Union Berlino – Napoli (0-1): analisi tattica e considerazioni

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Analisi tattica della partita Union Berlino-Napoli, valida per la 3ª giornata del Gruppo C di Champions League.

I campioni  d’Italia che vogliono proseguire il buon momento di forma in campionato e riscattare il ko di misura contro il Real Madrid

Ad attenderli i tedeschi che sembra abbiano spezzato la magia che negli ultimi anni li ha visti protagonisti di un’ascesa degna di nota. Promossi in Bundesliga nel 2019, hanno conquistato lo scorso anno il quarto posto che gli è valso l’accesso ai gironi. 

Ora, reduce da due sconfitte in due partite in Champions League ma soprattutto da sei sconfitte consecutive in campionato, l’Union Berlino è in profonda crisi. Anche l’innesto di Bonucci a termine del mercato non sembra aver prodotto i risultati sperati. Diverso l’impatto dell’altro ex del calcio italiano; positivo l’innesto dell’esperto Gosens.

Il tecnico Fischer non avrà a disposizione  Dehl, Hollerbach, Juranovic, Kaufmann, Roussillon e Schafer. Schiera la sua squadra con il 3-14-2, con  Ronnow a difendere i pali  Diogo, Knoche e Doekhi il trio difensivo. Davanti alla difesa giostrerà Khedira. La zona centrale del campo sarà presidiata da Trimmel, Aaronson, Haberer e Gosens. Coppia d’attacco  Fofana e Becker. In campionato ha un record di 11 reti realizzate e 17 subite. Andamento simile in Champions con 2 gol realizzati e 4 subiti. 

Garcia dovrà fare a meno di Anguissa, Juan Jesus e Osimhen. Schiererà la squadra con un consolidato 4-3-3, con  Meret in porta, Di Lorenzo, Rrhamani, Natan e Mario Rui i quattro della difesa. Il centrocampo sarà affidata a Cajuste, LobotkaZielinski. Tridente mobile con Politano e Kvaratskhelia prevalentemente sugli esterni e Raspadori che giostrerà maggiormente come riferimento centrale.

Calcio d’inizio alle ore 21:00 all’Olympiastadion di Berlino.

Union Berlino - Napoli (0-1): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica Union Berlino-Napoli, primo tempo: Napoli imbrigliato

Punte veloci e molto mobili per l’Union Berlino. Partenza aggressiva dei tedeschi che prendono i giocatori del Napoli molto alti e chiudono gli spazi a centrocampo.

Becker è un fattore sulla sinistra salta in velocità l’uomo mette palloni interessanti in area per l’inserimento dei compagni. Riesce a essere pericoloso l’Union Berlino, ma impreciso nelle conclusioni.

Il Napoli gioca con calma e con la forza dei forti. Palleggi precisi e cambi campo quanto mai opportune. Se si trovano Kvaratskhelia o Politano liberi il Napoli riesce a essere più preciso. Ma questo gioco riesce solo sporadicamente e le chiusure dei giocatori dell’Union Berlino sono puntuali.

Verso la mezz’ora sembra cambiare l’inerzia della partita. Cala l’intensità dell’Union Berlino e cresce il ritmo del Napoli che sembra più costante nel proporre il suo gioco. Sale di livello della prestazione di Lobotka, Cajuste sembra godere di più libertà. Poco preciso invece Zielinski e manca la luce per gli avanti del Napoli. Non riesce a creare gli uno contro uno sugli esterni il Napoli, che potrebbero causare guai seri ai più lenti e meno tecnici giocatori tedeschi. Primo tempo senza reti e senza occasioni limpide. Deve modificare qualcosa nel modo di proporsi il Napoli che per tutto il primo tempo ha dimostrato di avere più margine di progresso rispetto ai tedeschi che hanno dato il meglio. Da vedere se riusciranno a mantenere lo stesso livello anche nel secondo tempo.

Union Berlino - Napoli (0-1): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica Union Berlino-Napoli, secondo tempo: Raspadori apre la cassaforte

Garcia cambia subito: fuori Cajuste, lento e spesso ha perso molti contrasti in mezzo al campo, dentro Elmas. Ancora più qualità per cercare di innescare gli attaccanti. 

Sembra funzionare il cambio soprattutto d’atteggiamento. Il pallone sembra correre più veloce. Un paio di minuti e palla pericolosa per Kvaratskhelia: bloccato il suo tiro. Raspadori è sopraffatto dalla fisicità dei difensori tedeschi e non riesce a far valere la propria velocità. Continua a mancare la luce sia da Zielinski che da Lobotka.

Per l’Union Berlino è sempre Becker a creare problemi al Napoli. Fortunatamente sempre mal assistito. 

Ci vuole un episodio per sbloccarla e l’episodio arriva al 65′ un rinvio sbilenco dell’Union Berlino arriva sui piedi di Kvaratskhelia che salta l’uomo e serve a Raspadori una palla d’oro che il nazionale italiano trasforma in rete.

Muove la squadra Fischer: Aaronson lascia spazio a Laidouni, Rani Khedira esce ed entra  Alex Král e fuori Fofana per Behrens.

Reagisce Garcia: Simeone entra a sostituire Raspadori e Olivera sostituisce Mario Rui.  Elmas si sposta a sinistra e Zielinski a destra. Ora il Napoli ha la partita in mano e sembra poterla chiudere. 
Usa tutte le sue risorse offensive l’Union Berlino con giocatori più di qualità che di corsa:

fuori Haberer e Doekhi , dentro Volland e Tousart. 
Garcia decide allora di coprirsi: entra Lindstrom per un Politano a corrente alternata prima e fuori Kvaratskhelia, che ha dato tutto per Ostigard che va coprire la difesa. Non succede più nulla fino alla fine se non assalti all’arma bianca dei tedeschi ben arginati dalla difesa del Napoli.

Le considerazioni finali

Non si poteva aspettare una passeggiata il Napoli contro l’Union Berlino e così è stato. Una squadra, quella tedesca, che conscia della propria inferiorità, cerca di coprire dalla propria trequarti in giù e poi cercando, con lanci lunghi e improvvisi, di sorprendere la difesa napoletana. Da ammirare come, con i propri mezzi, è rimasto in partita fino al 95′ sempre cercando di fare leva sulla propria forza fisica, sulla velocità dei propri avanti e con la forza della speranza, mettendo in aria palloni senza uno schema logico sperando in una deviazione fortuita che potesse regalarle.

Napoli attento a non farsi sorprendere, quasi mai in pericolo, con la partita sempre in pugno ma dove non hanno funzionato le solite armi. Kvaratskhelia sempre raddoppiato o triplicato non riesce ad innestarsi se non nell’azione del gol. E non è certo un caso. Raspadori sfrutta l’unica palla servita dagli esterni in area per i suoi tagli sul primo palo. Non un gol occasionale il suo ma il frutto di un gioco collaudato che questa sera ha solo peccato di scarsa continuità.

Attento Garcia a cogliere i messaggi che venivano dal campo. In previsione di un prevedibile forcing finale degli avversari, soprattutto con palle alte, ha inserito Lindstrom e Ostigard che si sono dimostrati preziosi proprio per fermare gli attacchi dei tedeschi.

Qualificazione a portata di mano per il Napoli che potrebbe avere già il colpo del Ko nel prossimo incontro.

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