Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

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Daniele De Rossi

Dopo avervi parlato di Simone Vergassola e di Francesco Cozza, oggi la rubrica dedicata alle “Vecchie Glorie” della nostra Serie A si sofferma su una bandiera di una grande squadra. Il ragazzo, protagonista dell’appuntamento odierno, infatti, è Daniele De Rossi.

Solitamente, noi della redazione di 11contro11 ci soffermiamo sulle storie di atleti che sono diventati famosi con una maglia ma che hanno poi giocato con diverse compagini. Il classe ’83, invece, ha militato soltanto nella Roma, tanto da essere definito il Capitan Futuro. Il nomignolo gli fu affibbiato proprio perché, a quel tempo, Francesco Totti era ancora in attività ma stava per porre fine alla propria carriera. Proprio con il Pupone, De Rossi ha instaurato un rapporto di profonda amicizia. 

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

Campione del Mondo nel 2006, De Rossi ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana con i giallorossi, oltre ad un Campionato Europeo Under-21 e ad un bronzo olimpico. Dopo essersi ritirato dal calcio giocato, il centrocampista è entrato a far parte dello staff tecnico della Nazionale italiana.

La carriera di Daniele De Rossi

Per comprendere la vita e la carriera di Daniele De Rossi non possiamo non parlare della storia della sua famiglia. La passione per il calcio, infatti, è “di casa”. Suo papà Alberto, prima di diventare allenatore della Primavera della Roma, è stato un calciatore professionista di Serie C. Anche il cugino Andrea, poi, è stato un atleta conosciuto. 

Daniele De Rossi è nato il 24 Luglio 1983, nella frazione romana di Ostia. Partendo dalla squadra del proprio paese natio, Daniele si è avvicinato, velocemente, al mondo del pallone. L’Ostia Mare è stata la sua prima formazione, avendolo accolto già quando il ragazzo aveva meno di 9 anni. Quasi fino alla maggiore età, De Rossi è rimasto nel club bianco-viola; nel 2000, poi, è entrato a far parte delle giovanili della Roma

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

Prima terzino e poi attaccante, ben presto il suo raggio di azione si è ridimensionato, passando a trequartista e poi a mediano. Il forte tiro da fuori area e l’imperioso stacco di testa, però, sono rimasti nel bagaglio tecnico del romano, per tutto l’arco della carriera. Queste due caratteristiche gli hanno permesso di entrare a far parte di alcune ristrette cerchie di calciatori

Le prime apparizioni tra i “grandi”

A partire dal 2001-2002, il nativo di Ostia viene inserito nel giro della Prima Squadra. Fabio Capello gli permette di esordire il 30 ottobre 2001, in Champions League, facendolo giocare anche in tre gare di Coppa Italia. Nello ’02-’03, invece, il 25 gennaio 2003, esordisce in Serie A; il 10 Maggio successivo gioca la prima gara da titolare, realizzando la sua prima rete con la maglia dei capitolini. 

Solo nel 2004-2005 diventa titolare della squadra giallorossa, decidendo di indossare la maglia n°4. L’annata non è delle migliori per la Roma, che perde la Finale di Coppa Italia e arriva ottava in campionato. Daniele De Rossi, tuttavia, colleziona trenta presenze totali e, a soli 22 anni, entra nel mirino di Manchester United e Real Madrid.

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

Il 15 Marzo 2006, sotto la guida di Luciano Spalletti, indossa per la prima volta la fascia da capitano. A fine anno, nonostante la quinta piazza raggiunta “sul campo”, a causa dello scandalo legato a Calciopoli, la Roma conclude al secondo posto e si qualifica per la successiva Champions League. In quella stessa estate, il ragazzo romano diventa Campione del Mondo

De Rossi sceglie la 16 e diventa un “senatore”

Ad inizio anno 2006-2007, Daniele De Rossi sceglie di indossare la maglia n°16, casacca che lo accompagnerà da quel momento fino alla fine della sua esperienza capitolina. Alla fine di quest’annata vince il primo trofeo con la Roma: la Coppa Italia, in finale contro l’Inter. Come se non bastasse, il classe ’83 viene incoronato dall’AIC come miglior calciatore giovane dell’anno. 

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

La stagione 2007-2008 si apre con la vittoria della Supercoppa Italiana, ancora una volta contro l’Inter. De Rossi realizza il rigore che regala il successo alla sua squadra. Il 24 maggio 2008, poi, vince anche la sua seconda Coppa Italia, ancora contro i nerazzurri. Nel 2009-2010 raggiunge le 200 presenze in Serie A. A inizio 2011, insieme a Federica Pellegrini, viene eletto sportivo italiano dell’anno (per il 2010). A maggio del 2010, infatti, il n°16 romanista era stato incoronato “miglior calciatore italiano AIC“, battuto solo da Zlatan Ibrahimovic come miglior calciatore in assoluto. 

In questi anni, De Rossi diventa uno dei migliori calciatori della rosa romanista, diventando un punto di riferimento per i compagni e per tutti gli allenatori che vengono chiamati per allenare la squadra. 

Zeman, Rudi Garcia e Spalletti: gli ultimi anni di Roma

Una delle poche difficoltà vissute, a livello di campo, è stata quella relativa al rapporto con Zdenek Zeman. Nel 2011-2012, infatti, il ceco impone degli allenamenti duri e provanti, che il romano non riesce a digerire. Il 22 dicembre 2012, De Rossi raggiunge le 400 presenze in maglia giallorossa, e viene premiato dal proprio presidente, James Pallotta. 

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

Nel 2013-2014 approda a Roma Rudi Garcia, che convince il classe ’83 a rimanere in Italia. Al primo impegno stagionale, De Rossi torna al gol; a fine anno, l’11 maggio 2014 raggiunge e supera Guido Masetti per numero di presenze in Serie A con la maglia della Roma, diventando il terzo calciatore con più apparizioni della storia delle società. 

Nel secondo anno di Rudi Garcia, la Roma torna in Champions League. Il 17 ottobre 2015 raggiunge le 500 presenze con i capitolini, realizzando anche un gol nella sfida di campionato contro l’Empoli. Il 20 ottobre successivo realizza la sua prima doppietta europea, contro il Bayer Leverkusen. 

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

Il 14 gennaio 2016 rientra in Italia Luciano Spalletti, tornando alla guida della squadra. Dopo un primo periodo felice e d’entusiasmo, la stagione successiva si caratterizza per l’addio al calcio di Totti e per il rapporto burrascoso tra il “10” e il tecnico, che vede coinvolti tutti i più rappresentativi calciatori del club. 

La fine della storia con la Roma e il Boca Juniors

Dal 2017, dopo l’addio di Francesco Totti, De Rossi diventa il leader indiscusso della squadra. Sotto la guida di Eusebio Di Francesco, la Roma intraprende un bellissimo percorso italiano ed europeo. In Serie A, la squadra si classifica al terzo posto; in Champions League, invece, fa registrare un exploit incredibile. Dopo aver superato i quarti di finale, infatti, la squadra perde contro il Barcellona all’andata e, al ritorno, all’Olimpico, ribalta completamente la squadra blaugrana

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

Dopo l’arrivo di Nzonzi, l’esonero di Di Francesco e l’arrivo di Ranieri, la formazione sembra essere disorientata. La proprietà, inoltre, non apre i colloqui con De Rossi per il rinnovo e, a fine anno, la società annuncia di non voler rinnovare il contratto del capitano. Il 26 maggio 2019, quindi, Daniele De Rossi dà l’addio alla Roma, in uno stadio Olimpico gremito.

Prima di ritirarsi, il classe ’83 sottoscrive un contratto annuale con il Boca Juniors, volendo compiere un’esperienza oltre-oceano. Il 6 gennaio del 2020, tuttavia, a causa della distanza dalla propria famiglia, decide di rientrare in patria. 

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

Daniele De Rossi e la Nazionale Italiana

Oltre alla storia con la Roma, De Rossi ha coltivato, per tutto l’arco della propria carriera, un rapporto bellissimo con la Nazionale del nostro paese. Il 20 novembre 2001, infatti, il nativo di Ostia esordisce con l’Under-19 azzurra. Con l’Under-21, invece, ha giocato un maggior numero di partite e ha anche vinto il campionato d’Europa del 2004. 

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

Il 4 settembre del 2004 gioca la prima gara con la maglia della Nazionale “maggiore”, realizzando anche la sua prima rete, al Renzo Barbera di Palermo contro la Norvegia. Da quel momento, Marcello Lippi conta molto su di lui e, addirittura, il 30 marzo 2005, indossa anche la fascia da capitano per la prima volta. 

Convocato per il Mondiale del 2006 (qui vi abbiamo parlato della sua storia in Germania), gioca da titolare la prima partita, venendo però espulso nel secondo incontro. Il rosso gli costa 4 giornate di squalifica, permettendo al classe ’83 di rientrare solo in occasione della Finale di Berlino. Durante la sfida con la Francia sostituisce Francesco Totti e segna il terzo rigore, che consegna al nostro paese la Coppa del Mondo. 

Dal 2008 al 2017: 9 anni di sfide e record

Dal 2008 al 2017, De Rossi è uno dei cardini della nostra Nazionale. Partecipa ad Euro2008; il 10 settembre dello stesso anno, poi, segna la sua prima doppietta in maglia azzurra, contro la Georgia; nel 2009 gioca la Confederations Cup, indossando la maglia n°10; nel 2010, sotto la guida di Marcello Lippi, disputa il suo secondo mondiale. Il 10 agosto 2010 è, per la prima volta da titolare, il capitano della squadra. Il 7 settembre successivo segna il 10° gol e supera Totti in questa classifica.

Vecchie Glorie: parliamo di Daniele De Rossi

Anche ad Euro2012 con Prandelli, De Rossi è protagonista, laureandosi vice-campione d’Europa. Infine, nel 2014, disputa il suo ultimo Mondiale. Il 16 novembre 2014 raggiunge la 100a presenza con la maglia dell’Italia. Nel 2016, con Antonio Conte come CT, gioca il suo ultimo torneo internazionale, l’Europeo in Francia. Il 7 giugno 2017 raggiunge la 113a partita ed il 21° gol, superando Dino Zoff per presenze e Paolo Rossi nella classifica marcatori all-time.

Il 10 novembre 2017 vive la sua ultima esperienza con gli Azzurri, contro la Svezia. La sua deviazione per il gol dell’1-0 degli scandinavi, di fatto, ci elimina dal Mondiale del 2018. Daniele De Rossi chiude la sua parentesi con la Nazionale con 117 apparizioni e ben 21 gol, risultando essere il centrocampista più prolifico della storia della nostra rappresentativa e il romanista più presente e più prolifico di sempre. 

La vita post-ritiro e alcune conclusioni

Dopo il rientro in Italia dal Sud America e dopo un periodo di pausa, il 18 Marzo 2021, Daniele De Rossi entra a far parte dello staff tecnico della Nazionale italiana. Assistente del CT Mancini, il classe ’83 partecipa alla vittoriosa spedizione di Euro2021. Insieme a Gabriele Oriali, proprio grazie a quest’esperienza, diventa uno dei pochi italiani a laurearsi sia Campione del Mondo che Campione d’Europa

Ad Agosto annuncia l’addio al gruppo azzurro, ma a Novembre torna nel Club Italia come assistente a disposizione delle selezioni dall’Under-15 all’Under-20. 

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