Vecchie Glorie: parliamo di Alessio Dionisi

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Alessio Dionisi

Torna anche oggi l’appuntamento con le Vecchie Glorie del nostro campionato. In quest’occasione, tuttavia, tratteremo la storia di un calciatore che ha giocato principalmente in Serie D e che, solo da allenatore, è riuscito a sfondare all’interno delle leghe maggiori italiane. Nato ad Abbadia San Salvatore il 1° Aprile 1980, l’atleta e tecnico che è finito sotto la nostra lente d’ingrandimento è Alessio Dionisi.

Cresciuto nei vivai di Fiorentina e Siena, il classe ’80 ha militato unicamente in Serie D, Lega Pro Seconda divisione e Lega Pro Prima divisione. La sua vita è stata un susseguirsi di esperienze differenti, tra la Lombardia ed il Piemonte. Capitano anche del Tritium all’apice della propria carriera, Alessio Dionisi ha dedicato la sua intera esistenza al football, riuscendo poi anche a togliersi grandi soddisfazioni

La carriera da giocatore di Alessio Dionisi

Alessio Dionisi nasce ad Abbadia San Salvatore, un paese in provincia di Siena, in Toscana. Fin dalla prima infanzia si innamora del gioco del calcio, scoprendo anche di possedere un discreto talento nel praticare lo sport da lui tanto amato. Difensore centrale roccioso e spinoso, possiede anche un buon piede, candidandosi come tiratore di punizioni e di calci di rigore. 

Vecchie Glorie: parliamo di Alessio Dionisi

Fino al 1996 gioca per la Fiorentina, scalando gradualmente i livelli del calcio giovanile. Passato al Siena, il ragazzo capisce di poter convertire la passione in un vero e proprio lavoro. Ai nastri di partenza della Serie D 1999-2000, infatti, è iscritto nella rosa del Voghera, essendo stato girato in prestito dai toscani bianconeri. Alla fine dell’anno rientra al Siena, eppure, a partire dalla stagione sportiva successiva, diventa a tutti gli effetti un calciatore del club che lo aveva lanciato nel calcio dei grandi

La Serie D e la scalata con il Tritium 

A Pavia Alessio Dionisi rimane dal 2000 al 2005, collezionando ben 142 presenze e trovando la via della rete in 8 occasioni. Dopo l’esperienza lombarda, il centrale difensivo inizia un giro del nord-ovest italiano, passando per il Varese e per l’Ivrea (di Torino), per poi approdare nel club che più di tutti riuscirà a valorizzarne le doti: il Tritium. 

Con la squadra di Trezzo sull’Adda, il difensore toscano colleziona 116 apparizioni, condite anche da 16 marcature. Il periodo d’oro di Dionisi si realizza proprio durante la militanza nella compagine biancoazzurra. Tra il 2009 e il 2012, infatti, la squadra compie un doppio salto di categoria, passando dalla Serie D alla Lega Pro Prima Divisione; l’ex-Siena, in questo frangente, è anche il capitano della formazione.

Vecchie Glorie: parliamo di Alessio Dionisi

Dal 2012 al 2014, anno di chiusura della sua carriera da calciatore, Alessio Dionisi torna in Serie D, vestendo le maglie di Sambonifacese, Verbania e Brianza Olginatese, la squadra di Lecco che, poi, darà il via alla sua ascesa da tecnico. 

Dalla D alla Serie A: Dionisi scala le serie del calcio italiano

Quando un giovane ragazzo inizia a calcare i campi di provincia nostrani, il suo sogno più grande è quello di arrivare, un giorno, in Serie A. Arrestare la propria ascesa alla prima serie del football professionistico, tuttavia, è un risultato che in pochi possono permettersi di mostrare. 

Alessio Dionisi non è solo arrivato in Serie D, ma è anche riuscito a rimanervi per almeno 14 anni, a dimostrazione del proprio valore umano e tecnico. Quando poi la sua storia d’amore con il calcio sembrava giunta ai titoli di coda, un’inaspettata svolta ha dato un nuovo senso all’esistenza del ragazzo senese. 

Vecchie Glorie: parliamo di Alessio Dionisi

È l’inizio di luglio 2014: l’ultima squadra di Dionisi, il Brianza Olginatese, gli offre il posto da allenatore della prima squadra. Orgoglioso e fiero di poter accogliere un invito così allettante, il classe 1980 accetta immediatamente. Purtroppo le vicende con il club bianconero non procedono per il verso giusto e il 16 Ottobre successivo l’ex-Tritium viene esonerato. Tuttavia, quest’opportunità apre le porte alla nuova carriera del nativo di Abbadia San Salvatore. 

Dal 2015-2016 alla fine dell’annata 2017, infatti, Dionisi siede sulla panchina del Borgosesia, club militante sempre in Serie D; nel 2017-2018, invece, viene ingaggiato dal Fiorenzuola, che punta su di lui per agguantare la promozione in Serie C. Nell’anno sportivo successivo, poi, l’ex-difensore centrale siede sulla panchina dell’Imolese, portando ai playoff la squadra e facendo raggiungere al club il più bel risultato della propria storia.

Il salto in Serie B e l’approdo nella massima serie

Grazie ai molti risultati positivi ottenuti in Serie D, le società di C e di B mettono gli occhi sul giovane e promettente coach toscano. Nel 2019-2020, però, tra tutte, la spunta il Venezia, che offre ad Alessio Dionisi un contratto importante in Serie B. Dopo un normale periodo di adattamento, la squadra inizia ad ingranare le marce alte e la salvezza viene raggiunta con 50 punti in graduatoria. In questo periodo, inoltre, Dionisi ottiene anche il patentino da allenatore denominato UEFA A, dopo aver seguito il relativo corso organizzato a Coverciano. 

Vecchie Glorie: parliamo di Alessio Dionisi

L’Empoli, sempre in cadetteria, decide di strappare ai lagunari il classe 1980, che si accasa in Toscana, siglando un accordo che sarebbe dovuto durare fino al 30 Giugno 2022. In realtà l’ex-calciatore rimarrà ad Empoli solo una stagione, raggiungendo però un traguardo veramente incredibile. Dopo un’annata stupenda, infatti, il 4 Maggio 2021, l’Empoli ottiene la matematica promozione in Serie A, non avendo mai perso neanche una gara in casa ed avendo collezionato 73 punti totali. 

Il Sassuolo e il presente di Alessio Dionisi

Dopo aver stupito tutti gli addetti ai lavori grazie alla cavalcata dell’Empoli, Alessio Dionisi inizia ad avere anche alcuni contatti con formazioni di Serie A. Dopo un mese di trattative e di valutazioni, il 15 Giugno 2021 il neo-tecnico del Sassuolo rescinde consensualmente il contratto con l’Empoli e firma con i nero-verdi, rimasti orfani del bresciano De Zerbi. Il 21 Agosto successivo, Dionisi debutta alla guida della sua nuova squadra, battendo per 3-2 l’Hellas Verona di Di Francesco.

Indubbiamente, Alessio Dionisi incarna perfettamente la figura dell’allenatore che ha saputo sfruttare i tanti anni di gavetta per poi approdare ai vertici del nostro calcio. Idee fresche, bel gioco, sfrontatezza e coraggio sono solo quattro delle molteplici caratteristiche che le sue compagini hanno sempre dimostrato di possedere.

Vecchie Glorie: parliamo di Alessio Dionisi

Il classe ’80 è un punto di riferimento per chiunque si approcci al mondo della direzione tecnica di una squadra. Buoni risultati e divertimento in campo, infatti, possono portare un allenatore dalle serie minori alla possibilità di sfruttare occasioni ben più prestigiose. 

La grande qualità in mezzo al campo e le verticalizzazioni continue sono il mantra del tecnico senese che, anche al Sassuolo, proverà a far divertire la piazza e a trascinare i propri ragazzi verso traguardi inaspettati. 

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