Vecchie Glorie: parliamo di Davide Dionigi

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Torna anche oggi l’appuntamento con le Vecchie Glorie del nostro campionato. Dopo avervi parlato di Erjon Bogdani, in questo incontro tratteremo delle vicende di un calciatore che ha girato tutta l’Italia per inseguire il proprio sogno: quello di giocare a calcio. Il protagonista odierno è infatti Davide Dionigi, un calciatore che ha cambiato ben 17 squadre per poter calcare i campi di Serie A e di Serie B. 

Entrato anche nel giro della Nazionale Under-21, il nativo di Reggio Emilia si è attestato in una sola occasione come capocannoniere della nostra serie cadetta, quando indossava la maglia della Reggina (stagione 1996-1997). Il punto più alto della carriera è stato certamente quello appena presentato, dato che queste prestazioni gli hanno garantito una chiamata da parte della Fiorentina

Indubbiamente, non si può affermare che Davide Dionigi abbia avuto dei trascorsi grandiosi all’interno del mondo calcistico. La sua costante presenza all’interno di questo mondo, però, lo rende una Vecchia Gloria del nostro movimento sportivo.

La carriera di Davide Dionigi

Davide Dionigi nasce il 10 gennaio 1974 a Reggio Emilia. Fin da quando è poco più di un ragazzino, entra a far parte del settore giovanile del Modena. All’età di 17 anni, la società decide di aggregarlo al gruppo della prima squadra. Ricoprendo il ruolo di attaccante, anche per i tecnici delle proprie formazioni era stato più semplice inserirlo all’interno dei rispettivi spogliatoi. 

Nel 1991-1992 esordisce in Serie B con la maglia giallo-blu; a seguito della marcatura di un gol in 20 partite, il Milan decide di investire sul talento del classe ’74. I rossoneri pagano al Modena la cifra di 1,5 miliardi di lire e portano a Milano il centravanti emiliano. Aggregato alla Primavera del club, Dionigi non raggiunge mai la prima squadra e nel 1993 viene girato in prestito al Vicenza

I prestiti in giro per l’Italia: Vicenza, Como, Reggiana, Torino e Reggina

Da qui, per il “9”, inizierà una serie di cessioni temporanee a numerose compagini del Bel Paese. In seguito ad una sola presenza con la maglia della Lanerossiil Como lo ingaggia. In Lombardia il ragazzo segna 14 reti in 28 presenze e aiuta i suoi compagni ad ottenere la promozione in Serie B. 

Nel 1994 passa alla Reggiana, esordendo in Serie A nella trasferta poi persa a Napoli (1-0). Dopo 7 presenze e 0 gol, accetta il ritorno al Como, in Serie B, siglando 3 marcature in 23 apparizioni e retrocedendo in C1. Verso la metà del 1994, grazie alle buone prestazioni, Dionigi viene convocato con la Nazionale Under-21. In 7 apparizione con la maglia azzurra, il ragazzo trova anche la via della rete in cinque occasioni. Tornato al Milan, Dionigi viene girato in prestito al Torino: è il 1995. L’anno successivo si trasferisce nel Sud Italia, firmando un contratto con la Reggina.

Vecchie Glorie: parliamo di Davide Dionigi

Proprio a Reggio Calabria, Davide Diongi vive l’annata calcistica più appagante: in 37 presenze, infatti, l’emiliano realizza 24 gol e si laurea capocannoniere del torneo, agguantando anche la salvezza. Grazie alle prestazioni altisonanti, la Fiorentina decide di acquistarne il cartellino e il centravanti si trasferisce all’ombra di Palazzo Vecchio. 

La Fiorentina, il Piacenza, la Sampdoria e il ritorno alla Reggina

Sbarcato sotto la Fiesole, Davide Dionigi non riesce a trovare spazio. Gabriel Omar Batistuta, infatti, lo mette troppo in ombra, facendogli racimolare solamente due presenze in campionato. Proprio per tale motivo, nel 1997-1998 il Piacenza lo acquista e lo inserisce nella rosa che sta disputando la Serie A. 

Nelle tre stagioni piacentine (inizio 1997-1998 – metà 1999-2000), l’ex-Modena realizza 13 gol in 60 presenze, non giocando quasi mai da titolare. Nell’inverno del 1999, poi, il classe ’74 si trasferisce a Genova, sulla sponda blucerchiata della città. Qui totalizza 35 presenze e realizza 12 gol, convincendo nuovamente la Reggina a puntare su di lui. A metà stagione 2000-2001, infatti, la sua ex-squadra lo riporta in Calabria, facendogli indossare la maglia n°33. 

Vecchie Glorie: parliamo di Davide Dionigi

Da gennaio a giugno del 2001, purtroppo, Dionigi non riesce ad incidere e, con soli 6 gol, non salva la compagine dalla retrocessione. Durante il 2001-2002, però, il centravanti si riscatta e in 30 presenze fa registrare 11 reti, guidando i suoi al ritorno immediato in Serie A

L’ultima parte della carriera: da Napoli alla Fidelis Andria

Dopo aver conquistato la massima categoria italiana, il ragazzo di Reggio Emilia si trasferisce a Napoli per giocare nuovamente in cadetteria. Durante le due stagioni in terra campana, Dionigi mette a segno 27 reti (19 il primo anno, 8 il secondo) in 63 apparizioni. Durante la seconda stagione all’ombra del Vesuvio, l’ex-Milan è anche vice-capitano della squadra. 

Nell’estate del 2004, tuttavia, la società napoletana fallisce e il “9” rimane svincolato. A questo punto, l’ormai 30enne torna per la terza volta alla Reggina. Sotto la guida di Walter Mazzarri, però, colleziona solo 10 presenze e a metà anno si trasferisce al Bari. Con 21 gettoni e 4 gol, non incide e nel 2005-2006 passa alla Ternana. Qui realizza 3 marcature e non aiuta la squadra, che a fine anno retrocede in C1. 

Vecchie Glorie: parliamo di Davide Dionigi

Le sue ultime quattro squadre, infine, sono: lo Spezia, il Crotone, il Taranto e la Fidelis Andria. In Liguria Dionigi segna un solo gol e a gennaio passa al Crotone. Anche in Calabria, però, l’attaccante non brilla. Nell’estate del 2007, il nativo di Reggio Emilia firma un biennale con il Taranto, in Serie C1. In due anni Dionigi segna 11 gol e, infine, si trasferisce all’Andria, dove a 36 anni chiuderà la carriera

Davide Dionigi e la carriera da allenatore

Come la carriera da giocatore, anche quella da allenatore, per Dionigi non è una strada semplice. In 10 anni di militanza sulle panchine dei club, infatti, il classe ’74 ha cambiato già ben otto compagini.

Vecchie Glorie: parliamo di Davide Dionigi

Il 9 Novembre 2010, infatti, l’ex-attaccante viene contattato dal Taranto per sostituire Giuseppe Brucato, in Lega Pro Prima Divisione. Firmato un contratto triennale, Dionigi lavora duramente e, dopo essere arrivato secondo in campionato ed aver perso lo spareggio ai play-off contro la Pro Vercelli, rescinde consensualmente il contratto con il club pugliese.

Il salto in Serie B e il ritorno in Lega Pro

Dopo aver lasciato il Taranto, Davide Dionigi firma un biennale con la Reggina, in Serie B. Il passaggio in cadetteria sembra aprire le porte ad un percorso luminoso e vincente, eppure i risultati non assistono il tecnico. Il 5 luglio 2012 l’ex-Reggina acquisisce a Coverciano il patentino di Prima Categoria UEFA Pro, potendo ora ricoprire il ruolo di primo allenatore in una squadra di massima categoria. Il 16 marzo 2013, tuttavia, viene esonerato, perché la squadra non sta mantenendo gli standard prefissati.

Dopo un anno di stop “forzato”, il 12 marzo 2014, Dionigi torna alla guida di un club: la Cremonese. La ripartenza dalla Lega Pro, purtroppo, non è delle migliori perché, pur arrivando ai play-off, non riesce ad agguantare la promozione e, per l’anno successivo, non viene riconfermato. 

Vecchie Glorie: parliamo di Davide Dionigi

Il 1° Marzo 2015, però, il Varese dà un’altra chance al tecnico emiliano, che subentra a Stefano Bettinelli, ma che viene esonerato dopo sole due gare, avendole perse entrambe. 

Tra il marzo 2015 e il marzo del 2018, poi, Davide Dionigi allena il Matera e il Catanzaro, venendo però esonerato dal Matera il 6 ottobre 2015, pur avendo firmato un biennale e dimettendosi dalla guida del Catanzaro. I risultati in terra calabrese, infatti, non sembrano arrivare e il 6 marzo 2018 lascia la squadra all’11esimo posto. 

Davide Dionigi ritorna in Serie B: Ascoli e Brescia

Nonostante le parentesi non felici in Lega Pro, nel 2020 due squadre cadette puntano su di lui, per risollevare i propri progetti tecnici. Il 24 giugno 2020 l’Ascoli lo ingaggia e lo porta in bianconero. Il 24 agosto successivo, tuttavia, viene già esonerato per aver avuto delle divergenze con la società.

Vecchie Glorie: parliamo di Davide Dionigi

Il 10 dicembre successivo, però, il Brescia lo contatta e lo porta in Lombardia. Subentrato a Daniele Gastaldello, che diventa suo collaboratore tecnico, vince la prima partita per 3-1 e riesce anche a rinnovare il proprio contratto fino al 2022. Dopo le sconfitte con Monza e Ascoli, però, il presidente Cellino decide di esonerarlo: è il 3 febbraio 2021. 

Davide Dionigi: l’emblema del calciatore giramondo

Come abbiamo potuto constatare dall’analisi della carriera di Dionigi, il ragazzo emiliano non ha vissuto una carriera tranquilla. I tanti trasferimenti e i pochi picchi di prestazione han fatto sì che il classe ’74 si sia dovuto più volte reinventare. 

Dal Nord al Sud, dal Milan al Napoli, passando anche per il Como la Reggina e, infine, per la Fidelis Andria. Il nativo di Reggio Emilia ha saputo dimostrare che non contano sempre e solo i numeri e che, molte volte, per inseguire il sogno di giocare a calcio, si deve essere disposti a sacrificare anche la stabilità e le certezze. 

Davide Dionigi è proprio il simbolo del calciatore e allenatore giramondo

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