Tomas Danilevicius è il protagonista del nuovo appuntamento con la rubrica “Vecchie Glorie” targata 11contro11. L’ariete lituano si è distinto in diverse compagini del nostro campionato, e soprattutto a Livorno ha lasciato un ricordo indelebile nei ricordi dei tifosi. Non tutti sanno, però, che prima di giungere in Italia l’attaccante ha avuto l’opportunità di misurarsi con grandi campioni in uno dei campionati più prestigiosi al mondo: la Premier League. Questo e molti altri gli i punti salienti da rievocare in una carriera degna di nota come quella di Danilevicius.
La carriera di Tomas Danilevicius: dagli esordi in patria all’approdo all’Arsenal
Tomas Danilevicius nasce il 18 luglio 1978 a Klaipeda, città attigua al Mar Baltico. Dopo una breve gavetta nella terra natìa, con la maglia dell’Atlantas, il giovane giocatore decide di intraprende lontano da casa il proprio percorso di crescita. La prima tappa è in Belgio, prima con il KSK Beveren e poi con il Club Brugge, dove fa parte della rosa che vince la Supercoppa nazionale. Con la compagine nerazzurra Danilevicius trova i suoi primi gol tra i professionisti, arrivando anche a esordire in Coppa Uefa, nel match contro lo Schalke 04. Il proprio giro d’Europa prosegue in Russia, con la Dinamo Mosca, e in Svizzera, col Losanna, senza particolari squilli.
I progressi del lituano, tuttavia, vengono tenuti d’occhio da un grande scopritore di talenti come Arsene Wenger, manager dell’Arsenal. La conclusione della vicenda rappresenta la più grande delle occasioni per Danilevicius: i gunners decidono di acquistarlo e affiancarlo ai grandi campioni presenti in rosa. Proprio la presenza di questi ultimi, tuttavia, non consente al giocatore di trovare o spazio che meriterebbe, e riesce a racimolare solo tre presenze. L’unica, magra consolazione nell’esperienza a Londra è una rete di pregevole fattura realizzata in un’amichevole contro un’avversaria di cartello come il Barcellona di Rivaldo e Patrick Kluivert.
Dalla Scozia all’ascesa nel “Belpaese”
Terminata la breve parentesi all’Arsenal, Tomas Danilevicius viene girato in prestito agli scozzesi del Dunfermline, prima di tornare, nel 2001, nel KSK Beveren. Il nuovo ritorno in Belgio, tuttavia, fa da apripista alla svolta definitiva per la carriera del lituano, che la stagione successiva approda al Livorno, militante nella Serie B italiana. L’arrivo in terra toscana, sotto la guida di Roberto Donadoni prima e Walter Mazzarri poi, rappresenta un importante occasione di crescita per Danilevicius, che inizia a racimolare presenze, 48 in due stagioni tra campionato e Coppa Italia, e soprattutto gol, 8 totali. Realizzazioni importanti ai fini della promozione in massima serie dei labronici, nel 2004.
La stagione del ritorno in Serie A dei toscani vede tra i protagonisti anche Danilevicius, autore di 2 gol in 17 presenze. Tuttavia l’attaccante preferisce trovare continuità altrove, e proprio per questo accetta la corte dell’Avellino, pur essendo militante in Serie B. La scelta è decisamente azzeccata, tanto che l’ex amaranto vive la sua migliore annata dal punto di vista personale, visti i 17 gol realizzati in 38 partite. Diametralmente opposto l’andamento della compagine campana, retrocessa in Serie C a fine stagione.
In seguito il lituano fa ritorno a Livorno, ma riesce a togliersi importanti soddisfazioni anche con la propria Nazionale, diventandone il miglior marcatore di sempre con 19 gol in 71 match disputati. Il 2 settembre del 2006 scende in campo per le qualificazioni europee l’Italia fresca di titolo di campione del mondo in Germania. Allo stadio San Paolo arriva proprio la Lituania e Danilevicius porta in vantaggio i suoi, prima che Filippo Inzaghi fissi il risultato finale sull’1-1. Una soddisfazione non da poco per chi, proprio nel “Belpaese” sta facendo bene ovunque. Meriti riconosciuti col titolo di Calciatore lituano dell’anno proprio nel 2006 e anche nel 2007.
Le altre tappe italiane, con Livorno nel cuore, prima del ritiro
In seguito la punta continua a segnare nuovamente a Livorno, poi a Bologna, in due spezzoni diversi di stagione, e infine a Grosseto. Di fatto, però, quella amaranto è diventata una seconda pelle, tanto che Danilevicius gioca all’Armando Picchi per altre tre stagioni, trascinando i suoi a una nuova promozione, formando con Francesco Tavano una coppia temibile per qualsiasi difesa, per poi accompagnarli nuovamente in cadetteria. Detto definitivamente addio a Livorno, Danilevicius resta in Serie B, accettando la corte della Juve Stabia, dove trova la via della rete in 14 occasioni in una stagione e mezza.
Nel gennaio 2013, poi, si trasferisce al Latina, dove, nonostante le sole 13 partite disputate, contribuisce al raggiungimento della Coppa Italia di Serie C e soprattutto della prima storica promozione in cadetteria dei nerazzurri con 2 gol. Quella in terra laziale, di fatto, è l’ultima avventura dell’attaccante nel nostro Paese. Nel 2014, infatti, viene acquistato dal Parma, che però lo manda al Nova Gorica, in Slovenia, dove Danelivicius vive l’ultima tappa della propria carriera nel calcio giocato, vincendo la Coppa nazionale.
Tomas Danilevicius oggi: da immobiliare a presidente federale
Terminata la carriera da calciatore, Tomas Danilevicius sembra abbandonare totalmente anche il mondo del calcio. Dal 2014, infatti, l’ormai ex attaccante lituano si dedica al mercato immobiliare, iniziando a lavorare per una società con sede in Svizzera. Come ammesso dal diretto interessato, il calcio passa da professione a semplice passatempo con gli amici. Il destino, tuttavia, sembra avere ben altro in mente per lui.
Nel 2017, infatti, resta vacante il ruolo di presidente della Federcalcio lituana. Il profilo dell’ex Livorno, diventato simbolo di questo sport nel proprio Paese per quanto visto finora, convince i dirigenti calcistici lituani a eleggerlo a questa carica, che continua a ricoprire ancora oggi. “Largo ai giovani” è il diktat di Danilevicius, che ha avviato da quattro anni a questa parte un progetto di rinnovamento per la Lituania del pallone. Il tutto con la speranza di emergere almeno quanto sia riuscito lui nelle vesti di bomber micidiale sotto porta.