Dopo avervi narrato le vicende di Francesco Toldo e di Julio Cruz, oggi torna la rubrica intitolata alle Vecchie Glorie del campionato di Serie A. In quest’appuntamento, andremo ad analizzare la carriera sportiva di un calciatore cileno, che ha giocato sia nel Real Madrid che nell’Inter: Ivan Zamorano.
Il classe ’67 ha vissuto una vita divisa tra il Sudamerica e l’Europa, avendo percorso i primi passi nel mondo del calcio in Cile ed essendosi trasferito prima in Svizzera e poi in Spagna ed Italia. Al San Gallo, il n°9 ha segnato 34 gol in 56 presenze, facendosi notare dal Siviglia, che lo ha acquistato e lo ha fatto entrare all’interno dell’elite del calcio.
Con la maglia del Real Madrid, Zamorano ha vinto un campionato spagnolo (1994-1995), una Coppa di Spagna (1992-1993), una Supercoppa spagnola (1993) e una Coppa Ibero-americana (1994); con la casacca nerazzurra dell’Inter, invece, il cileno ha vinto una Coppa UEFA, suo unico trofeo internazionale.
La carriera di Ivan Zamorano
Ivan Zamorano nasce a Santiago del Cile il 18 gennaio del 1967. La prima squadra che gli offre un contratto professionistico è il Club Deportes Cobresal, con il quale compie la trafila delle giovanili, dal 1983 al 1985. Proprio in quest’anno, invece, il ragazzo di Santiago esordisce in massima serie, dopo essere stato aggregato alla prima squadra.
Il Club Trasandino e lo sbarco in Europa
Nel 1986 Zamorano va in prestito al Club Deportivo Trasandino, che gioca in Serie B cilena, dimostrando di possedere delle capacità fuori dal normale. In 29 presenze, il classe ’67 segna 27 gol, mantenendo la media di un gol a partita anche in Coppa. L’anno successivo, quindi, nel 1988 il San Gallo, formazione svizzera, decide di acquisirne le prestazioni sportive.
Nel corso del primo campionato (1989-1990), l’ex-Cobresal vince la classifica dei marcatori grazie ai 23 centri, rimanendo poi anche l’anno successivo ed attirando le attenzioni dei club spagnoli. A metà stagione ’90-’91, quindi, il cileno si trasferisce al Siviglia, disputando una sola stagione e mezzo con quella maglia. In 63 presenze, il bomber sudamericano segna 23 reti, facendo innamorare di sé il Real Madrid.
Le stagioni al Real Madrid e all’Inter
Ai Blancos Ivan Zamorano diventa un calciatore di caratura internazionale. Dal 1992-1993 al 1995-1996, infatti, solleva numerosi trofei personali e di squadra. Nel ’92-’93 vince laa Coppa di Spagna, nel 1993 la Supercoppa spagnola, nel ’94 la Coppa Ibero-americana e nel ’94-’95 anche il Campionato spagnolo, laureandosi capocannoniere con 28 gol (conditi da ben 6 assist). Come se non bastasse, viene anche eletto miglior giocatore straniero dell’anno e, nel 1995, è entrato nella top-30 della classifica del Pallone d’Oro.
Grazie alle altisonanti prestazioni, l’Inter, nell’estate del 1996, decide di acquistarlo, per la cifra di 4 miliardi di lire. Nel 1997 e nel 1998, Ivan Zamorano arriva in finale di Coppa UEFA, segnando in entrambe le occasioni. Contro lo Schalke 04, però, nel ’97, la sua marcatura non basta per sollevare il trofeo; nel ’98, invece, riesce ad andare a segno e a sollevare il suo primo ed unico trofeo interista.
Nell’arco delle sue cinque stagioni milanesi, il classe ’67 ha segnato 41 gol e fornito 19 assist in 150 presenze. La sua media realizzativa, dunque, si è abbassata, ma a Milano il ragazzo di Santiago si è fatto apprezzare per la voglia di far parte della squadra e per la grinta e la tenacia che ha sempre messo in campo, quando chiamato in causa.
La particolarità della sua avventura all’Inter, che poi ha ispirato tanti altri giovani calciatori, è stata quella relativa al numero di maglia. Nelle sue prime annate, infatti, il cileno ha indossato la casacca n°9. Tuttavia, con l’arrivo di Ronaldo, il centravanti ha dovuto cambiare il suo numero, optando per il 18. Prima di scendere in campo, però, Zamorano apponeva un “+” tra i due numeri, facendo risultare come somma il “9”, che gli era appartenuto in passato.
Nel 2001, infine, Ivan ha lasciato l’Inter e l’Italia, tornando in America. Dapprima in Messico, con l’América, dal 2001 al 2003, e poi con il Colo-Colo, Zamorano ha chiuso la sua carriera calcistica. Nel 2003, quindi, l’ex-Real Madrid ha appeso le scarpe al chiodo.
Ivan Zamorano e la Nazionale cilena
Con la sua Nazionale, Ivan Zamorano ha disputato 69 partite ed è andato in gol in 34 occasioni. Grazie a queste sue marcature, il classe ’67 è il quarto marcatore All-Time della rappresentativa sudamericana, dietro ai connazionali Alexis Sanchez, Edu Vargas e Marcelo Salas.
Con La Roja Zamorano ha disputato tre grandi tornei internazionali: la Coppa America del 1987, in Argentina, classificandosi al secondo posto; la Coppa America del 1991, in Cile, arrivando terzo; e il Campionato del Mondo di calcio del 1998, quando è stato eliminato dal Brasile agli ottavi di finale. Inoltre, sempre con la rappresentativa, Zamorano ha giocato il torneo olimpico del 2000, a Sydney, vincendo la classifica marcatori (con 6 reti) e vincendo la medaglia di bronzo.
La vita al di fuori del calcio
Ivan Zamorano, come detto anche in precedenza, si è ritirato nel 2003. Da quel momento, l’ex-Inter si è dedicato ad alcuni progetti sportivi e privati. Quello più importante, indubbiamente, è stato quello familiare: qualche anno prima, infatti, il classe ’67 aveva sposato la stilista Maria Albero, dalla quale aveva già avuto due figli.
In campo calcistico, Zamorano ha costruito e fondato un centro sportivo, a Santiago del Cile, nel 2007. Denominata Ciudad Deportiva Ivan Zamorano, la struttura ospita campi da calcio, piste olimpiche, palestre, un centro medico e anche un centro di studi per le discipline sportive.
Parallelamente, il ragazzo di Santiago è entrato in società con un suo ex-compagno di squadra, Hugo Rubio, e si gettato nel mondo degli affari. Il centravanti è diventato un procuratore sportivo, rappresentando numerosi atleti (i più famosi sono Maldonado e Tapia).
Infine, Ivan Zamorano ha anche lavorato come opinionista per ComoTV, per le partite di qualificazione mondiale della CONMEBOL.
Considerazioni finali sulla vita di Ivan Zamorano
Zamorano è stato un ottimo attaccante, che è riuscito a far innamorare di sé i tifosi di tantissime squadre per le quali ha giocato. Con il San Gallo e il Real Madrid ha gonfiato le reti avversarie con una costanza micidiale; con l’Inter, invece, è risultato importantissimo come uomo-squadra.
L’invenzione di apporre il “+” tra i due numeri che portava sulla maglia, lo ha sicuramente fatto passare alla storia. Ivan Zamorano, infatti, è stato un centravanti davvero forte, che è riuscito a sollevare trofei nazionali ed internazionali, sfoggiando sempre un grande sorriso ed essendo riconosciuto come una persona davvero umile.