La consueta rubrica “Vecchie Glorie”, targata 11contro11, torna con un altro centrocampista. Un giocatore che, come Mark Bresciano, vanta un passato importante nell’Empoli: Ighli Vannucchi. Trequartista di grande qualità, originario di Prato, egli ha regalato tante emozioni ai propri tifosi, con gol e giocate di ottima fattura. Se nella provincia toscana ha dato più che in qualsiasi altro posto, anche a Venezia, Palermo, La Spezia, Chiavari e soprattutto Salerno viene ricordato con grande affetto. E, come se non bastasse, a differenza di tanti dei suoi ex colleghi, anche oggi, a più di quarant’anni, continua a calcare i campi da gioco, alternandoli con la sua seconda più grande passione: la pesca.
La carriera di Ighli Vannucchi: dagli esordi a Lucca all’esplosione con la Salernitana
Nato il 5 agosto 1977, Ighli Vannucchi cresce calcisticamente in alcune compagini della propria città, prima di passare alla Lucchese. Con i rossoneri esordisce tra i professionisti nel 1996, totalizzando 51 presenze. Nel mentre, va anche a segno per le prime quattro volte in carriera, tra campionato e Coppa Italia. Sin da subito mette in mostra le proprie armi migliori: salto dell’uomo, tiro da tutte le posizioni e visione di gioco fuori dal comune, sempre alla ricerca del compagno da lanciare a rete. Tutte caratteristiche che catturano l’attenzione della Salernitana neopromossa in Serie A. Il club campano acquista in blocco da quello toscano lui e il compagno di squadra Marco Rossi. Entrambi, agli ordini di Delio Rossi prima e Francesco Oddo poi, vengono lanciati sin da subito nella mischia del calcio che conta.
Vannucchi in particolare, all’esordio assoluto in massima serie, insieme ad altri compagni in ascesa come Marco Di Vaio e David Di Michele, regala giocate d’alta classe e trova la via del gol in tre circostanze. Su tutte, spicca la realizzazione nello scontro salvezza vinto contro il Vicenza, che regala solamente l’illusione di poter mantenere la categoria. Sogno sfumato nella sconfitta di Piacenza, all’ultima giornata. Il giocatore, tuttavia, resta in granata anche in cadetteria, totalizzando 83 presenze e 16 reti complessive, prima di passare al Venezia di Walter Novellino, nel gennaio del 2001. Da segnalare, nel 2000, anche un importante traguardo con la Nazionale under-21. Vannucchi, infatti, prende parte alla spedizione in Slovacchia, con gli azzurrini che portano a casa il trofeo imponendosi per 1-3 nella finale contro la Repubblica Ceca.
Da Venezia a La Spezia nel segno della promozione, passando per la gloria di Empoli
All’arrivo in laguna, Ighli Vannucchi centra subito la promozione in Serie A. Tuttavia, in una stagione e mezza, il giocatore pratese non riesce a ripetere le prestazioni di Salerno. Nel 2002, allora, scrive il primo capitolo della sua “storia d’amore calcistica” più importante, passando in prestito all’Empoli neopromosso proprio in massima serie. In totale sono 35 le partite giocate quell’anno, con 4 gol realizzati. Nell’estate del 2003, poi passa all’ambizioso Palermo che punta proprio al ritorno in Serie A, ma è una parentesi che dura appena sei mesi, prima di tornare, stavolta definitivamente, nella compagine azzurra.
A Empoli, Vannucchi diventa idolo incontrastato di una tifoseria orfana di elementi del calibro di Antonio Di Natale e Tommaso Rocchi. Con lui titolare sulla trequarti campo sono tanti e importantissimi i traguardi raggiunti dai toscani. E quelli più rilevanti coincidono con le sue migliori stagioni, con tanto di fascia da capitano al braccio. Nel 2005 contribuisce al ritorno in massima serie con 9 reti, e nel 2007 trascina i suoi a una storica qualificazione in Coppa Uefa con ben 10 assist stagionali. E non è certo l’addio “forzato” dalla scadenza del contratto, nel 2010, a cancellare una bella storia come questa. Il fantasista pratese saluta il club di Fabrizio Corsi dopo otto stagioni, condite da ben 36 gol e 24 assist.
Quando la carriera del centrocampista sembrava ormai al tramonto, tuttavia, arriva un’importante chiamata dallo Spezia, in Lega Pro Prima Divisione. Dopo un brutto infortunio al legamento crociato del ginocchio, riesce a ottenere, con i propri compagni, prima una Coppa Italia di Lega Pro, nel 2012, e poi la vittoria del proprio girone e la conseguente promozione in Serie B nel 2013. Per lui, in totale, 7 gol e un assist in bianconero. Successivamente si accasa alla Virtus Entella prima e al Viareggio poi, terminando la propria esperienza da professionista con altre 10 reti e 3 assist. In totale, nella propria carriera, il bilancio finale è di 76 realizzazioni e 28 assist, che però non possono rendere pienamente l’idea dell’amore, da parte di Vannucchi, per questo sport.
Nel 2015, infatti, dopo un esperienza in Eccellenza, al Real Forte dei Marmi Querceta, sembra voler abbandonare il rettangolo verde definitivamente. Salvo, poi, tornare sui propri passi, rimettendosi in gioco, a quasi 42 anni, all’Unione Quiesa Massaciuccoli prima e all’ASD Spianate Calcio poi, rispettivamente in Seconda e Terza Categoria. Il tutto senza perdere il bellissimo vizio dei gol spettacolari, come si evince da questo video.
Ighli Vannucchi oggi: dalla passione per la pesca all’attività imprenditoriale
Dietro l’Ighli Vannucchi calciatore, come è giusto e naturale che sia, c’è anche un uomo che, attualmente, non solo si dedica alla propria famiglia, ma anche ad alcune passioni. Da ciò che si evince soprattutto sui profili social dell’ex Empoli, la pesca è molto più di un hobby per lui. Sky, infatti, gli affida addirittura la conduzione della trasmissione Buona Pesca, nel quale unisce, di conseguenza, l’utile al dilettevole, portandola poi avanti su un apposito canale YouTube.
Oltre a questo, intraprende anche la carriera di imprenditore. Vannucchi ha aperto, infatti, una catena di abbigliamento sportivo, prestandosi anche come modello, nella propria terra di origine. Il tutto sempre con la stessa identica passione, nonché una spiccata simpatia, che l’hanno portato a farsi amare non solo dai propri tifosi ma anche da tutti gli appassionati di calcio.