In attesa di Ungheria-Italia, un piccolo giallo si è consumato in queste ore: Ciro Immobile ha fatto dietrofront ed è tornato a Roma, invece di partire con i compagni per Budapest. La Nazionale Italiana sfiderà l’Ungheria domani, in occasione della Nations League, e il centravanti della Lazio era salito in pullman insieme per Malpensa, ma una volta arrivato ha dovuto fare marcia indietro. Pare che alla base del giallo ci sia un parere divergente tra lo staff medico della Nazionale e quello della Lazio.
Ungheria-Italia, Immobile fa dietrofront
Nulla di fatto per Ciro Immobile, il centravanti non è partito per Budapest: la risonanza magnetica – la seconda effettuata dopo l’infortunio – non abbia evidenziato sostanziali miglioramenti, ma soltanto lievi. Comunque sia Immobile è salito sul pullman che ha portato la Nazionale dall’hotel di Milano all’aeroporto di Malpensa indossando il completo. Una volta arrivato in aeroporto, nulla di fatto: con lo sguardo al telefonino, è salito su un van nero, circondato dallo staff della Nazionale. A quanto pare, il centravanti laziale prima di lasciare il ritorno voleva parlare con il ct Roberto Mancini, di ritorno da Roma dopo aver votato. Una volta arrivato, il ct ha preferito rimandare Immobile a casa visto che le condizioni sono pressoché le stesse.
La nota della Figc
La FIGC ha annunciato l’assenza dalla trasferta spiegando la vicenda del dietrofront del giocatore: “Il calciatore Ciro Immobile questa mattina si è sottoposto a Milano ad accertamenti clinici e strumentali che ne hanno confermato l’indisponibilità per la gara di domani in Ungheria. Immobile ha comunque raggiunto con la squadra l’aeroporto di Malpensa, dove sul volo in arrivo da Roma il gruppo si è riunito al Ct, che ieri sera era rientrato nella capitale per poter votare questa mattina. Il Ct, pur apprezzando la disponibilità del calciatore, constatato quanto emerso dagli accertamenti strumentali, ha scelto di lasciar tornare il centravanti azzurro al club di appartenenza, per proseguire le cure del caso. Gli accertamenti eseguiti sono stati, come sempre avviene, condivisi con lo staff medico del club”.
Ciro #Immobile non parte per Budapest.
L’attaccante della Lazio arriva con il resto dei compagni ai piedi dell’aereo. Poi resta in macchina e non parte. pic.twitter.com/LmWhHaJgEm— Alessandro Antinelli (@AleAntinelli) September 25, 2022
Italia, Immobile resta a casa: c’è lo zampino della Lazio
Dietro questo piccolo giallo che si è consumato oggi, viene in mente lo sfogo di Mancini ad inizio settimana che chiedeva più rispetto per la maglia azzurra e non poteva avvenire epilogo peggiore della divergenza creatasi tra due staff medici. A complicare la situazione l’intervento del presidente biancoceleste Lotito che, temendo una pressione eccessiva per il recupero del calciatore, ha fatto di tutto per non farlo partire e tenerlo al meglio in vista della ripresa del campionato. Staff medico azzurro e biancoceleste hanno discusso e visto la situazione sul filo del rasoio, la scelta è stata quella di non farlo partire con buona pace della Federazione che si è anche assunta le responsabilità, come nella nota appena letta.
Mancini minimizza: “Questo problema ce l’hanno tutti i ct durante l’anno, ma quello che interessa a me è che i giocatori abbiano voglia di venire in Nazionale. Noi non vogliamo creare problemi a nessuno, ma la Nazionale bisognerebbe amarla un po’ di più”.
Mancini su Immobile in conferenza stampa: “Non valeva la pena correre il rischio, Ciro ha provato ma era troppo pericoloso. Sapevamo che sarebbe stato difficile recuperarlo, ma Ciro non stava malissimo e voleva recuperare. Però si è allenato pochissimo e stamattina abbiamo deciso così”.