in grado di riportare vittorie incredibili si sta ora sgretolando. Precipita sempre più nel baratro, e non sembra capace di risollevare la testa. Lo Schalke sta attraversando un momento di crisi infinita, con una compagine in caduta libera in campionato e con lo spettro della Fußball-Bundesliga che si avvicina sempre più. Solo un miracolo potrebbe salvare la formazione di Gelsenkirchen, le cui problematiche hanno radici profonde e tuttavia lampanti.
Una crisi infinita: la caduta libera dello Schalke 04
La classifica della Bundesliga non mente. Come una cartina tornasole certifica il momento buio dei Knappen, indubbiamente uno dei più neri della propria storia. Ci si aspetterebbe di trovarli a metà classifica, forse addirittura ad alloggiare nei piani alti, ma la realtà è ben altra cosa. Attualmente lo Schalke è 18° nella massima serie tedesca, il che vuol dire ricoprire l’ultima posizione in completa solitudine. Numeri alla mano, il tutto sembra ampiamente giustificabile e comprensibile: una sola vittoria a referto dall’inizio della stagione, a fronte di 7 pareggi e 18 sconfitte, per un bottino complessivo di 10 punti. Una miseria. A questo si aggiungono inoltre dei primati tutt’altro che lodevoli, come i 69 gol incassati, peggior difesa per distacco del campionato, e gli appena 16 realizzati, altro record negativo della stagione in corso. Terrificante media di poco più di un gol realizzato e quasi 4 subiti a partita. Un ruolino di marcia agghiacciante, che a 8 giornate dal termine del campionato appare incontrovertibilmente destinato a portare i Knappen verso la seconda serie tedesca.
Il passato glorioso
I fasti del passato appartengono ai libri di storia, le grandi serate di Champions League sfumano come una galleria di vecchi ricordi. Seppur nell’ultimo decennio la formazione di Gelsenkirchen abbia comunque partecipato alle competizioni europee, è evidente come non rappresenti più una minaccia per i top club. Per ritrovare una grande stagione, bisogna riavvolgere il nastro e tornare all’annata 2010-2011.
Dopo aver superato agevolmente la fase ai gironi di Champions League, che presentava più di qualche insidia, con squadre ostiche come il Lione o il Benfica, agli ottavi viene sorteggiato il Valencia. Grazie alla secca vittoria per 3 a 1 nel ritorno, i Knappen accedono ai quarti, incrociando la squadra campione in carica, l’Inter. Un roboante 5 a 2 nella partita d’andata indirizza sui giusti binari la qualificazione, che viene raggiunta vincendo anche il ritorno. Il cammino trionfale si arresta però in semifinale, con le brucianti sconfitte ottenute contro il Manchester United, una delle candidate più serie a giungere in fondo alla competizione.
Le giovanili dello Schalke 04: una fucina di talenti
Tuttavia, il tratto caratterizzante di quella stagione è sicuramente un altro: la definitiva esplosione di Manuel Neuer. Uno dei più grandi portieri della storia del calcio, un colosso nel proprio ruolo. Prodotto delle giovanili dello Schalke, debutta tra i professionisti nel 2006, difendendo la porta dei Knappen a suon di prodezze per 5 anni.
E proprio dopo quella celebre cavalcata in Champions League, arrestatasi in semifinale, il portierone tedesco lascerà lo Schalke 04 per approdare in Baviera, nel Bayer Monaco. Ma questo non è un caso isolato. Da sempre la tradizione del club ha permesso che si puntasse molto sul vivaio, crescendo in casa i futuri campioni. Esempi emblematici sono Howedes, roccioso centrale, vecchia conoscenza del calcio italiano, Draxler, esterno duttile che veste ora la maglia del PSG e la sorpresa dell’anno Weston McKennie. Senza dimenticare giocatori di prestigio che sono transitati per Gelsenkirchen, come Rakitic, Huntelaar, Sanè e Goretzka. Tutti profili affermati che non necessitano di presentazioni e che nel fiore della loro carriera hanno indossato la divisa bianca e blu.
Lo Schalke 04 oggi: una squadra in caduta libera
Oggi però la realtà è ben diversa. Infatti, a causa di problemi finanziari dovuti alla pessima annata 2018-19 e ad una società non più solida come un tempo, il valore complessivo della rosa risulta alquanto scadente e non adatto ai livelli della Bundesliga. E anche il disperato tentativo di riportare nuova linfa alla squadra, con l’acquisto del veterano Huntelaar lo scorso gennaio, non ha sortito gli effetti sperati. Non c’è stato alcun cambio di marcia, alcuna svolta decisiva. Ormai la crisi in cui lo Schalke 04, guidato da Grammozīs, è sprofondato appare infinita: una squadra in caduta libera, fanalino di coda della massima serie tedesca. E sebbene ci siano numerosi esempi, anche molto recenti, di salvezze miracolose ottenute nelle ultime giornate, questo non sembra essere il caso della formazione di Gelsenkirchen, che si sta avviando verso la definita scomparsa dal panorama del calcio europeo che conta.