Vecchie Glorie: parliamo di Davide Bombardini

0

Nuovo appuntamento della rubrica “Vecchie Glorie”, targata 11contro11, con il secondo centrocampista dopo Cristiano Zanetti: Davide Bombardini. Un giocatore, quello originario di Faenza, protagonista sui campi di provincia con giocate fuori dal comune. L’apice della propria carriera l’ha toccato nella breve ma sfortunata parentesi alla Roma. Decisamente migliori le esperienze vissute tra Serie A e Serie B, dall’esordio al Pisa fino all’Albinoleffe, passando, tra le altre, per Palermo, Salerno e la Bergamo nerazzurra. Per lui, in totale, 404 presenze tra i professionisti, impreziosite da 34 gol e 27 assist.

La carriera di Davide Bombardini: dalla gavetta interregionale all’esplosione di Palermo

Nato il 21 giugno 1974, Davide Bombardini muove i suoi primi passi nel calcio con la maglia dell’Imolese. Alla prima esperienza, conquista subito la promozione in Serie D. Molto forte tecnicamente, riesce a destreggiarsi egregiamente sia come centrocampista puro che nel ruolo di trequartista, approdando successivamente nel Pisa, in Serie B. Dopo l’esordio tra i professionisti, viene mandato a fare gavetta, tra Serie C e nuovamente Serie D. In particolare, gioca al Castel di Sangro, al Lanciano e al Benevento, dove realizza anche i suoi primi gol, 5 in totale con i giallorossi. Numeri che valgono la chiamata della Reggina prima, la quale diventa proprietaria del cartellino, e di Atletico Catania e Acireale poi. Per lui, in queste ultime tre esperienze, 4 realizzazioni totali, compresa una in Coppa Italia con la maglia dei calabresi.

Vecchie Glorie: parliamo di Davide Bombardini
Davide Bombardini con la maglia del Palermo, nello stadio Renzo Barbera

La prima vera esperienza significativa di Bombardini, tuttavia, si registra sempre in Sicilia, ma con la maglia del Palermo, nelle ultime stagioni antecedenti alla gestione Zamparini. In maglia rosanero esplode finalmente tutto il suo potenziale, che porta, nel 2001, alla promozione in Serie B. Dopo 9 gol e 16 assist realizzati, anche in cadetteria recita un ruolo da protagonista all’ombra del monte Pellegrino, totalizzando 8 reti tra campionato e Coppa Italia. Statistiche che non passeranno assolutamente inosservate.

Dalla parentesi Roma a idolo di Salerno

Nell’estate del 2002 arriva una chiamata importante per “Bomba”, come viene soprannominato dai propri tifosi. La Roma di Franco Sensi, infatti, investe ben 11 milioni di euro sul giocatore emiliano, ormai nel pieno della propria maturità, umana e calcistica. Tuttavia la presenza in rosa di fantasisti del calibro di Francesco Totti e Antonio Cassano non agevola certamente l’inserimento nell’undici titolare.

Dopo una sola stagione e 13 presenze totali, una delle quali nella finale di Coppa Italia contro il Milan, arriva la chiamata della Salernitana, nuovamente in cadetteria. Agli ordini di un giovane Stefano Pioli prima e Angelo Gregucci poi, Bombardini diventa il nuovo idolo della tifoseria granata, con indosso la maglia numero 9 prima e la numero 10 poi. I numeri non sono eccelsi, visti i soli 4 gol, ma il carisma e le giocate del fantasista conducono i granata a raggiungere l’obiettivo salvezza.

Da Bergamo (Atalanta) a Bergamo (Albinoleffe)

Dopo il fallimento della società campana, arriva un’altra importante chiamata, da parte dall’Atalanta, che vuole subito tornare in Serie A dopo la retrocessione del 2005. Obiettivo, ovviamente, raggiunto con un convincente primo posto, nel quale c’è molto di Bombardini. Il giocatore, la stagione successiva si ripeterà anche in massima serie, trascinando la “dea” a una tranquilla salvezza. In seguito passa al Bologna, dove l’allenatore Daniele Arrigoni lo reinventa terzino sinistro in più di un’occasione, con risultati più che soddisfacenti, per poi terminare la propria avventura nel calcio giocato nuovamente a Bergamo, ma sponda Albinoleffe.

Vecchie Glorie: parliamo di Davide Bombardini
Davide Bombardini con la maglia dell’Albinoleffe

Di questa esperienza, durata appena una stagione e mezza, resta “memorabile” un episodio in cui Bombardini, durante il match contro il Portogruaro, ha spinto a terra e rivolto frasi ingiuriose all’arbitro. Gesto che gli è costato, inizialmente, 8 giornate di squalifica inflittegli dal giudice sportivo, successivamente ridotte a 5. Ad ogni modo, a fine stagione raggiunge con i propri compagni l’obiettivo salvezza, avendo la meglio ai playout contro il Piacenza.

Cosa fa oggi Davide Bombardini: dall’annus horribilis 2011 al presente da imprenditore

Una volta appesi gli scarpini al chiodo, passa agli “onori” della cronaca per il suo coinvolgimento nell’inchiesta per calcioscommesse che sconvolge nuovamente il calcio nostrano. Il procuratore federale Stefano Palazzi chiede per Bombardini una condanna di tre anni e sei mesi per illecito sportivo. Alla fine, tuttavia, riesce a cavarsela con soli sei mesi per omessa denuncia. Correva l’anno 2011, e a quanto appena detto si aggiunge, per “Bomba”, anche la separazione dalla compagna ed ex velina Giorgia Palmas, con la quale aveva avuto, tre anni prima, la figlia Sofia.

Vecchie Glorie: parliamo di Davide Bombardini
Davide Bombardini oggi

Attualmente, dopo aver intrapreso la carriera di imprenditore, è molto attivo sui social, dove è protagonista spesso e volentieri delle iniziative dell’amico ed ex compagno Christian Vieri. Il tutto senza mai abbandonare la passione per lo sport che gli ha dato tante soddisfazioni personali, rendendolo amato e rispettato da tutti i tifosi che hanno potuto ammirare dal vivo le sue giocate.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui