Vecchie Glorie: parliamo di Salvatore Bocchetti

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Dopo aver parlato mercoledì scorso della storia Roberto Cravero, oggi la rubrica “Vecchie Glorie” targata 11contro11 vuole soffermarsi sulla carriera di un ragazzo italiano, divenuto grande con la maglia del Genoa: Salvatore Bocchetti.

Il giocatore nativo di Napoli, in realtà, è cresciuto nell’Ascoli e poi la maggior parte delle proprie vicende calcistiche le ha vissute in terra russa, in un primo momento con la maglia del Rubin Kazan, successivamente con quella dello Spartak Mosca.

Vecchie Glorie: parliamo di Salvatore Bocchetti

Abile difensore centrale, Salvatore Bocchetti può anche ricoprire il ruolo di terzino sinistro, questo grazie alla sua abilità nel giocare con il piede mancino. I trascorsi in Nazionale sono di primissimo livello e le esperienze con la maglia azzurra non possono che essere motivo d’orgoglio per il ragazzo di Secondigliano.

La carriera di Salvatore Bocchetti

Salvatore Bocchetti nasce il 30 Novembre 1986 a Secondigliano, Napoli. Fin dalla tenera età capisce di avere una grandissima passione per il gioco del calcio. Dagli esordi della propria carriera fino ai 13 anni, il classe ’86 gioca nel Piscinola, una squadra della propria città. Successivamente si trasferisce all’Internapoli, passando poi alle giovanili dell’Ascoli, nel 2001. 

Dal 2001 al 2005 il talentuoso difensore centrale milita nelle rappresentative del club bianconero e nel 2005 coglie la sua prima esperienza in prima squadra. La società marchigiana lo manda in prestito al Lanciano, in Serie C1, per far sì che il ragazzo napoletano possa guadagnare esperienza. Tornato nel 2006 al campo-base, Bocchetti esordisce in Serie A. Questa sarà solo la prima delle due presenze con la maglia dell’Ascoli.

Nel Gennaio 2007, infatti, a metà stagione, si trasferisce al Frosinone, in comproprietà. La squadra ciociara riscatta la metà del cartellino per 400.000 euro, volendo puntare sul prospetto italiano. Nel Giugno del 2008, però, dopo aver acquistato dai bianconeri la totalità del cartellino (per 1,5 milioni di euro), i laziali decidono di vendere il proprio centrale di difesa al Genoa.

L’avventura al Genoa e gli esordi in Russia

In Liguria l’ambientamento di Salvatore Bocchetti è strepitoso, sia per velocità che per familiarità con l’ambiente. Mister Gian Piero Gasperini, fin da subito, lo schiera titolare all’interno della difesa a tre. Come centrale di sinistra, il classe ’86 stabilisce un’intesa incredibile con Matteo Ferrari e Giuseppe Biava. Talmente incredibile il rapporto con la squadra che, a fine stagione 2008-09, i rossoblù conquistano il pass per l’Europa League.

Nel 2009-10 Gasperini affianca all’ex-Ascoli un terzino forte e talentuoso: Domenico Criscito. Tra Salvatore Bocchetti e il futuro capitano del Grifone si crea legame molto forte, che in campionato permette di raggiungere buoni risultati. L’ingresso nei primi dieci posti della graduatoria è motivo d’orgoglio, dato anche l’impegno europeo.

Vecchie Glorie: parliamo di Salvatore Bocchetti

Il 29 Agosto 2010, per 9,5 milioni di euro, il Rubin Kazan sceglie di acquisire le prestazioni sportive di Salvatore Bocchetti, puntando sul ragazzo italiano per rilanciare il proprio progetto tecnico. Il giovane campano firma quindi un contratto della durata di tre anni e mezzo. Un mese più tardi, il 29 Settembre, esordisce in Champions League, nella gara pareggiata 1-1 contro il Barcellona.

Il 2 Ottobre 2011, all’inizio della stagione successiva, Bocchetti segna la sua prima doppietta russa, contro il Tom Tomsk. A fine anno le apparizioni saranno ben 32, con 5 gol all’attivo e la vittoria del primo titolo della sua carriera: la Coppa di Russia. Il 14 Luglio 2012, infine, raggiunge il massimo traguardo della sua parentesi al Rubin Kazan. In Finale di Supercoppa russa, il difensore centrale italiano realizza il gol dell’1-0 e aiuta i compagni a sollevare il trofeo, sconfiggendo i rivali dello Zenit San Pietroburgo.

Lo Spartak Mosca e il ritorno in Italia

Il 25 Gennaio 2013 un’altra compagine russa mette gli occhi sul centrale napoletano: è lo Spartak Mosca. La società della capitale paga 4,5 milioni di euro per assicurarsi il cartellino di Bocchetti e lo porta all’ombra del Cremlino. Il 10 Marzo compie l’esordio con la nuova maglia e dopo 12 presenze in Premier Liga e una in Coppa di Russia, l’ex-Genoa si rompe il legamento crociato del ginocchio sinistro.

Il 27 Gennaio di due anni dopo, a seguito di sole cinque presenze in maglia bianco-rossa, Salvatore Bocchetti ritorna in Italia. Il Milan lo ingaggia per la seconda parte dell’annata 2015-2016, facendolo giocare però in sole nove occasioni. Il prestito non viene allungato e il ragazzo è “costretto” a tornare in Russia.

Dalla stagione 2015-2016 alla fine del 2019, Bocchetti gioca con la maglia della squadra moscovita, diventando anche capitano dei bianco-rossi e vincendo il titolo di Campione di Premier Liga alla fine del 2017. Grazie alla vittoria del campionato, la squadra si gioca anche la Finale di Supercoppa, nel 2017. Bocchetti e compagni sconfiggono la Lokomotiv Mosca nel Derby della capitale e sollevano il secondo trofeo.

Vecchie Glorie: parliamo di Salvatore Bocchetti

Il ragazzo italiano scende in campo anche nelle competizioni internazionali: ben quattro i match giocati in Champions League (tre nella fase a gironi e uno durante le qualificazioni); sette le presenze in Europa League (cinque nei gironi e due nel turno preliminare). Dopo aver collezionato 115 presenze, cinque gol e 10.109 minuti con lo Spartak Mosca, il classe ’86 torna definitivamente in Italia.

Il 25 Luglio, infatti, dopo essersi svincolato dall’accordo con la compagine russa, il difensore centrale firma con l’Hellas Verona un contratto valido fino al 30 Giugno 2021. Nella stagione 2019-2020 l’ex-Rubin Kazan scende in campo solo cinque volte, a causa dei numerosi infortuni occorsogli. 

L’esperienza in Nazionale di Salvatore Bocchetti

Il 25 Marzo 2008, mentre è un calciatore del Genoa, Bocchetti viene convocato con l’Under-21 italiana. L’esordio avviene nella gara contro l’Azerbaigian, a Baku. Con Pierluigi Casiraghi come tecnico, il classe ’86 diventa titolare inamovibile e nell’estate del 2008 vince un titolo con la maglia azzurra: il Torneo di Tolone. Insieme alla rappresentativa olimpica dell’Italia, poi, disputa i giochi di Pechino, nell’estate del 2008.

Nel 2009 il CT Marcello Lippi lo nota e lo convoca con la Nazionale Maggiore. Il 28 Marzo e il 1°Aprile 2009 è in panchina, durante i match contro Montenegro ed Irlanda. Proprio per lo scarso impiego, nel 2009, a 22 anni, Bocchetti gioca l’Europeo Under-21 in Svezia, durante il quale gli azzurrini vengono eliminati in Semifinale. 

Vecchie Glorie: parliamo di Salvatore Bocchetti

L’esordio in Nazionale avviene il 10 Ottobre 2009, quando il calciatore del Rubin Kazan subentra a Fabio Grosso, nel secondo tempo di Irlanda-Italia (1-1), gara valida per le qualificazioni al Mondiale. Il 14 Ottobre, poi, disputa la seconda gara con la casacca azzurra, la prima da titolare (contro Cipro). Il mister della Nazionale italiana, Marcello Lippi, vede in Bocchetti una guida tecnica e carismatica: il ragazzo ottiene la convocazione per partecipare al Campionato del Mondo in Sudafrica.

Infine, il 13 Maggio 2012, dopo due anni di assenza dai convocati, Cesare Prandelli lo inserisce nella lista dei pre-convocati per Euro2012, salvo poi escluderlo il 29 Maggio successivo.

Il presente di Salvatore Bocchetti

Oggi, il 34enne di Napoli sta ancora giocando nel campionato di Serie B italiana. Il cartellino è proprietà dell’Hellas Verona, ma nella stagione 2020-2021, il centrale difensivo ha vestito la maglia del Pescara Calcio. Purtroppo il torneo non s’è concluso nel migliore dei modi per i ragazzi di Grassadonia, che non sono riusciti a guadagnare la permanenza in cadetteria.

Vecchie Glorie: parliamo di Salvatore Bocchetti

Il futuro del difensore azzurro è ancora incerto e tutto da scrivere. Il contratto con l’Hellas Verona scadrà alla fine di quest’anno e ancora gli accordi per un eventuale rinnovo non sono stati trovati. Di certo, però, se anche la storia d’amore tra Salvatore Bocchetti e il calcio dovesse concludersi a fine giugno 2021, non ci sarebbe alcun rammarico o rimpianto, da parte di un professionista così serio e dedito al sacrificio.

Il classe ’86 ha dimostrato di poter essere protagonista in ogni squadra, dalla più blasonata a quella più in difficoltà. Il campionato di Premier Liga, le due Supercoppe e la coppa di Russia sono solo quattro trofei, che non possono descrivere la forza e il talento del nativo di Secondigliano. L’esperienza che Bocchetti può portare all’interno di uno spogliatoio risulterebbe fondamentale, anche per una compagine neopromossa che vuole puntare alla salvezza. Del resto, non tutti i calciatori possono vantare nel proprio curriculum sportivo la convocazione per un Campionato del Mondo

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