Nell’ultimo appuntamento con la rubrica “Vecchie Glorie”, abbiamo presentato la storia di Fabio Simplicio. Quest’oggi, invece, parleremo di un calciatore giapponese, ritenuto dagli addetti ai lavori uno dei più grandi giocatori nipponici di sempre: Shunsuke Nakamura. Il classe 1978 si è distinto, in Europa, con le maglie di Reggina e Celtic Glasgow, salvo poi far ritorno in patria per concludere nella terra del Sol Levante la propria trionfale carriera.
Shunsuke Nakamura è stato il secondo calciatore giapponese ad aver preso parte ad una partita di Champions League, apparizione fatta registrare con la casacca degli scozzesi. Inoltre, nel 2007, è stato inserito all’interno della shortlist per l’assegnazione del Pallone d’Oro. Favolosi restano i suoi calci di punizione, che sono passati alla storia per la loro bellezza e importanza. Da un grande prospetto della nazionale bianco-rossa ad una conferma a livello planetario: il nativo di Yokohama, negli anni, è diventato un’icona del calcio d’Oriente.
La carriera di Shunsuke Nakamura
Gli esordi in Giappone: l’High School e gli Yokohama Marinos
Shunsuke Nakamura nasce a Yokohama, Giappone, il 24 Giugno 1978. Fin dall’età di 5 anni inizia a giocare a calcio. Lo sport diventa il centro della sua vita e lo cresce anche dal punto di vista umano. A 12 anni, infatti, Nakamura entra a far parte della Nissan FC Junior Youth, la “cantera” della Nissan Motors, club che poi diverrà uno dei più importanti all’interno dei confini nazionali. Nel 1993 la società, cambiando il proprio nominativo in Yokohama Marinos, si iscrive alla J1 League, la massima competizione nipponica di calcio.
Nel 1994, però, il giovane ragazzo decide di lasciare la formazione della sua città, per trasferirsi alla “Tokyo Gakuen High School”, un collegio prestigioso di Kawasaki. Entrato a far parte della squadra della scuola, il classe ’78 si distingue e vince addirittura il premio di miglior giocatore del torneo fra istituti. Nel 1996, addirittura, trascina i propri compagni alla finale della competizione. Completati gli studi, Shunsuke Nakamura è pronto per il grande salto: gli Yokohama Marinos lo ingaggiano e lo portano in J1 League. Il 16 Aprile 1997, a soli 19 anni, il centrocampista debutta in massima serie, nel match contro il Gamba Osaka.
Il ruolo di Shunsuke Nakamura è chiaro fin dai suoi esordi. Il nativo dell’est del Giappone occupa la fascia destra, essendo un mancino naturale ed amando convergere verso il centro per cercare la conclusione a rete. Grazie alla sua propensione offensiva, durante il primo anno in J1 League, il numero 10 segna anche 5 reti in 27 apparizioni. Nel 2000, sempre agli Yokohama Marinos, Nakamura conquista persino il titolo di MVP del campionato, a soli 22 anni. In cinque stagioni l’esterno nipponico colleziona 171 presenze e 37 reti.
Il trasferimento in Europa: Reggina e Celtic Glasgow
Nel 2002 la Reggina, neopromossa in Serie A, punta il giovane giapponese e decide di scommettere su di lui. In seguito alla mancata convocazione da parte della propria nazionale al Mondiale del 2002, Nakamura ha grande voglia di rivalsa e nelle prime tre uscite della stagione realizza ben 3 gol. Il classe ’78 indossa la n°10 e trascina i compagni alla salvezza. A fine anno saranno 7 le marcature e 36 le apparizioni totali. Nelle due annate successive, però, il nativo di Yokohama non troverà continuità e non riuscirà ad esprimersi com’era avvenuto nel campionato 2002-03. In seguito a numerosi infortuni e a poche presenze (51 in due stagioni), il ragazzo giapponese decide di trasferirsi, per ricercare nuovi stimoli.
Nell’estate del 2005 sono tante le squadre che lo corteggiano e che ne richiedono il tesseramento. Dalla Spagna si fanno avanti Atletico Madrid e Deportivo la Coruña; dalla Germania chiedono informazioni il Borussia Dortmund e il Borussia Monchengladbach. Alla fine, però, la sfida per ottenere il cartellino di Shunsuke Nakamura la vince il Celtic Glasgow, che porta in Scozia il gioiellino bianco-rosso.
La carriera di Shunsuke Nakamura in Scozia
Shunsuke Nakamura debutta in Scottish Premier League il 6 Agosto 2005, divenendo uomo partita nel match contro il Dundee United. Alla fine della stagione saranno ben 2 i titoli in bacheca: il Campionato nazionale e la Scottish League Cup. Il 13 Settembre 2006, poi, il centrocampista compie la sua prima presenza in Champions League, contro il Manchester United all’Old Trafford. L’originario del Sol Levante segna il gol del momentaneo 2-2, diventando il primo giapponese a siglare una rete nella massima competizione europea per Club.
Il 14 Ottobre del medesimo anno Nakamura realizza la prima tripletta della sua storia scozzese, contro il Dundee United; il 21 Novembre segna ancora contro il Manchester United, al Celtic Park, regalando ai suoi il passaggio del turno di Champions League; il 26 Dicembre, infine, insacca la rete eletta successivamente come “gol dell’anno”, sempre contro il Dundee United.
Nel 2007 Shunsuke Nakamura viene inserito all’interno della shortlist per il Pallone d’Oro, diventando il primo giapponese a raggiungere tale traguardo. Nel 2009, infine, dopo 142 apparizioni, 28 gol e 36 assist, il forte esterno di centrocampo saluta gli Hoops, lasciando a tutti i tifosi biancoverdi un gran ricordo di sé.
La parentesi in Spagna e il ritorno in patria
Nell’estate del 2009, Shunsuke Nakamura è davvero vicino al ritorno in patria. A pochi giorni dalle visite mediche con lo Yokohama, però, per motivi ancora ignoti, la procedura di trasferimento si interrompe e il 31enne si accasa all’Espanyol. Questa, per il giapponese, sarà l’ultima esperienza in terra europea, prima di tornare davvero nel paese natio. Nella squadra iberica, però, Nakamura non ha spazio, colleziona solo brevi apparizioni e non trova mai la via della rete.
Il 12 Febbraio 2010, quindi, gli Yokohama F. Marinos lo richiamano e lo riportano in Giappone. Dopo otto anni di assenza in rosa, Nakamura torna ad indossare la propria maglia n°10. Nel 2013, il classe ’78 ottiene un record importante: è infatti il primo della storia a vincere per ben due volte il titolo di MVP della J1 League. Nello stesso anno solleva un altro trofeo, stavolta di squadra: la Coppa dell’Imperatore. Sempre nel 2013, Nakamura raggiunge il record di marcature nel campionato: ben 10.
Nel 2015, ancora tra le fila degli Yokohama F. Marinos, a 37 anni, Shunsuke Nakamura segna ben tre reti su punizione, una più meravigliosa dell’altra. La prima è quella realizzata contro il Gamba Osaka, la seconda è quella del 1º Settembre, contro l’Urawa Reds; la terza, invece, coincide con l’ultimo gol segnato in maglia biancoblu da Nakamura. Il 29 Dicembre 2016, infatti, l’ex-Reggina passa al Jùbilo Iwata, sempre un club militante nella J1 League. Nell’edizione 2017 della competizione, l’ormai 39enne nipponico, sotto la guida tecnica di Hiroshi Nanami, disputa ben 52 gare e realizza anche 5 reti.
Shunsuke Nakamura e la carriera con la sua Nazionale
La storia tra Nakamura e la Nazionale giapponese ha inizio nel lontano 1997. In Malaysia si tengono i Mondiali Under-20 e il ragazzo di Yokohama disputa tutte e cinque le gare dei nipponici. Nel 2000, poi, il classe ’78 partecipa ai giochi Olimpici di Sydney, venendo eliminato ai quarti di finale dagli Stati Uniti. Con la Nazionale maggiore, la prima presenza la fa registrare il 13 Febbraio 2000, nella vittoria per 3-0 contro Singapore. Il 16 Febbraio, tre giorni dopo, segna anche il primo gol in maglia blu, contro il Brunei. Nel 2003, poi, l’exploit in Confederations Cup: Nakamura, infatti, segna addirittura tre gol.
La prima gioia con il Giappone, Shunsuke Nakamura la coglie nella spedizione relativa alla Coppa d’Asia del 2004. In tale occasione, infatti, i nipponici vincono la finale disputata contro la Cina, con il punteggio di 3-1. Il ragazzo della Reggina, addirittura, regala due assist ai propri compagni. Nel 2005 gioca la Confederations Cup; mentre l’anno successivo si reca in Germania per disputare il suo primo Mondiale, durante il quale segnerà anche un gol (contro l’Australia).
La Coppa d’Asia del 2007 non si conclude tanto bene quanto quella del 2004: il Giappone arriva ancora in finale, ma in questa occasione deve soccombere ai rigori, nonostante Nakamura segni il proprio penalty. L’11 Settembre 2007 realizza la sua ultima doppietta con i nipponici; nel 2009, invece, segna la sua ultima rete con i Samurai Blue; infine, nel 2010, durante la rassegna mondiale disputa la sua ultima partita con la Nazionale del Sol Levante. Subito dopo la fine della spedizione Sudafricana, Nakamura si ritira dalla propria rappresentativa, dopo esser sceso in campo per ben 98 volte e dopo aver segnato 24 reti.
Il presente di Shunsuke Nakamura
È l’11 Luglio 2019 quando Nakamura decide di affrontare una nuova sfida professionale. Il calciatore ex-Celtic ed Espanyol, dopo aver compiuto 41 anni, sceglie di unirsi ad un club della J2 League, il Yokohama FC. Qui il protagonista della nostra storia va ad affiancare il giocatore in attività più anziano di sempre: Kazuyoshi Miura. I due formano la coppia, in attività, più anziana al mondo, con ben 93 primavere sulle proprie spalle.
Ad oggi, dopo la promozione in J1 League arrivata a fine anno 2019, Nakamura sta ancora giocando per il Yokohama FC, sempre al fianco del bomber Miura. Anche a causa della situazione sanitaria legata al Covid-19, il nipponico ha collezionato soltanto 25 presenze, 1 gol e 1 assist con la maglia biancoblu.
Una riflessione finale sul calciatore e sull’uomo
Alcune curiosità arricchiscono la storia di Nakamura, avvicinando al “10” giapponese chiunque provi ad approcciarsi alla sua figura.
Per esempio, nel 2013, quando vinse il premio di MVP della J1 League, diede prova della sua grande umanità e sensibilità. Egli, infatti, dedicò quest’ultimo successo a Naoki Matsuda, un amico scomparso da poco meno di un anno. Per capire, poi, la fama che Nakamura ha ottenuto entro i propri confini nazionali, citiamo almeno un paio di avvenimenti particolari. Egli è il promotore della catena elettronica Yamada e nell’arco della carriera è comparso più volte sulle copertine di numerose riviste (Football Kingdom Trial Edition) e su alcune custodie di videogiochi (Winning Eleven).
La sua qualità all’interno del rettangolo di gioco è indiscutibile, tanto che, in un paio di occasioni, si è esibito anche in TV per dimostrare le proprie abilità balistiche. Quel che si conosce della sua vita privata è relativo al matrimonio con un ex-talento giapponese, nel 2004. Nello stesso anno e nel 2008, poi, sono nati i due figli della coppia.
In definitiva, Nakamura s’è dimostrato capace di adattarsi ad ogni campionato e ambiente. Questa sua abilità gli ha permesso di entrare nell’olimpo del calcio giapponese, al fianco di icone come Nakata, lo stesso Miura e i più recenti Kagawa, Honda e Nagatomo. A 43 anni, il nativo di Yokohama sta ancora calcando i campi del Sol Levante e ci sta dimostrando che la sua qualità non viene scalfita dal trascorrere del tempo.