Vecchie Glorie: parliamo di Morgan De Sanctis

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Dopo aver narrato le vicende sportive di Sebastien Frey, oggi parleremo di un altro grande portiere italiano, che con le maglie di Udinese e Napoli si è fatto conoscere in tutta la nostra penisola. Morgan De Sanctis, infatti, ha giocato otto stagioni in Friuli Venezia Giulia e quattro annate all’ombra del Vesuvio, giocando la Champions League ed ottenendo la chiamata in Nazionale in occasione di quattro rassegne internazionali.

Famoso per il carisma e la tenacia, il portiere abruzzese è diventato “grande” indossando la maglia bianconera dell’Udinese. La Champions League e le esperienze con la rappresentativa azzurra Under-21 hanno contribuito nella crescita dell’estremo difensore. Le esperienze estere con Siviglia e Galatasaray lo hanno temprato e, al ritorno in Italia, Napoli e Roma hanno scelto di puntare sulla sua esperienza e qualità.

Vecchie Glorie: parliamo di Morgan De Sanctis

Morgan De Sanctis ha ripagato la fiducia dei due club nostrani: prima ha guidato i partenopei fino agli ottavi di finale di Champions League (vincendo anche una Coppa Italia); poi ha raggiunto il record di imbattibilità con i giallorossi. 

La carriera di Morgan De Sanctis

Morgan De Sanctis nasce il 26 Marzo 1977 a Guardiagrele, un paesino in provincia di Chieti, in Abruzzo. Grazie anche al fratello Rocco, fin da piccolo, il classe ’77 si avvicina al mondo del calcio. La prima squadra “di livello” che lo accoglie tra le proprie fila è il Pescara. Dal 1994 al 1997 De Sanctis milita nella primavera del club, salvo poi esordire in Serie B pur essendo il terzo portiere. I due titolari, infatti, si infortunano e l’estremo difensore della primavera è chiamato al grande salto: contro il Venezia, De Sanctis para addirittura un calcio di rigore a Christian Vieri.

All’età di 20 anni, il forte prospetto chietino viene ingaggiato dalla società più vincente d’Italia: la Juventus. Per 1,5 miliardi di lire i bianconeri acquistano il suo cartellino e lo portano in Piemonte. Nella stagione ’97-’98, il n°17 è chiuso da Peruzzi e Rampulla: a fine anno, tuttavia, il ragazzo potrà vantare di esser arrivato in finale di Champions League e di aver vinto il suo primo, ed unico, scudetto. Il 6 Dicembre 1998, infine, De Sanctis esordisce in maglia bianconera, a causa dell’infortunio dei primi due portieri, giocando anche altre tre partite (due in campionato ed una in Coppa Italia). 

Vecchie Glorie: parliamo di Morgan De Sanctis

Il passaggio all’Udinese e la parentesi estera

Dopo sole quattro apparizioni con la Juventus, nell’estate del 1999 l’Udinese si fa avanti e punta il 22enne abruzzese. Tra primo e secondo anno, De Sanctis gioca solo in undici occasioni, sollevando però, nell’estate del 2000, la Coppa Intertoto. Alla fine della stagione 2001-2002 l’estremo difensore gioca ben dieci gare e diventa la prima scelta della formazione friulana. Dal 2002-2003, per cinque annate, sarà il titolare dell’Udinese, giocando 194 gare e scendendo in campo sia in Coppa Uefa (10 presenze) sia in Champions League (8 apparizioni). 

Nel luglio del 2007, però, i rapporti con la società si incrinano e, grazie ad un cavillo legale, Morgan De Sanctis riesce a rescindere il proprio contratto con la formazione del patron Pozzo. Conseguentemente, firma un contratto con il Siviglia, trasferendosi in Spagna. In terra iberica, il n°13 disputa solamente 13 partite, vestendo però la casacca andalusa in una gara di Champions League, il 12 Dicembre 2007, contro lo Slavia Praga. 

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L’anno successivo, gli spagnoli decidono di mandare il 31enne in prestito, per ringiovanire la propria rosa. Il Galatasaray decide di puntare su De Sanctis, che si trasferisce in Turchia. Il 17 Agosto 2008 vince la Supercoppa di Turchia, nonostante non scenda in campo. Per tutto l’arco della stagione, poi, l’ex-Udinese sarà il titolare inamovibile dei giallorossi.

Napoli e Roma: i record e la Coppa Italia

Il 24 Luglio 2009, dopo essere rientrato al Siviglia, passa al Napoli per 1,7 milioni di euro. Il 16 Agosto 2009 esordisce in maglia azzurra, in una gara di Coppa Italia; durante l’arco della stagione para ben tre rigori e mantiene la porta inviolata per 588 minuti, vincendo anche il Pallone d’Argento, premio assegnatogli per le doti e le qualità morali.

Con il Napoli, il classe ’77 taglia alcuni traguardi importanti. Nel 2010-2011, infatti, raggiunge la qualificazione in Champions League; stabilisce il record di 76 partite giocate consecutivamente (risultando l’unico di tutta la Serie A a disputare due interi campionati da titolare); stabilisce il record di imbattibilità, toccando i 799′ e superando il primato stabilito da Luciano Castellini nell’81-’82; infine, il 7 Giugno 2011 solleva il trofeo Rocky Marciano, assegnato allo sportivo abruzzese dell’anno.

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Nel 2011-2012, poi, insieme agli azzurri raggiunge gli Ottavi di finale di Champions League, dopo aver parato, il 18 Ottobre dello stesso anno, un calcio di rigore a Mario Gomez, attaccante del Bayern Monaco. A fine stagione, il 20 Maggio 2012, solleva il suo unico trofeo napoletano: la Coppa Italia.

Dopo un’ulteriore stagione in maglia partenopea, il 25 Luglio 2013, per 500.000 euro, passa alla Roma. Il 25 Agosto esordisce con i giallorossi e, subito, stabilisce l’ennesimo record. Morgan De Sanctis, insieme ai capitolini, raggiunge le dieci vittorie consecutive, con un solo gol subito. Nel 2014-2015 scende in campo in trentacinque occasioni, subendo “solo” ventisei gol; inoltre raggiunge un rapporto di 76% tra tiri ricevuti e reti subite. Purtroppo, però, l’annata successiva, Szczesny gli toglie il posto da titolare e lo relega in panchina.

Monaco e il ritiro dal calcio giocato

In estate, quindi, De Sanctis cerca l’ultima chiamata della propria carriera. Il Monaco, squadra francese, il 13 Luglio 2016 lo ingaggia e lo porta nel principato monegasco. Il 6 dicembre esordisce in Champions League e gioca contro il Bayer Leverkusen. Il 26 Aprile del 2017 disputa da titolare la semifinale di Coppa di Lega francese, perdendo per 5-0 contro il PSG. A fine anno, Morgan De Sanctis annuncia il ritiro dal calcio giocato.

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Morgan De Sanctis e la Nazionale italiana

Non solo le squadre di club han creduto tanto in Morgan De Sanctis, bensì anche la rappresentativa del nostro paese ha affidato spesso al classe ’77 un ruolo di prim’ordine all’interno delle competizioni internazionali. L’avventura del nativo di Guardiagrele con la maglia azzurra comincia nel biennio 1998-2000, quando il n°22 è il secondo di Christian Abbiati. Nel 2000 partecipa all’Europeo di categoria, poi vinto dagli azzurrini, ed anche alle Olimpiadi di Sydney, durante le quali l’Italia viene eliminata ai quarti di finale.

Il 30 Marzo 2005, all’età di 28 anni, De Sanctis esordisce con la Nazionale maggiore, a Padova, contro l’Islanda. Nel 2006, inoltre, viene prima inserito all’interno dei pre-convocati per il Mondiale ma poi escluso dal CT Marcello Lippi, che gli preferisce Peruzzi ed Amelia. 

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Donadoni, durante la sua gestione, convoca spesso De Sanctis, seppur relegandolo al ruolo di terzo estremo difensore. Nonostante la veste da comprimario, il calciatore del Galatasaray prende parte ad Euro2008. Tornato Marcello Lippi sulla panchina della Nazionale, De Sanctis viene ancora convocato: il ragazzo abruzzese partecipa alla Confederations Cup del 2009 e al Mondiale del 2010.

Dopo un’assenza lunga un anno, il 4 Agosto 2011, sotto il comando tecnico di Cesare Prandelli, torna tra i convocati nel match contro la Spagna, a Bari. L’11 Ottobre successivo gioca nuovamente da titolare, contro l’Irlanda del Nord, a Pescara, sua terra d’origine. Infine, il 26 Marzo 2013, in occasione del suo 36esimo compleanno, dopo la gara contro Malta, annuncia il ritiro dalla Nazionale

Il presente di Morgan De Sanctis

Ancor prima di ritirarsi dalle scene calcistiche, De Sanctis si lega alla moglie Giovanna, dalla quale ha due figlie: Sara e Anastasia. La famiglia del ragazzo abruzzese, inoltre, è legata all’universo del pallone anche tramite il fratello di Morgan, Rocco, un abile preparatore atletico, con un passato anche nell’Udinese. 

La vita del classe ’77 al di fuori del rettangolo di gioco inizia il 7 Agosto 2017, poco dopo l’annuncio del ritiro. La Roma, infatti, lo ingaggia e lo nomina Team Manager della squadra. In autunno, poi, comincia il corso per allenatori UEFA, per poter allenare tutte le formazioni giovanili, le prime squadre fino alla Serie C e per poter diventare allenatore in seconda anche in A e B.

Vecchie Glorie: parliamo di Morgan De Sanctis

Il 15 Dicembre ottiene il patentino per allenatori e un anno più tardi, ad inizio dicembre 2018, sostiene l’esame finale da Direttore Sportivo al centro tecnico di Coverciano. Nell’estate del 2020, quindi, sostituisce Petrachi come DS dei capitolini, diventando poi, in un secondo tempo, il vice del nuovo responsabile romanista, Tiago Pinto. Nel Settembre del 2020, poi, ottiene l’abilitazione definita con il titolo di Allenatore Professionista di Prima Categoria – Uefa Pro. Infine, ottiene l’incarico di curare i rapporti con il vivaio giallorosso e l’onere di inserire i giovani romanisti all’interno del gruppo della prima squadra.

Proprio pochi mesi fa, Morgan De Sanctis è stato vittima di un brutto incidente stradale. Il 6 Gennaio 2021, in uno scontro automobilistico, l’ex-portiere del Napoli è rimasto severamente ferito. Il ragazzo abruzzese ha subìto delle fratture multiple alle costole e ai dorsali, a causa dei quali si è dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico per asportare la milza. Nonostante questo, il classe ’77 non s’è dato per vinto e ha continuato a lavorare, anche se lontano dal campo, al fianco della dirigenza romanista. 

Morgan De Sanctis, esperienza e carisma a servizio dei compagni

Indubbiamente la carriera di De Sanctis è stata davvero ricca di gioie e di esperienze. Tra Italia, Spagna e Turchia, il portiere abruzzese ha disputato 633 incontri totali e ha stabilito un particolare record tra i calciatori nostrani. Il nativo di Guardiagrele, infatti, grazie alle apparizioni in Champions League con Udinese, Siviglia, Roma, Udinese e Monaco è l’unico nazionale italiano ad aver partecipato alla massima competizione europea con cinque squadre differenti. 

Le partecipazioni ad Euro2008, alla Confederations Cup del 2009 e al Mondiale del 2010 sono il biglietto da visita dell’abile classe ’77. Morgan De Sanctis, infatti, non avrà disputato tante gare in Azzurro ma è sempre stato un calciatore affidabile e carismatico. Non è da tutti, infatti, poter vantare delle convocazioni a delle rassegne internazionali con la maglia della propria nazionale. De Sanctis ci è riuscito e ha dimostrato che il lavoro, la costanza e la dedizione sono fondamentali per raggiungere obiettivi grandiosi e prestigiosi.

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