Dopo aver archiviato la pratica difensori, si passa di nuovo ai portieri. Per la rubrica “Vecchie Glorie” – targata 11contro11 – approfondiremo la carriera di Luca Bucci, ex portiere classe 1969, che ha militato con non poche squadre, lasciando però il “cuore” soprattutto a Parma e a Torino. Attualmente preparatore atletico dei portieri, prima nel club parmigiano e poi al Bologna, ha dimostrato un attaccamento al mondo del calcio, il quale ha accompagnato al sua vita. Con i crociati è riuscito anche a togliersi qualche soddisfazione, vincendo fuori dall’Italia ed imponendosi, così, in terra europea.
Luca Bucci: i primi anni
Dopo aver parlato di Nicola Legrottaglie, Mauro Milanese e Christian Panucci, si passa di nuovo ai portieri, prendendo stavolta in esame il percorso calcistico di un estremo difensore affidabile e tra i “migliori in Italia” in quegli anni.
Nato a Bologna il 13 Marzo 1969, Luca Bucci muove i suoi primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili del Parma, per poi passare in prima squadra, nel 1986. La prima stagione si conclude con una sola presenza e a Luglio del 1987 viene girato in prestito alla Pro Patria, in Serie C2. Anche qui scende in campo anche qui in una sola occasione, rimanendovi appena qualche mese. Infatti a Novembre dello stesso anno giunge al Rimini, in Serie C1, contando ancora una sola apparizione.
Nella stagione 1988/1989 ritorna al club parmigiano, dove rimarrà per due stagioni in Serie B. Prima annata con zero presenze, seconda con 4 gettoni e 3 gol subiti.
Mandato allora ancora una volta in prestito alla Casertana, contando una sola presenza in Serie C1. Ottenuta la promozione in cadetteria, Bucci diviene il titolare della squadra e gioca ben 36 match, dimostrando ottime doti. Passa poi alla Reggiana, con la quale vince il campionato di Serie B, giocando 36 partite con soli 15 gol subiti.
Il ritorno al Parma in Serie A
Al termine delle numerose esperienze, viene richiamato dal Parma per la giocare la Serie A, nella stagione 1993/1994. L’esordio arriva il 29 Agosto 1993, contro l’Udinese, in una gara vinta senza subire gol, all’età di 24 anni. Da lì giocherà ben tre stagioni e mezzo, da autentico protagonista.
Sono anche annate molto positive per il Parma, che vince Coppa UEFA (1994/1995) e Supercoppa UEFA (1993).
La sua carriera con il Parma sembra andare bene ma, nel 1997, perde la titolarità in favore del 17enne Gigi Buffon, il quale, in poco tempo, dimostrerà a tutti il proprio valore. Per questo, a Gennaio si trasferisce in prestito al Perugia, sempre in Serie A, dove conclude la sua stagione. Appena tornato a Parma, viene definitivamente ceduto al Torino, che ne acquista il cartellino.
Luca Bucci: dal Torino al Napoli
Arrivato in granata, l’aria che si respira è sicuramente diversa. Il Torino si trova in Serie B ma ha il chiaro obiettivo di tornare nel “calcio che conta”. Luca Bucci sarà molto utile alla causa. Infatti diventerà un protagonista del club per ben cinque stagioni e mezzo, partendo proprio dalla cadetteria.
Da Gennaio del 1998 alla fine del 2003, con Luca Bucci che disputa una stagione e mezza in Serie B, per poi salire in Serie A per un anno. Altra amara retrocessione ed una promozione immediata.
Un totale di 175 presenze e 196 reti subite, con un campionato di Serie B vinto nel 2000/2001.
Alla fine del 2003, passa all’Empoli, compagine con cui non riesce a giocare molto poiché stroncato da un infortunio che lo tiene lontano dai campi da Marzo 2004 a Giugno. Appena 19 apparizioni complessive in Serie A, troppo poco per convincere il club a tenerlo con sé, anche a causa della retrocessione.
Per questo, al termine della stagione, Luca Bucci si ritrova svincolato e a bussare alla sua porta è di nuovo il Parma, con il quale rimarrà dal 2004 al 2008, trovandosi prima a fare da vice a Lupatelli e poi titolare nella seconda parte del girone d’andata. Con la cessione (tramite scambio) di Lupatelli e l’arrivo di Matteo Guardalben, il portiere classe ’69 perde di nuovo il posto da titolare, per sole 7 apparizioni, dato che il nuovo arrivato si fa male.
Nella stagione 2006/2007 si trova dietro a De Lucia e nella stagione successiva fa da panchinaro alternandosi con Pavarini. Conclusa anche l’ultima stagione, con la retrocessione, Luca Bucci è di nuovo nella lista degli svincolati e a chiamarlo è il Napoli, con il quale però giocherà una sola gara, divenendo il quinto portiere di quella stagione con il club partenopeo.
All’età di 40 anni e 36 giorni, Luca Bucci è il portiere più “anziano” a giocare in Serie A, il 19 Aprile 2009. Record poi superato negli anni successivi.
Terminato il campionato, il portiere classe 1969 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato, a poco più di 40 anni, dopo diverse avventure in Italia.
Parentesi nazionale
Con la nazionale azzurra Luca Bucci conta appena tre gettoni, nonostante sia stato convocato in ben 25 occasioni, tra il 1994 e il 1996. Guadagna un secondo posto ai Mondiali 1994, dopo la sconfitta contro il Brasile, senza mai giocare.
Nel 1996 invece, nel match valido per le qualificazioni agli Europei 1996, viene espulso dopo 9 minuti, mettendo fine alla sua partita e alla sua avventura con la maglia azzurra.
Luca Bucci e il suo presente
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Luca Bucci si è rimboccato le maniche e ha continuato ad investire il suo tempo nel mondo del calcio. Il 5 Aprile 2011 diviene preparatore dei portieri del Parma, per poi passare nel 2015 al Bologna, sempre in qualità di preparatore atletico, nello staff di Donadoni.
Riesce poi a rimanere con il club emiliano sia sotto la guida di Filippo Inzaghi che sotto quella attuale di Sinisa Mihaijlovic.
Professionalità, attaccamento al mondo del calcio, serietà, voglia di mettersi in gioco. All’età di 52 anni Luca Bucci è ancora l’uomo attivo che conosciamo.