È Christian Terlizzi il protagonista del secondo appuntamento dedicato ai difensori, dopo Jonathan Zebina, per la rubrica targata 11contro11 “Vecchie Glorie”. In ventitré anni di carriera il giocatore ha vestito diverse maglie, ma le maggiori soddisfazioni le ha ottenute in terra sicula, con le maglie di Palermo, Catania e Trapani. I tifosi e gli addetti ai lavori, negli anni, hanno imparato ad apprezzare le qualità di Terlizzi, riscontrabili sicuramente nel carisma col quale guidava la linea difensiva e soprattutto nel gioco aereo. In particolare l’ex difensore ha totalizzato la considerevole cifra di 30 gol tra i professionisti. Tanto che, alla pari di altri celebri colleghi come Marco Materazzi, Andrea Ranocchia e Walter Samuel, in casi di assoluta necessità è stato schierato nell’improvvisato ruolo di centravanti.
La carriera di Christian Terlizzi: dall’esordio nella Lodigiani all’esplosione di Palermo
Christian Terlizzi nasce a Roma il 22 novembre 1979, e i primi passi sul rettangolo verde li muove in provincia, tra il Lanuvio Campoleone e l’Albalonga. L’inizio della carriera tra i professionisti, invece, risale al 1996, quando la Lodigiani, formazione militante in Serie C1, punta su di lui per due stagioni. Dopo aver vissuto un’ulteriore gavetta tra Serie D e Serie C2 con Tivoli, Castelli Romani, Termoli, Selargius e Teramo, dove vince il campionato di quarta serie, passa, in seguito, al Cesena, nuovamente in Serie C1. Con la maglia bianconera emerge definitivamente, segnando anche la sua prima rete in carriera, e realizzando anche un assist.
Le doti del ventiquattrenne vengono notate da Maurizio Zamparini, che decide di portarlo a Palermo per centrare la promozione in Serie A. Obiettivo raggiunto subito, sotto la guida di Francesco Guidolin, anche grazie alle 12 presenze di Terlizzi. In massima serie il contributo di Terlizzi cresce progressivamente, e i rosanero centrano la prima, storica qualificazione in Coppa UEFA. Ma è nella stagione 2005/2006, con Luigi Delneri in panchina, che il difensore attira definitivamente l’attenzione di tutti.
Stagione 2005/2006: Terlizzi tocca l’apice della propria carriera
Nelle prime quattro giornate, infatti, trova la via del gol in ben quattro occasioni, contro Parma, Inter, Siena e Reggina. Un filotto che proietta i rosanero nei piani alti della classifica, prima di segnare nuovamente, contro la Juventus, alla 18^ giornata. Un periodo indimenticabile quello vissuto a inizio anno dal giocatore, diventato vice-capocannoniere alle spalle del compagno di squadra Luca Toni.
A questo si aggiunge la prima e unica rete realizzata in Coppa UEFA, sul campo del Maccabi Petah Tiqwa e il gol negli ottavi di finale di Coppa Italia nello scoppiettante 5-4 rifilato al Bari. A fine stagione i siciliani centrano nuovamente la qualificazione alla seconda competizione europea, anche grazie agli eventi post-Calciopoli, ma il difensore decide di cambiare aria. Da segnalare, proprio quell’estate, anche una presenza con la Nazionale italiana, guidata da Roberto Donadoni, contro la Croazia, nella prima uscita dopo la vittoria del Mondiale 2006.
Dalla Sampdoria al Trapani, passando per Catania, Varese, Pescara e Siena
Nell’estate del 2006 Christian Terlizzi sbarca alla Sampdoria di Walter Alfredo Novellino, ma il giocatore non riesce a trovare il giusto spazio. Tornato a Palermo, ancora proprietario del cartellino, in seguito il Catania decide di acquistarlo e di farne il leader del reparto arretrato. In quattro stagioni vissute con la maglia rosso-azzurra, l’ex rosanero totalizza 81 presenze tra campionato e Coppa Italia, condite, tuttavia, da soli 3 gol. Tra questi, resta memorabile quello del momentaneo 1-1 realizzato proprio contro i suoi ex compagni del Palermo, i quali però, alla fine, la spuntano per 3-1.
In seguito Terlizzi si trasferisce al Varese, in Serie B, con cui sfiora solamente la promozione in Serie A, dopo aver perso la finale playoff contro la Sampdoria. In quella circostanza risulta decisivo il contributo di due gol segnati nelle semifinali contro l’Hellas Verona. Successivamente arriva la chiamata del Pescara, nuovamente in massima serie, dove realizza altre due reti prima di passare al Siena, nella finestra di mercato di gennaio.
Luci e ombre a Trapani
La stagione, tuttavia, termina con la retrocessione dei toscani, e perciò il difensore decide di accettare la corte del Trapani neopromosso in Serie B. Con la maglia granata Terlizzi vive altre tre stagioni in cadetteria, prima di terminare la carriera al Paceco, squadra militante nel girone I della Serie D.
Il feeling con la terra sicula, inoltre, si dimostra ancora una volta molto prolifico, visti i 6 gol e 3 assist realizzati in 63 presenze. Su tutti resta memorabile quello decisivo contro i suoi ex compagni del Varese, nel 2013/2014. Altrettanto memorabile, ma in negativo, quanto accade l’annata successiva.
In occasione del derby siciliano contro il Catania, il difensore è assoluto protagonista, con un gol e un’autorete che portano alla vittoria rosso-azzurra per 4-1. In seguito, quel match rientra nel filotto di inchiesta su cinque partite truccate dalla dirigenza etnea, e anche Terlizzi risulta tra gli indagati, ma senza particolari conseguenze. Chi invece, alla fine, paga maggiormente è proprio la squadra di Antonino Pulvirenti, reo confesso, con la retrocessione in Serie C.
Christian Terlizzi oggi: dal tentato approdo in politica alla nuova vita in panchina
Poco prima di appendere gli scarpini al chiodo, nel 2016, Christian Terlizzi ha aperto una scuola calcio nel comune di Bagheria, in provincia di Palermo, la città natale della moglie, Samuela. Il tutto a conferma, ancora una volta, del forte legame tra l’ex difensore e la Sicilia, anche fuori dal campo. Inoltre, nel 2019 ha anche tentato la carriera politica, presentandosi, anche senza successo, proprio alle elezioni amministrative di Bagheria.
Più recentemente, l’ex Catania ha deciso di tornare al primo amore, il calcio, ma in veste di allenatore. Una nuova ed entusiasmante avventura iniziata l’estate del 2020 alla guida della selezione Under-16 della Lazio. Il tutto a ulteriore testimonianza della passione di Terlizzi verso le giovani generazioni di calciatori, che ora potranno contare sul carisma e sull’esperienza di un illustre ex collega e ora formatore, in campo e fuori.